giovedì 23 febbraio 2017

Viale degli Angeli a Cuneo

C'è un viale a Cuneo, lungo 3 Km che dimentica le auto nei giorni festivi e torna ad essere di sola ed esclusiva proprietà di pedoni e ciclisti: è il Viale degli Angeli. Questa strada, costruita nel Settecento per collegare il convento della Madonna degli Angeli con la città non è cambiato molto in questi ultimi trecento anni. Grazie alla visita guidata al Santuario  (cfr questo post) scopro che il progetto di questo viale alla francese fu uno dei primi del Piemonte. Gli olmi settecenteschi provenivano da Chiusa Pesio e, con il passare degli anni, furono sostituiti da platani e tigli. La bellissima passeggiata lungo il viale privo di auto, permette di osservare con attenzione le ville liberty che lo circondano e offre scorci delle montagne vicine. Ufficialmente il viale inizia dal Rondò Garibaldi, il cui nome deriva dal busto dell'"eroe dei due mondi" collocato al centro. Godetevi la passeggiata, osservando le bellissime ville che fiancheggiano il viale. Lasciandosi alle spalle il rondò, soprattutto sulla sinistra del viale sono davvero moltissimi i palazzi che attraggono la nostra vista. Personalmente mi sono innamorata della Palazzina Galliano con la sua "angolatura smussata in facciata, trasformata in torretta sopraelevata sulla copertura e inglobata tra le due ali dell'edificio che ne lasciano visibile l'intera volumetria circolare solamente al di sopra del cornicione" (cit. "Cuneo: sei itinerari per scoprire la città. Per turisti e per tutti coloro che vogliono conoscere il fascino sempre più suggestivo", p. 158). Mi perdonino le autrici della guida che cito ma il mio lessico artistico è davvero limitato e temevo di non rendere giustizia alla villa.
Dopo aver ammirato lo splendore che vi circonda, guardatevi intorno. In viale degli Angeli, la domenica, si tocca con mano il profondo rispetto ed amore che i cuneesi hanno per il territorio e per le loro montagne. Da ligure, nata con il mare negli occhi e nel cuore, identifico la mia calma dell'anima nella distesa blu non sempre immobile. Il ligure, con gli occhi, cerca sempre il mare oltre le colline perchè quello lo rassicura. Ma le nostre "passeggiate a mare" non rispettano il mare, non cercano di capirlo. Lo invadono, con chioschi di bibite, rumori perpetui, automobili che scorrazzano avanti e indietro sulla strada che corre parallela e, per rivedere davvero il mare, bisogna arrampicarsi sui sentieri da cui i nostri antenati spiavano l'arrivo dei saraceni, allontanarsi dal mare e ricordare il suo rumore, perchè quello è perso, a meno di non fuggire dalla passeggiata e cercare qualche caletta, inagibile in auto o almeno difficilmente raggiungibile, in cui il rumore delle auto arriva attutito. Mi sono sempre chiesta perchè, soprattutto in estate quando la popolazione decuplica, non sia possibile tornare a godersi il mare, i suoi rumori ed avere il coraggio di chiuderle queste passeggiate a mare, costruendo parcheggi lontani...difendere l'identità a scapito della comodità. A Cuneo questo succede: nei giorni festivi, in orari stabiliti con ordinanza, una delle principali arterie della città viene chiusa al traffico e i cittadini si riappropriano realmente del loro territorio. Guardandosi intorno è lampante che non ci troviamo su un "corso" cittadino (e neanche su una passeggiata a mare): siamo circondati da ciclisti, famiglie intere con bambini su skateboard, pattini, tricicli, piccole biciclette, persone che corrono sui controviali, coppie di tutte le età, persone da sole che passeggiano: ai piedi comodi scarponcini, negli occhi la luce delle montagne lontane ma così vicine, intorno nessun rumore d'auto, solo il rumore del vento e il crepitio delle foglie calpestate. Non si può visitare Cuneo, senza aver passeggiato in un giorno festivo in questo viale, senza essere arrivati al Santuario. Quest'ultima domenica in cui le guide del Cegat hanno regalato il loro tempo alla visita guidata, non è stata la mia prima visita, ma forse sono riuscita ad apprezzare interamente la bellezza del Santuario, a capire l'affezione dei cuneesi per il loro patrono e a notare, all'esterno del Santuario, il nucleo primitivo medievale della Madonna degli Angeli. Rimando al portale segnalato dalla nostra preparatissima guida per approfondimenti sul Santuario.



martedì 21 febbraio 2017

Orto delle arti a Cuneo

Ed eccomi a segnalare, spero abbastanza in anticipo per permettere ai lettori di prenotare gli eventi, l'Orto delle Arti che nella sua terza edizione sbarca finalmente a Cuneo. Non fatevi trarre in inganno dal nome dell'evento: le arti a cui allude il titolo non sono soltanto quelle del trivio e del quadrivio, ma si allude piuttosto a tutte quelle attività umane che contribuiscono all'arricchimento della persona. Dimentichiamoci le artes studiate a scuola e pensiamo alla possibilità di esplorare, in due giorni, tutte le sfaccettature del nostro essere e del nostro divenire. Seguendo, per comodità, la suddivisione utilizzata dal portale troveremo, all'interno della manifestazione, più appuntamenti dedicati alla roboetica e alla tecnologia. Cuore di Robot: robotica creativa per bambini è dedicato ai bambini dai 6 ai 16 anni, ai quali sono dedicati due appuntamenti distinti: il primo per i bambini sino ai 10 anni, il secondo dai 10 ai 16 anni. I posti a disposizione sono davvero pochi, 10 per appuntamento, quindi se desiderate che i vostri pargoli imparino a programmare con Scratch direttamente sul loro PC e a creare storie e giochi interattivi, leggete l'articolo sul sito e prenotatevi. Sono davvero molto dispiaciuta che anche il corso  In viaggio con i Robot, corso di robotica creativa sia destinato ai bambini perchè avrei venduto l'anima per imparare a programmare con la piattaforma Lego Mindstorm EV3...non so cosa mi sarei inventata ma l'idea di poter animare i miei mattoncini Lego grazie ai sensori posti in uno di essi mi solletica da quando avevo visto un video sul Tubo. Sono quattro gli appuntamenti che appartengono a questa categoria, inclusi i due sopra elencati, tutti con un numero limitato di posti a disposizione che, temo, saranno già prenotati quando avrò pubblicato l'articolo. Alla seconda categoria "Comunicazione" il programma dedica sei incontri che includono eventi gratuiti ed aperti a tutti, almeno finchè la capienza della sala lo permette, e laboratori. Ho constatato con piacere che il termine "comunicazione" viene finalmente declinato a 360° e accanto allo scontato spazio dedicato al web (digital marketing e social) torniamo all'interno di noi stessi per affrontare l'argomento che è anche il titolo di questa edizione: il cuore. Quindi tre incontri su sei sono dedicati alla parte più profonda di noi e ci aiutano ad accettarci, ad amarci e a rispettare noi stessi. 
Cuneo è anche operosità e spirito imprenditoriale e non si può non associare il Baladin a questa realtà. Un'intera categoria dell'Orto delle Arti è dedicata, alle birre artigianali e tutti gli appuntamenti si svolgeranno all'interno dell'Open Baladin, nella sua nuova sede al centro della rinata piazza dell'ex Foro Boario. Dall' attività di dimostrazione di micro produzione amatoriale di birra ai due appuntamenti con Teo Musso, passando attraverso un incontro con degustazione guidata, l'Open Baladin riuscirà ad ospitare più di 40 persone ad incontro. Anche qui consiglio vivamente di consultare il programma perchè solo uno dei quattro appuntamenti è libero, per partecipare agli altri è necessaria la prenotazione.
Mentre scorrevo le categorie in cui sono state suddivisi gli incontri e le attività, pensavo a quanto variegato e completo sia il programma e a quanto in questi ultimi anni quelli che, fino a meno di 20 anni fa, venivano comunemente chiamati cuochi siano diventati delle vere e proprie star. Non sono rimasta stupita nel constatare che, nel momento in cui sto scrivendo questo articolo (quindi più di un mese prima della manifestazione) i posti per i laboratori di cucina (perdonatemi se non uso il termine inglese) sono già esauriti. Quindi se sognavate di imparare a preparare la colomba pasquale o la pasta all'uovo...ormai è tardi.
Ed eccoci alle ultime due categorie che racchiudono una serie di appuntamenti che, di primo acchito, la nostra mente non associa alla parola arte. I  nostri antenati lo sapevano: mens sana in corpore sano ed anche se la civiltà occidentale tende a trattare corpo ed anima come due entità  distinte, ognuno di noi sa che il benessere nasce dall'armonia. Nella categoria Yoga e benessere sono inseriti moltissimi appuntamenti che ci aiuteranno ad approfondire la tematica sia dal punto di vista teorico che pratico. Accanto allo yoga tradizionale, ampio spazio viene dedicato allo Yoga della Risata, che in contrada Mondovì a Cuneo, ospita il Club Cuneo Gioia Luminosa. Domenica 26 marzo sarà possibile incontrare Danny Singh, vice presidente dell’Associazione nazionale yoga della risata, che presenterà il suo libro. Ultimi, ma non meno importanti, sono i laboratori dedicati alla creatività...se potessi li farei tutti! Si comincia sabato mattina con il laboratorio di calligrafia, indirizzato a chi vuole avvicinarsi a quest'arte. Il costo, certamente non popolare, è dovuto al fatto che è incluso nei 25,00 euro tutto il materiale necessario per provare a scrivere. Inoltre i corsisti porteranno a casa pennino e cartuccia. Domenica due appuntamenti dedicati alla wire art, letteralmente arte del filo: il primo laboratorio è dedicato alla creazione di fiori col fil di ferro, nel secondo si imparerà "a disegnare con il filo un cerchio, a scrivere una parola e intrecciare tralci di foglie creando una ghirlanda decorativa". Per i bambini corsi di teatro ed un interessante laboratorio per costruire un rifugio di legno per insetti e farfalle  impollinatori che visitano i nostri orti e giardini.
L’Orto delle Arti sarà preceduto il 4 marzo da una serata benefica. Guidato dalla voce narrante di Mauro Berruto, autore dell'omonimo libro, un gruppo di attori porta in scena al Teatro Toselli di Cuneo lo spettacolo Sporting, che racconta di un giovane Che Guevara che a Leticia, sul Rio delle Amazzoni, allenò una scalcinata squadra di calcio: l'Independiente Sporting. L’incasso sarà destinato per finanziare la partecipazione di alcuni atleti di Amico Sport ai giochi nazionali Special Olympics.


Il sito ufficiale della manifestazione è: L'Orto delle Arti.

sabato 18 febbraio 2017

8 marzo a Cuneo

Non ricordo di aver mai festeggiato l'8 marzo tradizionalmente, intendendo con questo termine quell'unica giornata dell'anno in cui donne di qualsiasi età escono la sera e riescono a far emergere il lato più boccaccesco di loro stesse...a me la giornata festeggiata così ha sempre messo molta tristezza, l'ho sempre chiamata, mi scuso con le lettrici, "l'apertura delle gabbie". Sono dell'idea che finchè esisterà una festa per ogni categoria umana che la nostra mente crea, non avremo raggiunto alcun obiettivo. A volte penso di avere un atteggiamento un po' snob, però non è questo il luogo in cui palesare determinati pensieri...magari creerò una rubrica a parte. Qui voglio parlarvi di come Cuneo festeggerà l'8 marzo. Mi preme sottolineare che sono sicura che le iniziative saranno molteplici, qui volevo segnalare quelle di cui sono venuta a conoscenza e che conosco. Nel caso un lettore volesse segnalarmi altre fonti, oltre a quelle citate, gli/le sarò molta grata.
Partiamo da uno dei miei luoghi preferiti di Cuneo: il Parco Fluviale. Come avevo anticipato nel post dedicato al programma dei primi tre mesi, sabato 11 marzo si terrà un incontro nel cui nome riecheggia la tradizione matriarcale dei primordi del mondo: il cerchio delle donne. Il nome dell'appuntamento indicato nel programma è La tenda rossa e leggendo la descrizione che ora riporto, penso potrà essere un pomeriggio intenso, dedicato alla riscoperta del sé femminile.
Questa la descrizione dell'appuntamento, riportata sul programma
Incontro dedicato a tutte le donne, senza limiti di età, per riscoprire il valore del CERCHIO DI DONNE e l’importanza del passaggio generazionale del sapere femminile. Incontro di auto osservazione consapevole per prestare ascolto al corpo, ai pensieri, alle emozioni e ai propri valori.
Leggendo il testo sopra riportato, mi è balenata alla mente una lettura, fatta durante gli anni dell' Università, di uno splendido libro che avevo scoperto grazie ad un esame: La morte della natura. Donne, ecologia e rivoluzione scientifica. Dalla Natura come organismo alla Natura come macchina di Carolyn Merchant. L'autrice affronta una tematica interessante e ripercorre le tappe che hanno portato all'attuale visione della donna. Nelle civiltà più arcaiche, la terra era una madre da proteggere e rispettare e non materia inerte e manipolabile. Non voglio perdermi in digressioni letterarie, anche se gli echi evocati dal titolo dell'appuntamento sono molti (non potendo inserire note a piè di pagina vi consiglio di leggere il volume Chi ha cucinato l'ultima cena?).

Il secondo appuntamento che segnalo è quello organizzato dal Cegat, il Centro Guide Accompagnatori Turistici della Provincia di Cuneo: 8 marzo e dintorni. Donne alla scoperta della città. Si tratta di una visita guidata nel centro storico di Cuneo, alla scoperta delle figure femminili che hanno contribuito, con la loro forza, passione e sacrificio, alla storia locale. L'appuntamento è gratuito ma è necessario prenotare entro il 3 marzo sul sito Eventbrite. La visita viene effettuata sia al mattino, con partenza da Piazza Galimberti, lato tribunale, alle ore 10.00 sia nel pomeriggio alle ore 15.00. Questo appuntamento fa parte di una rassegna, organizzata dall'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Cuneo per approfondire temi non necessariamente legati al mondo femminile. 

Purtroppo nel momento in cui sto redigendo l'articolo (come sempre i miei articoli sono programmati e vengono scritti generalmente circa un mese prima della pubblicazione) non è stato ancora pubblicato sul sito del Comune di Cuneo il programma definitivo dell'edizione 2017 di "8 marzo e dintorni", ma vi invito a consultare il sito. Se possibile, prima della pubblicazione, aggiornerò l'articolo con il link diretto al programma.




Crediti sulle immagini: il logo è quello ufficiale utilizzato dal Comune di Cuneo, l'immagine delle donne proviene dal sito di Luisa Negrini, quella della tenda rossa proviene da qui.


mercoledì 15 febbraio 2017

Just Pasta a Cuneo

L'articolo che sto scrivendo in questo momento, dedicato al locale in Via XX Settembre a Cuneo è decisamente post datato, in realtà parlerò del pranzo più recente ma mi sono innamorata di questo locale quattro anni fa. Prima di tutto l'idea di creare un ristorante basato su quello che per noi italiani è l'alimento principale mi era sembrata geniale e scontata nel contempo. Quante volte, ragionando su possibili alternative lavorative, sulle scie del libro di Roddy Doyle "Due sulla strada", avevo immaginato di avere un furgoncino parcheggiato sul lungomare della mia città e vendere pasta al pesto, acciughe fritte e testaroli.
Confesso di non aver controllato se ci troviamo davanti a una catena, ad ogni modo se vi trovate a Cuneo e avete voglia di mangiare pasta vi consiglio questo locale. Via XX Settembre è vicinissima al cuore di Cuneo, da Piazza Galimberti, con lo sguardo perso sulla Bisalta, girate a destra ed imboccate una delle prime traverse sulla sinistra. I genovesi si sentiranno quasi a casa imboccando questa via. Il locale è a circa 400 metri dopo la svolta, sulla destra. Salite tre gradini e vi ritrovate nel regno della pasta: l'ingresso ospita lo shop e l'arredamento, dai lampadari ai soprammobili richiama spesso questo alimento. L'ambiente è semplice e raffinato, con tavoli scuri, sedie, tovaglie e tovaglioli bianche. Alle pareti i poster, tutti con sfondo verde, sono dedicati alla pasta. Il servizio è rapido, veloce e preciso solo la musica di sottofondo, a mio parere è un po' troppo alta, ma forse di sera, quando il locale è pieno la percezione è differente. 
Il menù è semplicemente spettacolare: è possibile scegliere tra una varietà di paste praticamente infinita, combinando la quantità, il tipo di pasta, il condimento. Nelle prime pagine ci viene spiegato che è possibile scegliere il formato che si riferisce alla pasta pesata a crudo: 100 gr è considerato il formato ridotto, 200 gr è il  just e 300 gr il  maxi. Posso darvi un consiglio spassionato? La prima volta non andateci da soli ma in gruppo perchè nonostante la scelta tra una moltitudine di condimenti classici, con carne, con pesce, con verdure, con formaggi e speciali alla fine un piatto di pasta costa mediamente 8 € e se ci aggiungete l'acqua e il caffè arrivate a spendere anche 13 € (senza dolce) ma in gruppo c'è un'opzione meravigliosa: il giropasta. Cos'è il giropasta? In pratica per 18 € vi portano pasta a volontà, praticamente finchè non griderete pietà. La pasta arriva in tavola in bellissime pentole di rame ma, purtroppo, non potete scegliere il tipo di pasta e neppure il condimento, decide il cuoco che, dopo circa due ore, comincerà a tentare di tramortirvi con paste alla panna, gorgonzola e tutti gli ingredienti grassi e pesanti che riuscite ad immaginare. 
Personalmente ho provato questo locale sia da sola, che in gruppo, sia di sera che in orari improbabili per gli altri locali, soprattutto di Cuneo (13,45); è capitato di non riuscire a mangiare in tempo per sovraffollamento e il manager del locale ci ha dato un buono da utilizzare quando avremmo voluto. Lo promuovo in pieno e lo consiglio anche se, da soli, il prezzo forse non è propriamente popolare: quest'ultima volta, in cui mi sono lasciata tentare dalla carta dei dolci fatti da loro, ho speso 17 € ma la pasta era molto buona e il  piatto curato, l'ambiente tranquillo, il servizio veloce e il personale estremamente gentile.




Crediti sulle immagini: le fotografie sono quasi tutte mie tranne quella inserita nel post e quella con il logo nel collage qui sotto, che trovare sulla pagina Facebook di Just Pasta.




sabato 11 febbraio 2017

28° giornata della guida turistica in provincia di Cuneo

Quando vivevo in Liguria, ero riuscita a partecipare per un paio d'anni alla giornata della guida turistica ed ero rimasta affascinata dalla preparazione e professionalità delle guide che ci avevano accompagnato. Quest'anno partecipando alla giornata sarà possibile contribuire, mediante la raccolta fondi, alla ricostruzione della sede museale di Pievebovigliana (Macerata) a cura dell’Associazione Guide delle Marche, al restauro del tetto della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Caso (Perugia) su indicazione dell’Ufficio Beni Culturali della Regione Umbria e con il Comune di Sant’Anatolia di Narco, ad un assegno per gli orfani di Amatrice a seguito del sisma del 24 agosto con il coordinamento dell’Associazione Rieti da Scoprire.
La Giornata Internazionale della Guida Turistica, istituita nel 1990 dalla World Federation of Tour Guide Associations e promossa in Italia dalla Associazione Nazionale Guide Turistiche, ci permette di visitare beni storici e siti archeologici, in alcuni casi aperti soltanto in occasione di questa giornata, guidati per mano dalla professionalità delle guide turistiche.
Quest'anno saranno cinque (5) le giornate dedicate al patrimonio. In tutta Italia, dal 17 al 21 febbraio, le guide turistiche accompagneranno gratuitamente i visitatori alla scoperta dei gioielli del nostro splendido Paese; il sito di riferimento nazionale, al momento della redazione di questo articolo (7/2/2017) non è ancora completo. Vi consiglio vivamente di fare riferimento ai siti regionali per completezza di informazione. Gli appuntamenti sono gratuiti ma, in molti casi, è necessaria la prenotazione.
Per la provincia di Cuneo il sito da consultare è quello del Cegat, le cui guide accompagneranno i turisti sabato 18 e domenica 19 febbraio in sei (6) siti sparsi nella provincia: Cuneo, Villar San Costanzo, Racconigi, Saluzzo e Lagnasco. Ammetto di non essere stupita nel constatare che metà degli appuntamenti previsti nella città di Cuneo sono esauriti già oggi. Chi è riuscito a prenotarsi per tempo sul portale Eventibrite avrà la possibilità di conoscere più da vicino la famiglia Galimberti grazie a due visite: al mattino le guide del Centro Guide Accompagnatori Turistici della Provincia di Cuneo ci aspetteranno presso il Santuario degli Angeli, dove si trova la cappella funeraria della famiglia, nel pomeriggio potremo visitare la casa dove i Galimberti vissero, oggi trasformata in museo e aperta al pubblico. 

La seconda località elencata nel sito è Villar San Costanzo dove si andrà alla scoperta dell'abbazia benedettina, fondata nel 712. Nel pomeriggio di sabato 18 febbraio sarà possibile immergersi nell'atmosfera medievale del sito, visitando anche la cripta e l'abbazia di san Giorgio. Vi consiglio vivamente, nel caso di scelta di questa proposta, di anticipare l'arrivo a Villar e visitare, durante il mattino, la Riserva dei Ciciu del Villar (di cui avevo parlato qui) e il santuario di San Costanzo al Monte.
A Racconigi domenica 19 febbraio sia al mattino che al pomeriggio, sarà possibile visitare le Ex Tenute Reali di Migliabruna. Cito la descrizione presente sul sito Cegat ed aggiungo che la tenuta "fu uno dei primi feudi affidati da Carlo Emanuele I di Savoia al figlio minore Tommaso, principe di Carignano. La tenuta, inserita un tempo nelle rotte di caccia dei Carignano e poi della famiglia Reale, venne completamente ricostruita per volontà del re Carlo Alberto nella prima metà dell'800. Assimilabile alle grandi aziende agricole di Pollenzo, Migliabruna Nuova è un piccolo gioiello di architettura da scoprire e soprattutto da imparare a rispettare". Non so se le tempistiche lo permetteranno, ma nel caso decidiate di visitare con le guide turistiche questo sito, pensate alla possibilità di abbinare, per il tempo restante, la visita al castello di Racconigi che, vi ricordo, è visitabile gratuitamente, la prima domenica di ogni mese grazie al decreto Franceschini. Il castello di Racconigi è aperto, da novembre a marzo il mercoledì, venerdì, sabato e domenica, dalle ore 9.00 alle ore 19.00. Il biglietto di ingresso costa 5 €.  Purtroppo, in febbraio, troverete ancora il Parco del Castello chiuso.
A Saluzzo, sabato pomeriggio, le guide dell'Associazione G.A.I.A. e LA GRISAILLE organizzano una passeggiata nel Borgo inferiore del centro storico alla scoperta di bellezze artistiche e aspetti della vita sociale ed economica, raccontati direttamente dai protagonisti.
Imperdibile, a mio parere, l'appuntamento di sabato mattina, al Castello di Lagnasco con apertura straordinaria dell'antica dimora dei Marchesi Tapparelli d'Azeglio. La visita guidata sarà gratuira ma è richiesto il pagamento di 5 € (anzichè 7 €) per l'ingresso al castello. Prenotazione obbligatoria da effettuarsi entro venerdì 17 febbraio tramite Eventbrite.
Sulla pagina facebook della Cegat trovate l'aggiornamento dei posti disponibili per le visite e tutte le informazioni sui luoghi e gli orari degli appuntamenti.


Crediti sulle immagini: quando possibile le immagini provengono dai siti ufficiali dei beni citati nell'articolo. 


mercoledì 8 febbraio 2017

Cuneo : una guida per scoprirla ed innamorarsi, perdutamente

Ricordo una delle tante partenze da Cuneo, in attesa davanti alla biglietteria di una delle stazioni più strane che abbia mai visto, con binari che si trovano su diversi livelli, quasi linee di una metropolitana sui generis. Ricordo l'orrore nel constatare che il libro (ancora non avevo un ebook reader) stava finendo e...cosa avrei fatto nelle sette lunghissime ore di viaggio? Avvicinatami all'edicola, tra i titoli conosciuti ne noto uno che mi incuriosisce: +EVENTI : IL MAGAZINE DEL TEMPO LIBERO IN PROVINCIA DI CUNEO, lo compro senza esitazioni. Durante il lungo viaggio, appena terminato il libro, ho tempo di sfogliare questo mensile ricco di articoli di approffondimento sulla Granda e in cui, giornalmente, vengono indicati gli appuntamenti, ben divisi per aree tematiche. Comincio a comprarlo tutti i mesi e a seguire le attività dell'editore: mi innamoro degli speciali dedicati alla bicicletta. 
All'interno dell'edizione 2015 di Scrittori in città, Bruno Gambarotta presenta un libro, edito da +eventi. Si tratta di "Cuneo: sei itinerari per scoprire la città. Per turisti e per tutti coloro che vogliono conoscere il fascino sempre più suggestivo". Non ho la possibilità di partecipare all'evento, non ricordo il motivo ma credo a causa di qualche turno lavorativo che mi aveva impedito di essere a Cuneo quel giorno. Durante Scrittori in città di quell'anno, grazie alla Libreria del Festival, riesco a sfogliare il volume, ad apprezzare l'innovazione della guida che si scardina dall'impianto classico (e leggermente didascalico) al quale siamo abituati dalle blasonate "guide rossi/verdi touring" e ci accompagna per mano, come un amico, alla scoperta della città. Se avete in programma una visita a Cuneo, vi consiglio vivamente di acquistare o di prendere in prestito in biblioteca questo meraviglioso libro che vi farà scoprire ogni angolo di Cuneo.
Dimenticate lunghi capitoli iniziali, con note geografiche, storiche, statistiche... con i sei itinerari comincerete subito a scoprire Cuneo, dopo pochissime pagine di introduzione (35), ricche di immagini splendide.
L'impianto della guida è unico e amichevole. Come si evince dal titolo gli itinerari proposti sono sei e, a seconda del tempo a disposizione, ci guidano passo dopo passo a Cuneo. Così come avviene naturalmente durante una visita guidata, esistono approfondimenti su  monumenti, piazze, sugli angoli significativi, ma anzichè spezzare l'itinerario, si è deciso di offrire al lettore diversi livelli di lettura, ben riconoscibili perchè tipograficamente distinti. Seguendo il primo itinerario, con partenza da Piazza Galimberti, la prima cosa che ci viene presentata è una mappa molto chiara, in cui il percorso proposto viene segnalato in rosso. L'itinerario viene poi inserito brevemente nel contesto storico, che ci trasporta direttamente nel periodo in cui Cuneo fu costruita. Accanto al testo dell'itinerario, dei box con sfondo grigio ci permettono di approfondire alcuni aspetti storici o biografici, ma possono anche essere saltati se vogliamo. A differenza delle guide a cui siamo abituati, è possibile proseguire la visita (anche se ovviamente lo trovo assurdo) senza mai soffermarsi sui box specifici. All'interno di ogni itinerario, dei capitoli di approfondimento, anch'essi con sfondo grigio, ci permettono di scoprire i luoghi che si incontrano in maniera davvero esaustiva e completa. Personalmente, mi è piaciuta molto la scelta di inserire, all'interno degli itinerari, delle citazioni che grazie alle voci di chi ci ha vissuto o ci ha trascorso del tempo, ci aiutano ad immaginare e a "sentire" maggiormente Cuneo, ad immergerci nella sua atmosfera, a viaggiare nel tempo grazie alle voci di Lalla Romano, Giorgio Bocca, Alfonso Maria Riberi, Nanni Loy, Totò e tanti tanti altri...Ogni itinerario si conclude con le Storie Cuneesi, ricchi di curiosità ed aneddoti che concludono l'itinerario regalandoci la sensazione di aver davvero viaggiato nel tempo e di aver conosciuto gli uomini e le donne che hanno vissuto a Cuneo.
Gli itinerari proposti in questa guida unica ed imperdibile sono sei: il primo, che ho preso ad esempio per spiegare l'impianto generale della pubblicazione, è dedicato a chi ha poco tempo ma vuole scoprire la città visitando i luoghi principali, si chiama infatti Cuneo essenziale. Il secondo itinerario è il mio preferito. Cuneo storica ci accompagna nella vecchia città medievale ed attraversiamo la Contrada Maestra (attuale via Roma) immaginando tettoie di legno e paglia anzichè i monumentali portici. Gli approfondimenti ci permettono di immergerci in questo periodo storico affascinante e giunti in Piazza Virginio ci accorgiamo di aver percorso, a piedi, quasi 400 anni di storia. Durante la nostra visita, nulla ci vieta di utilizzare i frequenti rimandi ad altri itinerari che ci permettono di avere uno sguardo di insieme molto completo. Il terzo itinerario, che non ho ancora provato, è dedicato alla Cuneo moderna contemporanea, alla Cuneo Nuova che dopo l'Ottocento ha cominciato ad ampliarsi verso sud, influenzata dalle nuovi correnti architettoniche come l'Art Nouveau. Leggendo l'itinerario e perdendomi davanti alle bellissime immagini che arricchiscono la pubblicazione, mi sono resa conto di non aver mai alzato gli occhi per osservare i palazzi, soprattutto in Corso Nizza, mentre i miei occhi erano già stati rapiti dai bellissimi edifici in Viale degli Angeli. Un itinerario tematico all'interno della città che ricevette nel 1947 la medaglia d'oro al Valor Militare per la Resistenza non era scontato ma non si riuscirebbe a capire Cuneo e la sua gente senza questo capitolo della nostra Storia. Eccoci quindi, con il quarto itinerario, nella Cuneo Resistente, la Cuneo di Duccio Galimberti, la Cuneo che ricorda i suoi martiri nei nomi delle strade, la Cuneo del ghetto ebraico e di mille prove di coraggio e forza. Il quinto itinerario è dedicato ai dintorni di Cuneo e si occupa degli insediamenti rurali che, a partire dal XV secolo, contornarono la città. Parliamo di San Rocco Castagnaretta, Madonna dell'Olmo, l'oltre Gesso e l'oltre Stura. Bellissimo l'approffondimento delle Storie cuneesi dedicato alle valli che circondano la città. Cuneo ha uno stretto rapporto con la montagna, è una città di montagna. Dalla piazza principale, Piazza Galimberti, la Bisalta sorride davanti a noi, immensa e meravigliosa in qualsiasi stagione. Dedicare un approfondimento alle vallate che abbracciano Cuneo e alle quali l'editore sta dedicando pubblicazioni tematiche, ci aiuta a capire ancora di più questo piccolo capoluogo di provincia silenzioso ma grandioso. Ed eccoci arrivati all'ultimo itinerario la Cuneo outdoor, perchè Cuneo è una città verde, una delle città più verdi che io abbia mai visto in Italia. La sensazione che avvertivo nelle mie peregrinazioni dei primi mesi era quella di essere in un Nord Europa con l'italiano come lingua madre. Cuneo è natura, è il Parco fluviale Gesso e Stura che è all'interno della città, a cui si accede con uno spettacolare ascensore. 
Infine, come in tutte le guide, le ultime parti sono dedicate alle strutture ricettive. Anche se non posso suggerire strutture in cui dormire, siano essi hotel B&B, ostelli o camping, vi consiglio di seguire il blog nel quale pubblico (ed ho già pubblicato) alcune recensioni di locali etnici, osterie, ristoranti e soprattutto pasticcerie che vi consiglio di provare (o evitare).

venerdì 3 febbraio 2017

Parco Fluviale Gesso e Stura: pubblicato il programma dei primi tre mesi

Venerdì scorso è finalmente stato pubblicato il programma invernale degli appuntamenti nel Parco Gesso e Stura. Quelli che pensano che gli appuntamenti nel Parco siano rivolti essenzialmente a bambini e ragazzi, sono invitati a consultare e studiare attentamente il calendario. E' vero, la maggior parte degli appuntamenti è studiata per giovani e  famiglie ma l'offerta è davvero ricca e variegata. Prima di tutto il Parco è un piccolo mondo magico ed unico: si passeggia sul lungo fiume in qualsiasi stagione ed esistono Km e Km di piste ciclabili e la possibilità di noleggiare biciclette in più punti del parco. Dal sito del parco, sono scaricabili mappe, guide, percorsi GPS per godersi appieno ed autonomamente la natura del Parco. Personalmente consiglio di consultare, per ulteriori suggerimenti di percorsi nel Parco, l'ultimo capitolo della splendida guida edita da +eventi che si intitola "Cuneo: sei itinerari per scoprire la città. Per turisti e per tutti coloro che vogliono conoscerne il fascino sempre più suggestivo", di cui parlerò nel prossimo articolo. Se desiderate conoscere ed approfondire tutti gli aspetti di questo territorio, sappiate che tutti gli anni, a Pasquetta, viene organizzato un trekking nel Parco: in realtà il trekking è una passeggiata molto semplice e si svolge completamente in pianura. Durante le pause gli accompagnatori coinvolgono i bambini in attività divertenti che li aiutano a focalizzarsi sugli aspetti peculiari dell'ambiente che li circonda. Lo scorso anno, nonostante la giornata freddina, avevamo partecipato al trekking e ci eravamo divertiti molto: gli accompagnatori si erano soffermati più volte in spiegazioni e ci avevano guidato alla scoperta di aspetti che da soli probabilmente non avremmo notato.
Tornando al programma appena pubblicato, da adulta non prole munita, ho adocchiato un paio di appuntamenti interessanti ai quali, lavoro permettendo, spero di riuscire a partecipare. A questo proposito, chi leggesse il blog e candidamente come la sottoscritta, pensasse che gli appuntamenti a numero chiuso sono comunque accessibili, sarà costretto a ricredersi. Consiglio di iscriversi subito alla mailing list, così da essere informati in anticipo sulle iniziative...ultimamente ero venuta a conoscenza di un corso al quale ero molto interessata, avevo telefonato due giorni prima e...il corso era già esaurito da mesi. Lo stesso avrebbe potuto accadere per il trekking di Pasquetta dello scorso anno se non avessi prenotato per tempo...quindi tenete sott'occhio il sito.
Quest'anno mi piacerebbe davvero partecipare al Cerchio di donne che si terrà l'11 marzo, nell'ambito delle iniziative dedicate all'8 marzo...non lavorando quel sabato (adoro avere i turni annuali e raramente modificabili) mi piacerebbe partecipare. Visto che la prenotazione è obbligatoria temo che già fin d'ora ci sia il rischio di non trovare posto. Interessante anche il ciclo di  incontri dedicati all'orticoltura in cui verranno svelati tutti i segreti della coltivazione biologica, ma non sapendo ancora se la mia permanenza nella Granda proseguirà ancora dopo giugno e non potendo assolutamente mettere a frutto eventuali insegnamenti in terra natia, non credo parteciperò 😭. In forse, perchè devo ancora verificare i miei impegni, è invece l'escursione notturna Col naso all'insù in occasione del novilunio di venerdì 24 marzo.
Nella newsletter viene segnalata la possibilità, in caso di nevicate, di partecipare a facili escursioni per imparare a camminare con le ciastre, "nei luoghi più suggestivi del parco" (cit.): ammetto che, da ligure, questa possibilità mi intriga parecchio e credo che invierò una mail per la pre-iscrizione, sperando in orari compatibili con il lavoro.
Scorrendo il programma, ho notato che quest'anno sarà il compleanno del Parco che raggiunge l'età di 10 anni, ancora un giovane parco se paragonato al Parco delle 5 Terre, accanto alla mia casa natale in Liguria, ma in ottime condizioni di salute. Intuisco che, vista la data epocale, quest'anno darà il meglio di sé e già in questo programma dei primi tre mesi, appena pubblicato, si nota la ricchezza e moltiplicità dell'offerta, l'attenzione all'aspetto unico dell'ambiente protetto e il giusto orgoglio nel difenderlo. La mostra che verrà ospitata a Sant'Albano Stura ne è un esempio lampante: il 12 marzo ci sarà la possibilità di visitare una mostra dedicata alla molteplicità degli uccelli acquatici che popolano il parco, avendo a disposizione Dario Olivero per le visite guidate.

Non aggiungo, in questo post, foto ma inserisco il video che trovate sul sito del Parco fluviale, che vi consiglio davvero di visitare.