venerdì 9 marzo 2018

Orologeria Romana in Via Peveragno

Dopo più di un anno nella Granda, ho scoperto che vivo ancora con disagio la mancanza di familiarità con l'ambiente che mi ospita. Nata e cresciuta nello stesso paese ligure in cui sapevo esattamente chi contattare se mi si rompeva un elettrodomestico, a quale banco del mercato rivolgermi per comprare anche l'oggetto più inutile, ho constatato più volte che alcune volte qui mi sento ancora persa. 
È capitato a Natale quando volevo regalare un grembiule ricamato ma non riuscivo a ricordare dove avessi visto il negozio, mentre continuava ad affacciarsi alla memoria l'immagine della ricamatrice nel caruggio della mia città, è capitato quando dovevo fare il duplicato di una chiave e di nuovo recentemente quanto mi si sono rotti contemporaneamente due orologi. Ricordavo di aver visto un'insegna "orologiaio" nelle mie peregrinazioni ma nella mia mente l'immagine non riusciva a localizzarsi spazialmente, quindi ho interrogato Google, delle cui recensioni ho abbastanza fiducia ed ho scelto tra le botteghe segnalate quella che sembrava essere più adatta a me. I miei passi mi hanno portata in via Peveragno, principale via di accesso al centro di Cuneo sin dal medioevo, dove si trova la bottega di Valerio Romana. Come per i gioiellieri, anche qui si suona per entrare e ci si ritrova in una bella bottega, con ampie e luminose vetrinette che espongono pendole ed orologi. 
La prima volta ci arrivo di sera, convinta di aver preso tutti gli orologi, invece mi ritrovo in borsa solo lo smartwatch Pebble 2, acquistato con kickstarter, su cui è caduto rovinosamente Mr. G. L'orologio ha il vetro completamente incrinato e non funziona più. Mentre attendo il mio turno, rovisto incessantemente nella borsa fino ad accorgermi dell'assenza dei miei due orologi. La prima informazione che vi trasmetto è che l'orologeria Romana ripara solo movimenti meccanici siano essi automatici o a carica manuale, quindi sono esclusi tutti gli orologi di altra natura.
La mattina successiva, sabato, torno finalmente con i miei due orologi: un Breil che possiedo da quando avevo 16 anni a cui si è rotto, dopo un anno dall'ultima riparazione, il cinturino e un orologio simil steampunk acquistato in una fiera che mi piace molto, anche se non è di marca. L'orologiaio guarda gli orologi, mi propone il pomeriggio come data di consegna di entrambi e, vista la mia impossibilità, mi suggerisce di tornare dopo due ore.
Non mi dispiace passeggiare sotto i portici di Cuneo, scoprire nuovi angoli, mentre aspetto gli orologi. Non sono puntualissima, faccio passare 2 ore e mezzo quasi prima di tornare in via Peveragno. Gli orologi sono pronti, già nel sacchetto. La spesa totale è di solo 6 €.
Dopo la mia esperienza, nel caso aveste bisogno di un orologiaio, non posso che consigliarvi Valerio Romana per la precisione, la rapidità e l'onestà. Visto che nel frattempo si è rotta anche una piccola collana che indosso sempre, e che devo far rodiare un anello, penso che presto proverò anche i servizi di gioielleria per confrontarli con quelli liguri.
Mentre stavo finendo l'articolo, alla ricerca di immagini da inserire, mi sono accorta che la bottega di Valerio Romana ha un sito molto accurato in cui viene raccontata la storia dell'orologeria, mentre sulla pagina FB vengono spesso pubblicate fotografie di riparazioni e sistemazioni di orologi. Per completezza di informazione, e perchè l'ho scoperto leggendo il sito, vi segnalo che l'orologeria Romana ha due sedi a Cuneo. La prima in Via Peveragno 15, la seconda in Via Roma 37.
L'orologeria in Via Peveragno è aperta dal martedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 12.30 e dalle ore 15.00 alle 19.30.

[Note. Ho utilizzato spesso il termine bottega anziché negozio perchè trovo che più rappresenti la tradizione e l'artigianalità, in cui spesso risiede l'eccellenza.]

Crediti sulle immagini.
Tutte le immagini sono tratte dal sito: http://orologeriaromana.it/






venerdì 2 marzo 2018

8 marzo e dintorni: 2018

Ricordo che lo scorso anno avevo aspettato ansiosamente l'arrivo di marzo. Infatti il post che avevo scritto ad inizio mese era decisamente primaverile, quasi interamente dedicato ad escursioni all'aria aperta dalla giornata dedicata alle ferrovie dimenticate, alle escursioni con FIAB, con il FAI ed ultimo ma non per importanza con gli appuntamenti organizzati dal Comune di Cuneo dedicati all'8 marzo. Quest'anno, complice anche l'abbondante nevicata, sento la primavera talmente lontana che quasi dimenticavo fossimo così vicini a marzo. Mentre scrivo l'articolo, sempre in anticipo rispetto alla data di uscita, fuori dalla finestra c'è la neve e forse era nevicato anche lo scorso anno, proprio il giorno dell'escursione dedicato alle donne di Cuneo, ma era stata una nevicata lieve, un gioioso saluto del fratello inverno. Quest'anno l'inverno sta salutando sbattendo ben forte la porta.
Confidando di trovare in marzo temperature più clementi, segnalo alcuni degli appuntamenti del ricco calendario di 8 marzo e dintorni che quest'anno rifletterà sul ruolo della donna nella cosa pubblica, a partire dalla presentazione delle 21 donne Costituenti. Ed è stato durante il primo appuntamento di oggi che Livia Turco ci ha parlato delle madri costituenti, elette all'Assemblea Costituente, che si fecero portavoce delle esigenze, fino a quel momento inascoltate, delle donne, madri, figli, mogli, lavoratrici, studentesse italiane, chiedendo uguaglianza tra i sessi, tutele lavorative, sostegno familiare, garanzie per la maternità e pari opportunità formative e professionali. Secondo Lucia Motti, responsabile dell'archivio storico delle donne della Fondazione Istituto Gramsci, le costituenti sentirono "molto fortemente su di loro il peso di dover rappresentare un intero universo femminile fino a quel momento escluso dalla vita politica ufficiale". Nel caso vi foste perse l'incontro in fondo all'articolo inserisco una bibliografia minima e il link ad un bellissimo documentario Rai che, personalmente, mi ha fatto emozionare.
Sabato 3 marzo tornano le visite guidate Donne alla scoperta della città, grazie alle quali verremo a conoscenza della storia e delle vicende di Cuneo attraverso la voce e le azioni di grandi donne come Alice Schanzer, Bettina ed altre. Vi rimando per approfondimenti al racconto dell'esperienza che avevo vissuto lo scorso anno e ve le consiglio di cuore. Le visite sono gratuite ma la prenotazione è obbligatoria. I turni di visita sono due, uno alle 10 e uno alle 15. I riferimenti per prenotare sono due: cellulare (366.936124) e posta elettronica (cegat@cegat.it). 
Informazioni sull'incontro del 4 marzo, Donne alla scoperta dei musei della città è stato anticipato con un breve articolo già il 26 febbraio, per permettere a più lettori di partecipare, vista la necessità di prenotare entro il 1 marzo. 
Giovedì 8 marzo ci sono talmente tanti eventi programmati che vi esorto a consultare il programma ufficiale. Si va dalla possibilità di accedere al Centro Sportivo Roero gratuitamente per un massimo di due ore, spogliatoio compreso, alle visite guidate gratuite in molti musei della città. È quasi sempre necessaria la prenotazione e la scelta è limitata a due sedi: il Complesso monumentale di S. Francesco e il Museo Casa Galimberti. Accanto a nuoto e visite ci aspettano anche uno spettacolo teatrale ed un incontro di approfondimento. 
Scorrendo il programma mi è dispiaciuto constatare la mancanza di un bellissimo appuntamento presente nella scorsa edizione: la tenda rossa. Era stato un incontro emozionante, estremamente formativo e che mi aveva lasciata temprata e cosciente di me. In effetti quest'anno La Casa del Fiume è presente soltanto nella giornata di sabato 10 marzo con quella che, immagino, sia una passeggiata alla scoperta degli scorci e dell'ambiente del Parco. Il fiume dipinto - I paesaggi di Alice Schanzer è l'appuntamento all'interno del Parco fluviale per il quale è necessario effettuare la prenotazione entro il 3 marzo. 
Tralascio di elencare gli altri appuntamenti che si svolgeranno nelle settimane successive, confidando di riuscire a partecipare a qualcuno e certa di avervi comunque fornito alcune informazioni utili.


Bibliografia minima (le prime due risorse sono gratuite e liberamente accessibili)
Documentario Rai Storia
Donne della costituente, Biblioteca del Senato.
Fondazione Nilde Iotti, Costituenti al lavoro. Donne e Costituzione 1946-1947, Guida Edizioni, 2018.
Anna Maria Bernieri, Madri costituenti. Storia di una speranza incompiuta, MdS Editore, 2017.
M.T. Morelli, Le donne della Costituente. Con DVD, Laterza, 2007.
Grazia Gotti, 21 donne all'Assemblea, Bompiani, 2016.
Nadia Gallico Sprano, Mabrúk: ricordi di un'inguaribile ottimista, Am&D Edizioni, 2016.