tag:blogger.com,1999:blog-78277401536793484612024-02-08T04:45:30.800+01:00Io amo Cuneouna ligure nella GrandaUnknownnoreply@blogger.comBlogger80125tag:blogger.com,1999:blog-7827740153679348461.post-33544619997996960022019-05-08T21:50:00.000+02:002019-05-08T21:50:02.686+02:00Forchette, borse e riciclo creativo per la festa della mamma<div style="text-align: justify;">
Tutti gli anni non ricordo mai di fare gli auguri a mia madre in quella domenica di maggio in cui molti negozi si riempiono di fiori, possibilmente rosa. La festa della mamma rimane per me, parente più prossima del <i>Grinch</i>, una festa incomprensibile. Anche se non sono mamma, da figlia più che cresciuta riconosco quotidianamente che senza mia madre non sarei la metà della persona che sono oggi. Credo che ci sia un legame fortissimo che lega madri e figlie, forse incomprensibile ai figli maschi. Dico forse perchè raramente sul mio cammino ho incontrato ragazzi prima, uomini poi legati profondamente alla madre. Non parlo di accudimento, quello è solo uno degli aspetti del legame, non è il principale. Parlo di comunanza, di sentire che quella con cui ci raffrontiamo ci capisce, come solo lei sa fare, che ci sarà, sempre e comunque, che è già stata sui sentieri che noi percorriamo, sa cosa proviamo, anche quando, per non farla stare in pensiero, non le diciamo molte cose...lei sa. Non capisco perchè dedicare un solo giorno alla festa della mamma, però capisco il voler dare importanza a questo giorno, un giorno che vale per cento. Mi piacciono soprattutto due delle iniziative di cui vi parlerò in questo articolo perchè mettono al centro non la madre, ma il rapporto che lega madre e figli.</div>
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Partiamo dal laboratorio organizzato dal Museo Diocesano in Contrada Mondovì al termine del quale i partecipanti torneranno a casa con una borsa di tela di colori vivaci ed applicazioni. Il costo del laboratorio è 10 €, indipendentemente dal numero dei figli partecipanti. Domenica 12 maggio, dalle 16,00 alle 17,30 sarà possibile confezionare l'oggetto a ricordo della giornata. Maggiori informazioni e prenotazioni sul <a href="https://www.evensi.it/mamma-festa-museo-diocesano-san-sebastiano/305837478">sito del Museo</a>. Sabato 11 maggio sempre un Museo, questa volta quello di San Francesco, propone un laboratorio dal titolo accattivante <i>"Le posate della mamma. Festeggiala al museo".</i> I bambini di età compresa tra i 5 e i 10 anni realizzeranno due posate "<i>parlanti</i>" in gesso a grandezza naturale che verranno poi decorate e colorate. Il laboratorio si terrà dalle 15,30 ed è un pretesto per illustrare ai giovani partecipanti la collezione di posate e stoviglie conservate all'interno del Museo. Il costo è di 5 € a partecipante. Anche qui vi invito a visitare la <a href="http://www.comune.cuneo.it/cultura/museo.html?fbclid=IwAR0tx7wxKhTJT1_IjeusbUvXGPbqoV3hb_AcOQ04gzY5GWWKea12VRXdyaw">pagina dell'ente</a> perchè è necessario prenotare entro venerdì 10 maggio,<br />Anche per l'ultimo laboratorio che segnalo è necessaria la prenotazione entro il 9 maggio (motivo per cui farò uscire questo articolo due giorni prima!).<br />
Se non conoscete Simona approfitterei del workshop in programma sabato 11. <i>A fish on a cloud</i>, di cui vi avevo parlato in <a href="http://ioamocuneo.blogspot.com/2017/10/a-fish-on-a-cloud.html">questo articolo</a>, sarà ospitata dall'<i>Erboristeria Artigianale Officinalis</i> in via fratelli Vaschetto 7 a Cuneo e proporrà un'attività molto particolare che ha attirato la mia attenzione, soprattutto perchè il laboratorio è pensato per mamma e figlia. Verranno riutilizzati i ritagli di tessuto avanzati dalla confezione degli abiti cuciti nel laboratorio a Caraglio e con quelli si realizzeranno <i>bijoux </i>ed accessori per capelli. Il laboratorio è stato pensato per permettere a tutte le bimbe dai dai 6 ai 12 anni di partecipare. Il costo comprensivo di materiali, è di 20 € a coppia. Rimando alla <a href="https://www.facebook.com/events/432645974216954/">pagina FB</a> per ulteriori informazioni. Chi mi presta una bimba?<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqHE86SX9CJFN5JZ07i0LtTxxVT5KLQeiUkX-62vo7YcmV91AHFlU16as6NCgaZXmejT0WQQcFtOayPTK4Qjp7bS6Bc8w542D-lq5GsmUtn_aXby4PI7CSHPLPiudywdW2CHo7mNRovz0/s1600/festa+mamma.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="756" data-original-width="945" height="512" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqHE86SX9CJFN5JZ07i0LtTxxVT5KLQeiUkX-62vo7YcmV91AHFlU16as6NCgaZXmejT0WQQcFtOayPTK4Qjp7bS6Bc8w542D-lq5GsmUtn_aXby4PI7CSHPLPiudywdW2CHo7mNRovz0/s640/festa+mamma.jpg" width="640" /></a></div>
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<i>Crediti sulle immagini.</i> </blockquote>
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<i></i><i>L'immagine dei bijoux prodotti da Simona arriva da <a href="https://www.facebook.com/AcquadiRocciaErboristeriaCaraglio/photos/a.1081135628624455/2734150269989641/?type=3&theater">qui</a>.</i></blockquote>
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<i>L'immagine della borsa, assolutamente indicativa, arriva da <a href="https://www.pinterest.it/pin/445645325626926571/">qui</a></i></blockquote>
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<i>L'immagine, anche questa indicativa, delle posate arriva da <a href="https://www.pinterest.it/pin/474496510714104093/">qui</a>.</i></blockquote>
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Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7827740153679348461.post-40351212396752986132019-05-06T20:00:00.000+02:002019-05-06T20:00:01.916+02:00Cuneo a misura di bambino<div style="text-align: justify;">
A novembre 2018, all'interno della ventesima edizione di <i>Scrittori in città</i> è stata presentata la guida "<b><i>Cuneo a misura di bambino</i></b>". Ci ho messo un po' di mesi a fare la recensione perchè ho aspettato venisse comprata dalla biblioteca in cui lavoro e prima di scriverne volevo provarla sul campo. L'impianto della guida pubblicata da +eventi non è dissimile dalla <a href="http://ioamocuneo.blogspot.com/2017/02/cuneo-una-guida-per-scoprirla-ed.html">sorella maggiore</a>. Gli itinerari proposti questa volta non solo sei ma tre e all'introduzione è dedicata solo una pagina in cui vengono presentati i quattro personaggi che accompagneranno il bambino nella sua visita: Carolina, Michele e i loro animali Castagna e Carletto. La scelta dei nomi degli accompagnatori virtuali non è casuale ma un espediente simpatico ed accattivante per presentare al bambino quattro personaggi storici. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxQgUzwP0YzaMdAWVo7ctb4l7KSDBnb09Pt1RRRbbx23_SbiEo_jPPyUDM3RjLxD0yHuWk63eZm9A9SkqkkzZu6dxRIBAtA2d9E8zOm69FdaAJo5wPidv7_ShHf-LzvpepUkgbI3aid74/s1600/ioamo2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="756" data-original-width="945" height="256" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxQgUzwP0YzaMdAWVo7ctb4l7KSDBnb09Pt1RRRbbx23_SbiEo_jPPyUDM3RjLxD0yHuWk63eZm9A9SkqkkzZu6dxRIBAtA2d9E8zOm69FdaAJo5wPidv7_ShHf-LzvpepUkgbI3aid74/s320/ioamo2.jpg" width="320" /></a></div>
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Dopo questa pagina ci tuffiamo nel primo itinerario alla scoperta del centro storico della città. Una mappa stilizzata a inizio capitolo aiuta il piccolo visitatore a determinare il punto di inizio della visita. Il linguaggio che accompagna la descrizione dei monumenti e dei luoghi di interesse è semplice e lineare e la lettura di avvenimenti storici non è per nulla noiosa anche perchè alle date viene dedicata una linea del tempo sganciata dal contesto narrativo. Per questo il racconto scorre come una favola da leggere ad alta voce. Mano a mano che si prosegue lungo l'itinerario tematico i disegni accompagnano il bambino e lo aiutano a scoprire monumenti, curiosità, aneddoti, stili architettonici. Non mancano i giochi o i riquadri da completare che rendono questa guida un bellissimo regalo per bambini dai 6 ai 13 anni. L'impianto della guida mi ha ricordato tantissimo i <i>backpacks </i>di cui vengono dotati i piccoli visitatori del British Museum a Londra. Se il primo capitolo della guida è dedicato al centro storico di Cuneo, il secondo itinerario è speculare al secondo capitolo della guida pubblicata nel 2015. Seguiamo le vicende della Cuneo moderna, dall'Ottocento in poi. Ma prima di immergerci nell'itinerario vero e proprio si respira l'orgoglio di una città che ha ottenuto la Medaglia d'Oro al Valor Militar per la sua attività nella lotta partigiana e per il sacrificio delle sue popolazioni. Con parole semplici e bellissime illustrazioni si spiega al bambino il secolo breve, raccontando dei Savoia, della monarchia, riassumendo in poche righe i fervori dell'epoca risorgimentale, tratteggiando la figura di Duccio Galimberti e la lotta per la libertà. Questo itinerario attraversa Piazza Torino e ci porta. attraverso il complesso monumentale di Santa Croce, in piazza del Seminario, in Piazza Galimberti e poi prosegue alla volta di via Nizza sino a Viale degli Angeli. In realtà gli itinerari che si dipanano nel secondo capitolo sono tre, con punti di partenza e destinazioni diverse ma la grafica accattivante e l'uso sapiente dei colori aiuta il lettore a comprenderne la logica.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNqPPcPKni2zMu6dgOePuctQTD5w4EGOQvopKJLFM0NxNNYoEmTjUsWJRIBdptdYd73Z1m8kI_IJFv8GMaLQuZbFcYUUuS42uzZBARgIEWpueXDkhyphenhyphenZkdLZTcC9m-KMBMkHoxxoionrdI/s1600/Ioamo.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="756" data-original-width="945" height="256" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNqPPcPKni2zMu6dgOePuctQTD5w4EGOQvopKJLFM0NxNNYoEmTjUsWJRIBdptdYd73Z1m8kI_IJFv8GMaLQuZbFcYUUuS42uzZBARgIEWpueXDkhyphenhyphenZkdLZTcC9m-KMBMkHoxxoionrdI/s320/Ioamo.jpg" width="320" /></a></div>
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L'ultimo itinerario è dedicato allo splendido Parco Fluviale e alle frazioni.</div>
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MA CON GRAN PENA LE RETI CALA GIU'.</div>
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Alzi la mano chi di noi non ricorda lo stratagemma usato a scuola per ricordare il nome delle Alpi partendo da occidente! Il giovane lettore di quest a guida forse lo vedrà per la prima volta ma non lo dimenticherà più. E dopo la breve lezione di geografia ci si immerge nella descrizione del Parco con i suoi percorsi tematici, la sua casa del fiume, il bosco della Crocetta e i suoi canali. Dopo aver lasciato la bicicletta si consiglia di proseguire la visita nelle frazioni: E mentre proseguiamo nella lettura scopriamo che a villa Tornaforte aleggia il fantasma di una fanciulla che, affacciata l ponte del lago, canta melodie malinconiche.</div>
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Una breve appendice "a misura" di bambino chiude questa guida che personalmente consiglio non solo ai bambini ma anche agli adulti che odiano leggere.</div>
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<i>Crediti sulle immagini.</i></blockquote>
Le immagini </div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7827740153679348461.post-48023313304712377742019-04-29T20:53:00.000+02:002019-04-29T21:19:49.740+02:00Fiorfiore Café<div style="text-align: justify;">
Di nuovo non sono riuscita a rispettare i miei <a href="http://ioamocuneo.blogspot.com/2019/01/buoni-propositi.html">buoni propositi</a>. E' un periodo della mia vita in cui le giornate sembrano essere davvero troppo brevi, non riesco a trovare il tempo per concentrarmi su più cose e il blog è rimasto in un angolo, come un pensiero non piacevole o il <i>peluche </i>che amo tanto ma non trovo da tantissimo tempo.</div>
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Non posso far passare un altro mese senza scrivere neppure poche righe quindi oggi, dopo la spesa settimanale alla Coop e l'ennesimo pranzo nel nuovo <i>Fiorfiore cafè </i>ho deciso di parlarvene.</div>
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Inaugurato il 7 marzo di quest'anno, ha preso il posto del <a href="https://www.lastampa.it/2013/06/14/cuneo/a-cuneo-apre-il-drive-in-della-pizza-knZdv1hqzPStfqxBuPkd5N/pagina.html">Ke pizza</a> e del vicino bar offrendo ai clienti del punto vendita un servizio aggiuntivo. Trovo comodo conciliare spesa e pranzo veloce, tanto più quando i prodotti sono di buona qualità e con un prezzo ragionevole. All'interno del ristorante si trovano primi, secondi, insalate, macedonie e dolci e il problema delle lunghe attese è stato risolto introducendo il <i>cerca-persone disk</i>. Per chi non conoscesse l'apparecchiatura, oltre ad aggiungere una fotografia all'interno dell'articolo, dirò che il "disco cerca-persone" altro non è che un disco che viene consegnato al cliente al momento dell'ordinazione di un piatto che richiede di essere cucinato. Il cliente, con il suo disco, potrà intanto accomodarsi al tavolo con eventuali pietanze che non richiedono preparazione e con le bevande, le posate e il vassoio. Il disco vibrerà e si illuminerà non appena il piatto sarà pronto. A questo punto sarà possibile ritirare il piatto caldo e cucinato al momento senza rimanere in piedi o cercare di captare il proprio nome in mezzo alla confusione come accade in alcuni fastfood. </div>
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Personalmente non consiglio l'insalata grande perchè è veramente un piatto enorme che si farà fatica a terminare. Se si ha fretta un'insalata piccola, seguita da una macedonia sarà più che sufficiente. Molto buone le crespelle con la ricotta che sono cucinate al momento e costano 4,90 €. Onestissimo ed abbondante il piatto di pasta al pomodoro (€ 3,50) e anche il pesce al forno con verdure grigliate (€ 6,20). Non ho ancora provato la frittura mista del venerdì e neppure l'hamburger che, visto passare, sembrava appettitoso. Non si paga il coperto MA e i contenitori dei piatti già pronti sono purtroppo di plastica. Devo ammettere che le stoviglie scelte per conservare il cibo sono l'unica nota di demerito del locale, almeno secondo il mio punto di vista. Coop da anni cerca di limitare i rifiuti, è stato uno dei primi punti della grande distribuzione ad inserire i detersivi sfusi e nel ristorante si producono davvero tanti (troppi) rifiuti di plastica. L'insalata è confezionata in contenitori interamente in plastica, stessa cosa le monoporzioni delle macedonie. Non dubito che tutta la plastica verrà riciclata ma avrei visto meglio l'utilizzo di ciotole e piatti biodegradabili.</div>
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Il Fiorfiore café è aperto dal lunedì al sabato dalle 8 alle 21 e la domenica dalle 8.30 alle 20.</div>
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<i>Crediti sulle immagini.<br />Le immagini dell'hamburger e dell'insegna arrivano da <a href="https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g187853-d16831834-Reviews-Fiorfiore_Cafe-Cuneo_Province_of_Cuneo_Piedmont.html#photos;aggregationId=&albumid=101&filter=7">qui</a>; quella del cerca-persone da <a href="http://www.liranet.it/cercapersone-disk.html">qui</a></i></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1WGfEN8a7CxrekPkx-xjZmDq71TI941DGN_WRXL0FviBsugFzn2CXBYKKAl9q1_-QUkb5ardEjIoyHReZDuArAq0jPe9f70WCOmSqQ_Sf4tPIJPMTcl1jbanYKcNzjpzaFX_AB9UOr54/s1600/FIORFIORE.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="756" data-original-width="945" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1WGfEN8a7CxrekPkx-xjZmDq71TI941DGN_WRXL0FviBsugFzn2CXBYKKAl9q1_-QUkb5ardEjIoyHReZDuArAq0jPe9f70WCOmSqQ_Sf4tPIJPMTcl1jbanYKcNzjpzaFX_AB9UOr54/s400/FIORFIORE.jpg" width="400" /></a></div>
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Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7827740153679348461.post-46791597077474431672019-02-10T21:00:00.000+01:002019-02-10T21:00:02.633+01:00Veneziano Acconciature (quasi) come Michele Rinaldi<div style="text-align: justify;">
Lo so in partenza. Un titolo del genere acchiapperà pochissime visualizzazioni ma gli appassionati di cosmetica bio e colorazioni naturali capiranno benissimo le allusioni. Per chi di voi sta leggendo e non capisce la citazione posso dire che Michele Rinaldi è il proprietario di un salone in provincia di Milano che ha deciso di utilizzare per le sue clienti soltanto ingredienti di origine naturale. Non nascondo di avere il desiderio di regalarmi una giornata presso la <a href="http://www.michelerinaldi.it/">Spa per capelli</a> di Senago, anche perchè il prezzo è decisamente accettabile. Se non conoscete la filosofia di Michele Rinaldi e le motivazioni che lo hanno spinto all'utilizzo delle erbe per curare e colorare i capelli vi invito a leggere <a href="https://www.passionenaturale.org/2018/03/23/intervista-ad-un-artista-michele-rinaldi-il-mago-delle-erbe/">questa</a> intervista e a visitare il sito che ho linkato sopra.</div>
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Ma qui non si parla di lui e neppure di Milano ma della Granda e di Cuneo che inaspettatamente nasconde una maga delle colorazioni vegetali: Gabriella Veneziano. A differenza del collega milanese il negozio di Cuneo offre la colorazione vegetale come opzione e non come unica scelta ed utilizza Botanea, colorazione vegetale professionale creata dall'Oreal. Quando ho chiamato da Veneziano per prendere appuntamento per taglio e colore avevo letto qualche recensione non specifica sulla colorazione e non avevo idea dei prodotti che avrebbero utilizzato. Non sono una novizia delle tinture vegetali. Faccio l'henné da tantissimi anni, da molto prima che diventasse una moda. Trent'anni fa lo compravo probabilmente ricco di picramato dall'erborista della mia città, poi ho conosciuto Barbara Righini, è nato l'ecobio anche in Italia ed ho cominciato a controllare la composizione di quello che acquistavo. Non avendo mai sentito parlare di Botanea fino a quel momento, ho controllato a posteriori la composizione e la sostenibilità del prodotto, dicendomi che comunque mi ero regalata un paio di ore per me. Ho scoperto che le piante di henné utilizzate dall'Oreal vengono raccolte in India ed hanno come fine ultimo quello di sostenere la situazione socio-economica degli agricoltori con le cooperative locali, ma allo stesso tempo di migliorare e condividere buone pratiche agricole con l’obiettivo di creare fonti sostenibili di reddito. In linea con una filosofia di basso impatto ambientale, anche il packaging è eco-sostenibile. Le polveri Botanea sono presentate in giare ricaricabili e fatte di plastica PET, che fanno bella mostra di sé anche nel locale di Cuneo.</div>
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Quando ho varcato la porta del salone che si trova in centro a Cuneo, al primo piano di Via Roma 42, proprio davanti a Bonfante, il mio primo pensiero è stato <i>"qui mi spennano</i>". Mi ha accolta alla porta Gabriella che dopo aver appeso la mia giacca mi ha fatta accomodare in un appartamento signorile, molto raffinato e dal sapore storico, arredato con molto gusto e sobrietà. Dopo pochi minuti tra le mani stringevo una tazza di tisana profumatissima mentre la proprietaria chiacchierando con me cercava di capire cosa desiderassi per i miei capelli. Ho apprezzato il garbo, la gentilezza, la professionalità, l'ambiente rilassato, lo staff molto preparato, gentile e disponibile, la velocità di esecuzione, la mancanza di tempi morti e ovviamente il risultato finale. Rispetto all'henné al quale sono abituati i miei capelli questo di Botanea ha un odore molto meno erbaceo. La miscela viene preparata mescolando le polveri alloggiate in una piccola libreria del salone. Dopo aver addizionato della semplice acqua calda comincia la stesura del prodotto. Mancando il doppio procedimento (lawsonia+indigo) la ricrescita, soprattutto nella mia zona critica non è risultata coperta al 100%. Infatti è stato fatto poi un piccolo ritocco solo sulle tempie. I capelli però erano lucidi, luminosi e rinati e, anche se io ero entrata con l'idea di tagliare completamente i capelli, che avevo lunghissimi, sono contenta di aver seguito il consiglio di Gabriella a mantenere le lunghezze sui lati del viso perchè sono uscita con un taglio che mi donava davvero molto. Il prezzo è leggermente più alto della media a cui sono abituata a spendere dal parrucchiere, che comunque mi vede mediamente tre volte all'anno, ma ha inciso molto la colorazione di Botanea che, da sola, è costata 43 €. Il salone riceve solo su appuntamento dal lunedì al sabato con orari davvero ottimi per chi lavora. Anche senza approfittare della colorazione vegetale vi direi di sfruttare la loro professionalità perchè il taglio, fatto ad ottobre, non solo mi ha regalato un aspetto decisamente più curato nel primo mese ma sta durando nel tempo. Inoltre non so come abbia fatto Gabriella ma ha colto perfettamente la mia personalità riuscendo a rappresentarmi molto bene, a dare ai miei capelli il "<i>carattere</i>" che volevo per loro. </div>
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<i>Crediti sulle immagini. </i></div>
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<i>Le immagini sono tratte dalla pagina<a href="https://www.facebook.com/Veneziano-parrucchieri-di-Veneziano-Gabriella-317731501664447/"> FB di Veneziano Acconciature</a></i></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDieuWN1TjW2QGqfmouK5o-kvmHmU2nRyJ72AGAqcpAv8_l_vVGH3LqzS4VUypqvIG9IsFkbQHmLh_EWCWZn5rfLO9QrQgJsJQIjRnmbRcPX8-3A5ADZeaMXFcO-QlC8q-59sDFZ1kTaQ/s1600/BOtanea.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDieuWN1TjW2QGqfmouK5o-kvmHmU2nRyJ72AGAqcpAv8_l_vVGH3LqzS4VUypqvIG9IsFkbQHmLh_EWCWZn5rfLO9QrQgJsJQIjRnmbRcPX8-3A5ADZeaMXFcO-QlC8q-59sDFZ1kTaQ/s400/BOtanea.jpg" width="400" /></a></div>
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Unknownnoreply@blogger.com0Via Roma, 42, 12100 Cuneo CN, Italia44.392409 7.550384000000008218.8703745 -33.758209999999991 69.9144435 48.858978000000008tag:blogger.com,1999:blog-7827740153679348461.post-63283594588222909642019-02-03T20:00:00.000+01:002019-02-03T20:00:09.712+01:00Key e bee: ramen e sushi a Cuneo<div style="text-align: justify;">
Non lo si nota subito il piccolo giapponese da asporto ospitato in via Cavour a Cuneo. Io ci sono arrivata grazie a Google Maps che, vista la mia predilezione per i ristoranti etnici, mi aveva segnalato il locale. All'esterno non trovate insegne luminose o cartelli ma un <i>noren</i>, la tenda che viene usata in Giappone per indicare la presenza di un ristorante o di un negozio. Varcata la soglia ci troviamo davanti il bancone dietro al quale vengono preparati molti dei nostri piatti. Sulla destra due piccoli tavolini e lungo i lati liberi del locale due mensole con sgabelli che riescono a regalare altri posti a sedere. Vista la disposizione degli arredi e i posti a sedere che, se ho contato bene, sono dodici, appare evidente che il locale sia idealmente più vicino ad un chiosco che ad un <i>all you can eat. </i> Se avete visto <i>Le ricette della signora Toku</i>, il bellissimo film di Naomi Kawase, riproverete le medesime sensazioni attraversando la soglia del Key&Bee.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVSpZhq1gU8v6Qe45OYHPPyuV9AX2eNoK1YvXeyaAx4S8dbCwnYU3H7uYC1dn6wHNSYAxZ3zNEPj_eoI4dqPBOsu07AgEZeUr30p26raneOVRgJ7m3IhP13NnqD48oQFgDl4yIOjjiPaY/s1600/keyebee.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="756" data-original-width="945" height="256" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVSpZhq1gU8v6Qe45OYHPPyuV9AX2eNoK1YvXeyaAx4S8dbCwnYU3H7uYC1dn6wHNSYAxZ3zNEPj_eoI4dqPBOsu07AgEZeUr30p26raneOVRgJ7m3IhP13NnqD48oQFgDl4yIOjjiPaY/s320/keyebee.jpg" width="320" /></a></div>
I ragazzi oltre il bancone sono sorridenti e cordiali, lo spazio raccolto agevola gli scambi di opinioni tra commensali. Durante la mia prima sosta, il posto al bancone accanto al mio era occupato da un ragazzino appena uscito da scuola. Lo accompagnava la madre che associava ogni piatto a spiegazioni accurate. Il ragazzo non riusciva a nascondere il suo entusiasmo durante il pranzo e ad ogni boccone gli elogi e le esclamazioni di approvazione per il cibo risuonavano nel locale. Ho saputo in questo modo, grazie a questa condivisione entusiastica, che la salsa di soia non è acquistata ma prodotta direttamente. Mi è piaciuta questa atmosfera domestica di condivisione e tranquillità, lontana dalla voglia di ingurgitare il più possibile per ammortizzare l'aver pagato poco ma consumato molto. Da K&B il cibo si assapora lentamente perchè è buono, perchè ci avviciniamo a sapori che credevamo di conoscere ma risultano amplificati ed impreziositi dall'uso di materie prima di qualità e da piatti presentati con estro e fantasia.<br />
La pagina Facebook non è aggiornata, è molto scarna e ci sono poche fotografie di piatti. Questi ragazzi lavorano duro, non credo abbiano troppo tempo per occuparsi anche dei <i>social</i> che sarebbero anche da rivalutare per l'impatto che hanno nel direzionare le nostre scelte. Quindi, ribadisco come rafforzativo non cercateli su Facebook ma piuttosto su Instagram sul quale pubblicano anche eventuali variazioni di orario. Andate al n. 5B di Via Cavour, entrate e se trovate posto assaggiate qualcosa subito, se non c'è posto fatevi fare una box, portatela a casa e mangiatela...vi innamorerete perdutamente.<br />
Se adorate il <i>ramen</i> qui ne troverete di eccellente ed anche se è fortissima la tentazione di inserire nell'articolo una scansione del menù, non avendolo trovato sulle loro pagine pubbliche credo non sia corretto inserirlo in un blog. Preferisco dirvi che merita un assaggio, che il costo è contenuto (9 €), che potete anche assaporare il <i>ramen </i>vegetariano ma se non avete problemi di intolleranze alimentari o siete onnivori non avrete che l'imbarazzo della scelta e troverete tantissime guarnizioni: pancetta, costine caramellate, gamberi e salmone alla piastra, pollo in panko. Accanto al <i>ramen </i>il K&B offre una vastissima scelta di sashimi, nigiri, hosomaki, futomaki, temaki, uramaki.<br />
Personalmente mi sono innamorata della <i>tartare Key & bee</i>: in una cupola di riso vengono incorporati salmone, avocado, pomodorini tagliati a cubetti molto piccoli, il tutto condito con olio d'oliva, sesamo e arachidi sbriciolate. Vista e gusto vengono saziati quasi simultaneamente perchè la presentazione dei piatti è precisa, accurata ma al contempo minimalista. Vorrei potervi raccontare di aver assaggiato mezzo menù così da poter consigliare il piatto migliore ma non è così perchè sto privilegiando la qualità a scapito della quantità e credo passeranno parecchi mesi prima di poter aggiornare la recensione o magari scriverne una nuova con la top ten dei piatti. <br />
Per due volte abbiamo utilizzato il servizio da asporto e funziona egregiamente. L'unico consiglio che posso darvi in merito è quello di prenotare l'asporto con un po' di anticipo, sicuramente almeno un paio di ore prima. Soprattutto nel fine settimana le ordinazioni sono molte e può accadere che non riescano ad evadere quelle dell'ultimo minuto. Sul menù esistono anche dieci piatti che vengono fatti solo se prenotati il giorno prima. Li elenco per stimolare la curiosità, ammettendo di non averli ancora provati. Sono tutti elencati tra gli uramaki speciali: crab roll, vitello tonnato, salmon bagna cauda, ebi tempura mojito, salmon mojito, capesanta roll, ebi anguilla, rainbow roll ( e questa prima o poi la voglio provare perchè contiene pistacchi, salmone e avocado), tempura bagna cauda, uramaki tartare salmone. Alcuni sono palesi rielaborazioni adattate a gusti piemontesi, non potrebbe essere diversamente vista la presenza di bagna cauda. Apprezzabile il desiderio di fondere i gusti e sperimentare.<br />
Lo so che volete sapere quando si spende da K&B. In due spendiamo mediamente intorno ai 28-30€ mangiando 1 <i>ramen</i>, 1 tempura, 1 tartare e 1 sushi, generalmente uramaki da sei e bevendo acqua e te. Le box sushi da asporto piccole da dieci (10) pezzi costano dai 7 agli 8 €. Quelle medie da ventidue (22) pezzi costano dai 15 ai 18 €. Interessante la box party da sessanta (60) pezzi che può essere una bella alternativa alla solita pizzata tra amici.<br />Da K&B si può pagare anche con Satispay che se non utilizzate vi consiglio si scaricare perchè, come vi spiegavo in <a href="http://ioamocuneo.blogspot.com/2016/07/grande-la-granda-pagare-quasi-ovunque.html">questo breve articolo</a>, facilita moltissimo i pagamenti.<br />
Il giorno di riposo è il mercoledì, anche se hanno appena pubblicato sulla loro pagina <a href="https://www.instagram.com/key_e_bee/">Instagram </a>una modifica per il mese di febbraio. Negli altri giorni il locale è aperto a pranzo dalle 12.30 alle 14.30 e a cena dalle 18.30 alle 22.30. In realtà credo siano già all'interno del locale molto prima perchè l'asporto lo avevamo prenotato alle 18.00. Se decidete di provarlo rimanendo lì a mangiare dovete assolutamente telefonare prima (0171501764) perchè, come vi dicevo, i posti a sedere sono pochi.<br />
Se lo provate mi scrivete se vi è piaciuto?<br />
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Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7827740153679348461.post-19739373139706118562019-01-28T20:00:00.000+01:002019-01-28T20:00:01.683+01:00Pillole di Granda #1. I giornali e la "policentricità"<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBt5nRZTouuXmM-d98qXYO0eYrpjcF62jWcNZiNI_IDBavEXkFiDHoH91KzB6dyjb7x_zFtNfxxP_biJDX7yeAsZYLQsKgzSU6ve_mNOuBrd-UbKupyirspe14bFqXdJ0hWBkoiupR4MQ/s1600/io+amo+cuneo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; display: inline !important; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBt5nRZTouuXmM-d98qXYO0eYrpjcF62jWcNZiNI_IDBavEXkFiDHoH91KzB6dyjb7x_zFtNfxxP_biJDX7yeAsZYLQsKgzSU6ve_mNOuBrd-UbKupyirspe14bFqXdJ0hWBkoiupR4MQ/s320/io+amo+cuneo.jpg" width="320" /></a>Inauguro la nuova rubrica <i>"Pillole di Granda"</i> con una di quelle cose che ho percepito come particolarità quando sono arrivata in Piemonte. Quando ancora ondivagavo tra Piemonte e Liguria nei fine settimana e frequentavo quasi sempre solo Cuneo e Caraglio, ricordo benissimo il puro stupore nell'aver constato che una piccola realtà come quella di Caraglio possiede una testata giornalistica che si occupa di cronaca locale. Caraglio non è certo una grande metropoli, non credo arrivi ai 7000 abitanti, nel mio cervello l'ho sempre paragonata ad una frazione collinare del Comune ligure in cui sono nata e cresciuta per buona parte della mia vita. Passare quindi davanti all'edicola del paesello piemontese e nei porta locandine esterni notare, accanto ai nomi di quotidiani nazionali, anche quello di giornali che non conoscevo e non avrei mai immaginato esistessero mi ha meravigliata tantissimo e continua a farlo. Leggendo quella che è diventata la mia "bibbia di questioni della Granda", di cui ho parlato estesamente in <a href="http://ioamocuneo.blogspot.com/2017/02/cuneo-una-guida-per-scoprirla-ed.html">questo post</a>, ho trovato un'espressione che credo esprima perfettamente lo spirito di questa immensa provincia: <i>"policentricità della Granda"</i>. In Provincia di Genova, nonostante l'estensione della provincia adesso soppressa istituzionalmente, il centro e l'anima è sempre stata Genova, la Superba repubblica, in cui si è frequentata l'Università, in cui la mia generazione ha visto per anni spettacoli itineranti meravigliosi nei Forti che la circondano, a cui ci si sente di appartenere in qualche modo. Forse perchè storicamente la Repubblica aveva esteso i suoi domini anche nelle zone del Levante, che ora continuano ad orbitare nella immensa e mastodontica Città Metropolitana, ma chi vive in provincia di Genova sente di appartenere sì alla sua città e al suo territorio ma anche e soprattutto si sente genovese.<br />
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Nella Granda invece il radicamento con la propria città è viscerale, profondo, ineluttabile. Spesso, anche se i km di distanza dal capoluogo di provincia sono davvero pochi, ci si sente prima di tutto caragliesi, buschesi, saluzzesi, saviglianesi, fossanesi (etc etc) e poi forse neanche cuneesi, o comunque non profondamente cuneesi perchè Cuneo non mi pare venga percepita con familiarità, quella familiarità che deriva da un dialetto comune, da una storia e da tradizioni che legano. Nei piccoli (e grandi) paesi della Granda, Cuneo non è il capoluogo di provincia è la città, una città quasi distante e lontana. In quest'ottica forse dovrebbe apparire meno strana la presenza sul territorio di così tanti giornali, a cadenza settimanale, che si occupano di storia e cronaca locale molto spesso da tantissimi anni. La maggior parte sono stati fondati nell'Ottocento e attraverso i loro archivi è possibile ricostruire storia e vicende di comunità locali. Quando, per motivi di lavoro, sono incappata nel portale de <a href="https://www.giornalidelpiemonte.it/index.php">I Giornali del Piemonte</a> ho capito che è piemontese e non cuneese questa tendenza a possedere così tante testate. Talvolta la stessa città, soprattutto se di medie dimensioni, ne possiede più d'una. Il settimanale, che sceglie la veste tipografica del quotidiano, riporta i fatti salienti della settimana, gli appuntamenti futuri, spesso le cene di leva, l'elenco dei nati, dei morti, dei laureati. Uno spazio viene dedicato anche alle lettere per dar voce ai cittadini: il <i>mugugno </i>nobilitato ed accolto in una rubrica. Leggo la stampa locale? Sovente per cercare di vivere al meglio le città in cui vivo e lavoro anche se alcune volte mi prendo una pausa, per mantenere le distanze da un modo di raccontare il locale che trovo spesso poco obiettivo e distaccato.<br />
Ora sono curiosa...questa tipicità è solo piemontese o anche in altre regioni la stampa locale è cosi prolifica? Sono piccoli dettagli, quelli a cui non si fa caso perchè abituati a vivere in un contesto che si reputa l'unico e il solo possibile quando invece è sufficiente voltare l'angolo di casa per constatare quanto sia variegato il mondo che ci circonda e non serve neanche andare troppo lontano.</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7827740153679348461.post-70746380721112127912019-01-19T18:00:00.000+01:002019-01-19T18:00:16.297+01:00Solo una parola<div style="text-align: justify;">
Mancano sette giorni al 27 gennaio, Giornata della Memoria dedicata al ricordo della Shoah (sterminio del popolo ebraico), delle leggi razziali, della persecuzione italiana dei cittadini ebrei, degli italiani che subirono deportazione, prigionia, morte, nonché al ricordo di coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si opposero al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita salvarono altre vite e diedero protezione ai perseguitati.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhW0_69UPZhozdlAJd0sajoaBvIbpptmqk9QjG2-sAX6pcmSBeLPHfN8xuR_64aEkzVQ7_xYlk0cbKO-fwJTAXFwro_HVX92iQwTui9LFyfB8xg6qhKRgAmKtsCDlAVH92KaqvsSBGCiY4/s1600/SOLO+UNA+PAROLA.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="756" data-original-width="945" height="256" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhW0_69UPZhozdlAJd0sajoaBvIbpptmqk9QjG2-sAX6pcmSBeLPHfN8xuR_64aEkzVQ7_xYlk0cbKO-fwJTAXFwro_HVX92iQwTui9LFyfB8xg6qhKRgAmKtsCDlAVH92KaqvsSBGCiY4/s320/SOLO+UNA+PAROLA.jpg" width="320" /></a></div>
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Il Comune di Cuneo, come era già accaduto lo scorso anno, dà la possibilità di partecipare gratuitamente allo spettacolo <a href="http://www.scrittorincitta.it/news/dettaglio/periodo/2019/01/08/anteprima-giorno-della-memoria-solo-una-parola.html">"Solo una parola"</a>, progetto di Matteo Corradini basato sull'omonimo romanzo pubblicato da Rizzoli ed in vendita da nemmeno una settimana. Chi segue il blog sa che del mio incontro letterario con Corradini ho <a href="http://ioamocuneo.blogspot.com/2018/01/shoah2018.html">già parlato</a>. Ho sempre grandi aspettative che lo riguardano e solo raramente sono state deluse. Lo spettacolo dello scorso anno, La Shoah delle ragazze, era stato commovente e toccante. Storie quotidiane e normali che si trasformano improvvisamente in tragedia perchè qualcuno decide così, di punto in bianco, perchè è successo e succede ogni singolo giorno. Gli incontri con Corradini non sono mai banali e scontati, come a volte lo sono le domande che il pubblico gli rivolge. La "<i>grande</i>" domanda che sento ripetere spesso è <i>"come stato possibile che sia successo"</i> e lo stupore traspare nella mimica e nell'inflessione di chi pronuncia LA domanda, quella domanda che aleggia nella sala in un momento storico in cui le situazioni aberranti ci circondano, quotidianamente. Chi vuole e sa cogliere comprende che il passato non è così lontano e sia negli scritti che negli spettacoli di Corradini compare spesso questa dicotomia tra il prima e il dopo che assale il lettore (o lo spettatore) come un pugno in faccia perchè il prima, quel prima fatto di casa, sicurezza, cibo caldo, affetto e cura viene improvvisamente a mancare e non si ha più nulla, non si è più nulla. Per quello le storie raccontate nei libri e negli spettacoli di Matteo Corradini necessariamente spingono a riflettere sul senso non solo del passato ma del qui e dell'adesso. Lo scorso anno mi colpì lo spettacolo ma anche il suo ideatore e voce narrante perchè lo vidi, prima dello spettacolo, parlare con i ragazzi, interessarsi a loro non con la piaggeria che appartiene a molti adulti, ma con genuino interesse ed attenzione, perchè in massima parte, come già scrivevo, il lavoro che Corradini fa sulla memoria è anche e soprattutto per i ragazzi.</div>
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Non posso dire nulla sul libro che ha ispirato lo spettacolo perchè sto scrivendo questo breve articolo a 3 giorni dalla sua uscita in libreria, vi invito quindi a visitare il link che rimanda allo spettacolo che trovate a inizio articolo e a seguire la <a href="http://www.matteocorradini.com/">pagina ufficiale</a> di Corradini. Anche se non siete di Cuneo i suoi spettacoli sono itineranti e potete vederli, spesso gratuitamente, anche altrove.</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7827740153679348461.post-34269389497361927812019-01-12T18:00:00.000+01:002019-01-12T18:00:08.746+01:00Buoni propositi<div style="text-align: justify;">
Quasi due mesi trascorsi dal post in cui promettevo il mio ritorno, inizio l'anno con un articolo pressoché inutile: la lista dei buoni propositi. Alcuni riguardano la mia persona e quindi non elencabili qui, altri il blog e di questi vi parlo nelle righe seguenti.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghOUlDZH-Y6aSjLwXjotcpFne3NXLKXsurNpyL29NicCcKd36UyYgGaa0jv6BpMLdv1uUolyBcNQfdzMRmbo-_a5ylNoLrOY6nEWzDLueO_LU3cf5D4x_SJCCBe_qWtJ9l0Yb-nTHQU0w/s1600/eco-friendly+destinations+for+you+next+adventure.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghOUlDZH-Y6aSjLwXjotcpFne3NXLKXsurNpyL29NicCcKd36UyYgGaa0jv6BpMLdv1uUolyBcNQfdzMRmbo-_a5ylNoLrOY6nEWzDLueO_LU3cf5D4x_SJCCBe_qWtJ9l0Yb-nTHQU0w/s320/eco-friendly+destinations+for+you+next+adventure.jpg" width="213" /></a></div>
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Il primo buon proposito riguarda la calendarizzazione dei post. Per un certo periodo ero riuscita ad essere costante e a programmare circa un post a settimana. Non credo, anche essendo ottimista, di riuscire a mantenere costantemente un ritmo del genere quindi introdurrò una nuova rubrica, ispirata liberamente a Italiani nel mondo del <a href="https://www.raiplayradio.it/programmi/ilruggitodelconiglio/">Ruggito del coniglio</a> che chiamerò Pillole di Granda in cui, in poche righe, parlerò di quello che, da ligure, ancora mi sembra strano dopo quasi 3 anni di presenza continuativa in questa provincia. Alternerò quindi le recensioni di luoghi o la segnalazione di appuntamenti a queste pillole che saranno dei brevi spot, spesso ironici (spero) che mi piacerebbe accompagnare con una striscia. La striscia non dipende da me ma da un'amica che mi aveva promesso anche il banner e spero che, tirandola pubblicamente in ballo, si senta un minimo coinvolta e riesca a partorire qualcosa. Accanto a Cuneo mi piacerebbe ampliare lo sguardo anche sulla vicina Torino e su realtà che conosco bene perchè frequento spesso. Lo so che il blog si intitola <i>Io amo Cuneo</i> ma con il lavoro full-time è diventato complicato riuscire a scrivere articoli obiettivi e veritieri su luoghi che magari ho frequentato solo una volta. Pensavo quindi di allargare lo sguardo e proporvi recensioni di locali non distanti da Cuneo o se distanti meritevoli, però mi piacerebbe sapere cosa ne pensate...</div>
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Altra idea riguarda Instagram, che è il social (davvero ho usato questa parola???) che frequento più assiduamente e con maggiore attenzione. Non so però se l'idea possa essere vincente perchè, insomma, ci sono migliaia di fotografi eccezionali della Granda ed io fotograferei in massima parte cibo o locali. Devo ancora verificare un paio di cose ma, anche qui, mi piacerebbe avere un riscontro da parte vostra.</div>
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Basta...ve lo dicevo che il post sarebbe stato inutile.</div>
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Buon inizio a tutti e bentornati i "ragazzi e ragazze" di +eventi che ci hanno regalato un bellissimo <a href="https://www.ibs.it/cuneo-a-misura-di-bambino-libro-laura-conforti-laura-marino/e/9788899746049">libro</a>, del quale presto farò la recensione.</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7827740153679348461.post-90907219148299522082018-11-25T11:03:00.000+01:002018-11-25T11:03:07.191+01:00Somewhere I belong<div style="text-align: justify;">
Non scrivo sul blog da giugno non perché non abbia nulla da raccontare ma perché il mio pc sta letteralmente cadendo a pezzi. La tastiera prima, lo schermo poi non mi permettono di godermi appieno l’esperienza della scrittura.</div>
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Nel periodo estivo non ho mai scritto molto neanche lo scorso anno perché preferisco godermi il più possibile la vita all'aria aperta e quest’anno più che mai perché sono finalmente tornata nell'isola verde, in Irlanda.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ43D8smsP7323_9it9ysV_EQcMcOo90rcEh0EWh1GZlfrwXSyyk11-DlY6Mh_g3bRgJZ18pk2YYe0u6v8C9iocVYheJ9kFtJ7pmHU2jK6cjSYIwlzC9JzRUl3ZFt_8TjNA_dLR8cgiMY/s1600/Adventre.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="756" data-original-width="945" height="256" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ43D8smsP7323_9it9ysV_EQcMcOo90rcEh0EWh1GZlfrwXSyyk11-DlY6Mh_g3bRgJZ18pk2YYe0u6v8C9iocVYheJ9kFtJ7pmHU2jK6cjSYIwlzC9JzRUl3ZFt_8TjNA_dLR8cgiMY/s320/Adventre.jpg" width="320" /></a>Ho fatto il viaggio che sognavo da tanti anni, percorrendo il sentiero che da <i>Doolin </i>conduce sino alle scogliere di Moher con il rumore dell’oceano e le grida dei gabbiani nelle orecchie, una felicità immensa nel cuore perché ero nel luogo che amo e che sento <i>“casa”</i> più di qualsiasi altro.</div>
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L’organizzazione del viaggio, la metabolizzazione delle emozioni al ritorno, sommate con la tastiera e la scheda video che stanno per esalare il loro ultimo respiro, mi hanno vista assente.</div>
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In questi mesi ho frequentato nuovi locali, noleggiato un’e-bike con l’ottimo servizio di CuneoAlps, visitato aziende che coltivano lavanda e producono prodotti di eccellenza e ve ne parlerò, spero presto.</div>
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Articolo inutile, ma volevo far sapere a quei tre lettori che mi seguono che sono ancora qui e che continuo ad amare Cuneo.♥</div>
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Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7827740153679348461.post-85680039481535330262018-06-04T20:00:00.000+02:002018-06-04T20:00:05.932+02:00Mercato serale nel quartiere San Paolo<div style="text-align: justify;">
Purtroppo non conosco il quartiere che ospiterà il mercato di cui parla il presente articolo, perché Cuneo la giro sempre e solo a piedi e San Paolo si trova nella parte meridionale della città. Si raggiunge seguendo corso Nizza e corso Francia ed attraversando la zona che deve ai castagneti che ne ricoprivano l’aerea il suo toponimo. Non ho neanche mai visitato la chiesa, che si ispira ad una tenda di cui ricordo si aver letto nella <a href="http://ioamocuneo.blogspot.com/2017/02/cuneo-una-guida-per-scoprirla-ed.html">guida di Cuneo</a>. Un paio di giorni fa le amiche del gruppo <a href="http://ioamocuneo.blogspot.com/2018/05/swappartymaggio.html">swap di Cuneo</a> di cui vi ho parlato mi hanno segnalato questa splendida iniziativa ed ho pensato di cercare di saperne qualcosa di più e di segnalarla a mia volta nel blog.</div>
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Cuneo è una città bellissima ma ho scoperto che nelle sue pieghe esistono quartieri meno fortunati, periferici, vitali ed attivi che cercano di ricreare ed inventare nuove formule per rendere il luogo splendido. Come cittadina della piccola realtà ligure in cui ho vissuto, ho memoria di quartieri periferici che hanno accolto strutture simili alla Cassa di Quartiere Donatello o che si sono riunite per ritrovare quel senso di apparenza al quartiere che si aveva poco dopo la guerra. Se fossi rimasta a casa, avrei sicuramente aiutato Francesco, Simone e tutti i miei vicini di quartiere nella neonata associazione perché credo che nasca da noi, quotidianamente, il cambiamento, e che <i>anche la persona più piccola possa cambiare il corso del futuro.</i>(cit.) </div>
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<b>Mercoledì 6 giugno, in piazza Biancani</b>, nel quartiere San Paolo di Cuneo verrà inaugurato un mercato contadino serale che si svolgerà ogni mercoledì sera, dalle 17 alle 21 in estate e dalle 16 alle 20 in inverno. Leggendo l'intervista ad Andrea Sessa pubblicata su <a href="http://www.targatocn.it/2018/05/17/leggi-notizia/argomenti/agricoltura/articolo/nasce-mercu-il-nuovo-mercato-contadino-in-piazza-biancani-nel-quartiere-san-paolo-di-cuneo.html">Targato Cn</a> appare evidente che l’intento del mercato non sarà tanto quello di offrire ai residenti la possibilità di acquistare prodotti direttamente dai produttori, quanto quella di creare momenti di condivisione e socializzazione. Nella relazione descrittiva presente sul <a href="https://quartieresanpaolo.jimdo.com/">portale del quartiere</a>, si afferma che l’iniziativa sarà sperimentale. Passato il primo anno tutti i soggetti coinvolti valuteranno se proseguire o meno con il mercato serale. Il progetto è oltremodo ambizioso perché coniuga in sé diverse aspettative legate alla comunicazione e condivisione di ideali e di visioni cooperative. Apparentemente legato allo scambio di merci, permetterà di condividere non solo spazi ma anche e soprattutto idee e permetterà di trasmettere e trasferire informazioni. Sono previsti infatti convegni, laboratori o sessioni formative anche con le scuole. E’ contemplata la possibilità di instaurare collaborazioni con editori che promuovono libri sul tema dell'agricoltura naturale e dell'alimentazione consapevole e scorrendo il cronoprogramma presente nel documento che ho linkato sopra e che vi invito a leggere si comprende come, grazie al mercato, tutta la zona potrà fiorire e vivere autonomamente.</div>
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<i><span style="font-size: x-small;">Crediti sulle immagini.</span></i><i><span style="font-size: x-small;">La locandina dell'evento è di Giulia Toscano ed è stata copiata da <a href="https://www.cuneocronaca.it/di-sera-il-mercato-contadino-al-san-paolo-ingiustamente-considerato-dormitorio-di-cuneo">qui</a>. </span></i></blockquote>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUBE3RVBC3l91O29YuKk80ZFkgNPNnBhhNJ5zllX57UFkMg_Gd7cDzG799bl2gC3TS0Xnn1FJoDcHbhp_o7JONA7Hayv6bS1Wx43eMNbULER2J2F_EOtKbQ1LGL42ScjsV34xU4FLEj-U/s1600/san+paolo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="890" height="358" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUBE3RVBC3l91O29YuKk80ZFkgNPNnBhhNJ5zllX57UFkMg_Gd7cDzG799bl2gC3TS0Xnn1FJoDcHbhp_o7JONA7Hayv6bS1Wx43eMNbULER2J2F_EOtKbQ1LGL42ScjsV34xU4FLEj-U/s640/san+paolo.jpg" width="640" /></a></div>
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Unknownnoreply@blogger.com0Piazza Giuseppe Biancani, 12100 Cuneo CN, Italia44.3712506 7.531662900000014844.369831600000005 7.5291414000000145 44.3726696 7.5341844000000151tag:blogger.com,1999:blog-7827740153679348461.post-26009186926520752492018-05-18T22:03:00.000+02:002018-05-18T22:03:40.642+02:00QuintEssenza a Savigliano<br />
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QuintEssenza è sicuramente una delle manifestazioni che si svolgono in provincia di Cuneo che attendo con trepidazione. I liguri che amano l'Erba Persa, che si svolge nella splendida cornice di Villa Durazzo a Santa Margherita Ligure non possono rinunciare ad una piccola escursione in quel di Savigliano per vivere la città nel massimo del suo splendore. Di Quintessenza avevo già parlato lo scorso anno in più <a href="http://ioamocuneo.blogspot.it/2017/05/quintessenza.html">post</a>, soffermandomi sugli eventi collaterali organizzati dal MÚSES e sulle origini della manifestazione. Quest'anno non voglio elencare gli eventi collaterali organizzati perchè sono già descritti accuratamente sul <a href="http://www.entemanifestazioni.com/quintessenza.aspx?id=163">portale</a> ma vorrei cercare di guidare per mano il visitatore.</div>
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Partiamo dai consigli per raggiungere la città. Da Cuneo non posso che consigliare il treno, perchè il viaggio dura poco più di trenta minuti, perchè non verrete presi dall'ansia di parcheggiare l'auto e perchè la stazione ferroviaria dista dal centro non più di 15 minuti a piedi. Se non volete rinunciare a spostarvi in auto non vi consiglio di imboccare Via Roma, confidando di parcheggiare in una traversa del corso. La zona dell'ospedale non è lontana dal centro della manifestazione e dispone di molti parcheggi liberi. Domenica la zona Pieve è praticamente deserta e Via Cuneo ha almeno una ventina di parcheggi liberi. Anche il cortile interno della Biblioteca Civica e dell'Archivio Storico possono essere una buona soluzione. </div>
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Sicuramente vista la quantità delle offerte di approfondimento e la ricchezza delle piazze in cui gli espositori trovano spazio, è opportuno arrivare al mattino anche per usufruire della possibilità di conoscere Savigliano accompagnati da una guida o visitare l'antica farmacia dell'Ospedale SS. Annunziata.</div>
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Cosa distingue <a href="blob:https://www.facebook.com/d19a51c0-5222-421b-8773-f45da9b3ae19">QuintEssenza</a> dalle altre manifestazioni simili? La possibilità di concentrare la propria visita in una determinata area della manifestazione, tralasciando le altre. Ognuno di noi quando partecipa ad eventi di questo genere, raramente è interessato a tutti gli aspetti presenti. Ogni piazza ed ogni via di Savigliano domenica 20 acquista una valenza ed un nome legato al suo scopo. La bellissima piazza Santarosa diventerà "piazza delle erbe" in cui sarà possibile trovare piante officinali ed essenze ed accanto a vecchi rimedi conosciuti da tutti, si reperiranno <i>medicamenta </i>legati alla tradizione locale e a materie prime a Km 0. Piazza Cesare Battisti si trasformerà in un "giardino a cielo aperto" con piante ornamentali e da giardino, Se la nostra passione non sono tanto le piante ornamentali ma i fiori, basterà raggiungere Piazza Molineri, "l'isola del verde e dei profumi". Tantissimo spazio è dedicato agli hobbisti che troveremo presso le "officine creative" in Via Tapparelli e in Via Alfieri, presso il Molo di Piazza del Popolo, in Via Torino, in Corso Roma e in Via Sant'Andrea. A seconda dei nostri interessi e delle nostre passioni potremo concentrarci in una via piuttosto che in un'altra. Vetro di Murano, filati pregiati ma anche ceramica, declinata come gioiello o manifattura in Via Tapparelli e Via Alfieri. Legno e cortecce, ma anche strumenti musicali, complementi d'arredo, ed oggetti di riciclo in Corso Roma. Accessori in pelle e gioielli saranno ospitati in via Torino, mentre via Sant'Andrea si impregnerà dei profumi degli incensi e delle alghe della Bretagna, Nel caso avessi dimenticato qualcosa, inserisco comunque in fondo all'articolo la cartina che trovate sul portale della manifestazione.</div>
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Secondo me arriverà l'ora di pranzo e sarete ancora a Savigliano perchè non potete esservi persi la visita guidata della città, che parte dall'ufficio turistico di Sant'Andrea 53 dalle 11 alle 15 (costo 7 €) e della vecchia farmacia (dalle 10 alle 13; dalle 14 alle 18.30). Non so se consigliarvi di approfittare dello street food ed assaggiare il <i>panino canipulo</i> o allontanarvi dalla confusione. Mai sentito nominare il canipulo? In effetti la sua comparsa è avvenuta durante la Fiera della Meccanizzazione dello scorso marzo. Dopo aver rinvenuto nell'Archivio Storico del Comune gli ingredienti di questo panino medievale, alcuni ristoratori locali hanno deciso di riprodurlo. Le varianti del panino sono due: uno con pane ottenuto da farina integrale e farcito con ricotta ed acciughe con salsa verde, l'altro più delicato che esalta il sapore della ricotta e del salame d'oca. Per chi non ha necessità di trovare un luogo tranquillo e silenzioso per pranzare può essere un'occasione unica. Dopo il panino, cercate Corso Roma e regalatevi un caffè da Graziano, il miglior caffè di Savigliano.</div>
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Per coloro che desiderano riposare, magari seduti in un posto caratteristico, consiglio il <a href="http://pizza30elode.it/">30 e lode</a>, un'ottima pizzeria non economica ma di qualità superiore, di mi accorgo di non aver ancora scritto la recensione. Purtroppo nel fine settimana molti locali ottimi ed economici per la pausa pranzo sono chiusi. Eccezione per <a href="https://ristorante-lo-zaru.webnode.it/">Lo Zarù</a> che dovreste trovare aperto e che penso anche di domenica proponga i suoi menù. Rispetto ad altri locali, purtroppo chiusi la domenica, il menù, comprensivo di bibita, caffè, antipasto, primo e dolce dovrebbe costare circa 14 €. Non troppo lontano dal centro della manifestazione e sicuramente più economico Vin, Pan e Salam nel quale pranzo ho pranzato spesso per meno di 10 € in settimana. </div>
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Cos'altro posso aggiungere?</div>
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Speriamo che non piova!<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgS1-9DAZ0RvdNiMcXfKKddaJcYnMnS0Rsk8JMIu_Lb6P_U8O1xK5y8H8_arxp-bCnK1_ch5DvbRmHBdKSLT23jF0Bf7EdTVk_PZcdQdpeOJ_03KgGI8N3W1MtejbWWlkpo15OAvw-LiDQ/s1600/quinte.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="796" data-original-width="1600" height="316" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgS1-9DAZ0RvdNiMcXfKKddaJcYnMnS0Rsk8JMIu_Lb6P_U8O1xK5y8H8_arxp-bCnK1_ch5DvbRmHBdKSLT23jF0Bf7EdTVk_PZcdQdpeOJ_03KgGI8N3W1MtejbWWlkpo15OAvw-LiDQ/s640/quinte.jpg" width="640" /></a></div>
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Unknownnoreply@blogger.com012038 Savigliano CN, Italia44.6487602 7.676515699999981744.467903199999995 7.3537921999999813 44.8296172 7.9992391999999821tag:blogger.com,1999:blog-7827740153679348461.post-24532092413128326252018-05-06T21:00:00.000+02:002018-05-06T21:00:09.974+02:00Sabato 12 maggio: swap party a Cuneo<div style="text-align: justify;">
Non posso attribuirmi alcun merito se non quello di aver sempre cercato, anche prima della nascita del portale di cui vi parlerò tra poco, di non gettare oggetti ancora in buono stato e riutilizzabili. Prima della nascita del centro del riuso, ottima iniziativa promossa dal comune in cui ho vissuto sino a poco tempo fa, utilizzavo frequentemente <a href="https://www.zerorelativo.it/">Zero Relativo</a>. Per tutti quelli che non hanno la minima idea del contenuto del portale appena citato, aggiungo che Zero Relativo <span style="font-size: x-small;">(di seguito abbreviato in ZR)</span> è stato il primo portale italiano a regalare nuova vita agli oggetti non tramite la vendita ma grazie al baratto. Un giovane pesarese, Paolo Severi, ha raccontato a molte testate la nascita dell’idea che ha portato alla creazione di ZR e anche se non ricordo esattamente quanto tempo dopo la nascita io abbia incominciato ad usarlo so che su ZR ho scambiato moltissimi oggetti. Poi è arrivato il centro del riuso nella mia città, un luogo fisico e reale in cui i cittadini possono portare i loro oggetti e prenderne altri in cambio gratuitamente e l’esigenza di utilizzare il portale è cessata. Dopo il trasferimento in un’altra regione e in un’altra città e, soprattutto dopo un trasloco e i ritmi di vita mutati, mi sono accorta di avere di nuovo la necessità di utilizzare ZR e così, dopo anni, sono tornata. Devo ringraziare un’utente che mi ha indirizzata verso un’alternativa che mi è piaciuta da subito perché concilia il baratto ad un sistema molto efficiente ed efficace. L’unica falla che avevo constatato utilizzando ZR era che spesso, per disfarmi di un oggetto che non utilizzavo più, accettavo in scambio oggetti di scarsa utilità per me. Li utilizzavo per un paio di mesi e poi finivano dimenticati nei cassetti, vanificando lo sforzo di regalare nuova vita agli oggetti. </div>
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<a href="http://www.coseinutili.it/">Cose (in)utili</a> <span style="font-size: x-small;">(di seguito abbreviata CI)</span> pur basandosi sul medesimo principio, permette di scambiare un oggetto con un altro o acquisire al suo posto dei crediti che possono essere utilizzati in un secondo momento per acquisire un oggetto utile per noi. Ricordo che da utilizzatrice di ZR avevo pensato che un sistema migliore del baratto avrebbe potuto essere questo ed evidentemente qualcun'altro ha avuto la mia stessa idea ed ha realizzato quello che aspettavo. L'eccezionalità di CI qual è, secondo il mio modesto parere? E’ che accanto al portale, molto affidabile, il cuore del progetto sono le persone che hanno creato gruppi vincolati dall'appartenenza geografica che effettuano spedizioni cumulative, con un’organizzazione ed una precisione fantastiche. I nicknames acquistano anche una fisicità perché ogni gruppo organizza periodicamente degli swap parties in cui, gratuitamente, è possibile portare i propri oggetti per scambiarli con altri od acquisire crediti che verranno poi “versati” sul portale.</div>
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Sono stata tanto fortunata ad incontrare virtualmente un’utente di CI che mi ha invitata, ormai due mesi fa, allo swap party a Cuneo. Per l’occasione ho portato con me molti oggetti che non volevo né buttare perché ancora in buone condizioni né portare da Mercatopoli perché il ricavato è spesso talmente esiguo che non vale la pena perdere il proprio tempo a portare oggetti e ritirare i pochi € che se ne ricavano. L’incontro si è tenuto in un quartiere di Cuneo che ancora non conoscevo: il quartiere Donatello che ospita la <a href="http://www.casadelquartieredonatello.it/">Casa del Quartiere</a>, interessante spazio aggregativo presente in una zona di Cuneo non propriamente splendida. Allo swap party mi trovo davanti a tante persone sorridenti, gentili, disponibili. Passo un bellissimo pomeriggio fatto di scambi, incontri, chiacchiere, condivisione e torno a casa contenta, non solo perchè ho regalato ai miei oggetti una nuova vita ma perchè ho incontrato persone che condividono il mio pensiero e il mio sentire.</div>
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Se CI mi è piaciuto soprattutto per il lato umano, mi ha affascinata anche perchè non si scambiano solo oggetti ma anche tempo. Un’ora del nostro tempo può essere scambiata sia con l’ora di un altro utente che può usufruire del servizio che gli offriamo, in cambio del suo, sia di crediti. Un’ora messa a disposizione di altri fa guadagnare 12 crediti che poi possono essere riutilizzati per scambiare oggetti. Ovviamente l’idea su cui si basa il portale non è nuova, <i>“è già stata realizzata, una quindicina di anni fa, da Heidemarie, autrice del libro, con la Centrale dai e prendi, a Dortmund in Germania. Precisa precisa, con la presenza dei crediti, con la “banca del tempo”, anzi quell’esperienza si basava soprattutto sullo scambio di tempo più che di oggetti. Tutto si svolgeva di persona e non sul web, chiaramente, ma per il resto il progetto è proprio uguale uguale”</i>.(<a href="https://blog.coseinutili.it/2011/09/credevo-di-essere-la-prima-quella-originale">cit.</a>)In realtà l'’idea di baratto asincrono era presente anche in un portale a cui da tempo non riesco più a collegarmi e per questo non elenco.</div>
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Spero di avervi incuriositi, di avervi fatto riflettere e di avervi stimolato abbastanza per spingervi a fare un salto sabato 12 alla casa rionale del Quartiere Donatello a Cuneo. Prima date un'occhiata al portale, iscrivetevi se vi piace, raccogliete gli oggetti che proprio non usate più e portateli a Cuneo. Troverete persone meravigliose e passerete un pomeriggio sicuramente rilassante ed è probabile che riusciate anche a fare qualche affare! </div>
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E se desiderate approfondire l'argomento perchè poco noto, ecco una bibliografia minima di testi e il link alla rassegna stampa che ho recuperato.<br />E per recuperare i testi...andate in biblioteca, non è necessario comprare sempre tutto!<br /><br /><blockquote class="tr_bq">
<i>Bibliografia minima<br /><a href="http://www.medialibrary.it/media/scheda.aspx?id=150049263">Serge Latouche, La scommessa della decrescita</a>.</i></blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<i><a href="http://www.librinlinea.it/search/public/appl/dettaglio.php?bid=IEI0277432">Serge Latouche, Breve trattato sulla decrescita serena.</a></i> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<i><a href="http://www.librinlinea.it/search/public/appl/dettaglio.php?bid=IEI0277432"></a><a href="http://www.librinlinea.it/search/public/appl/dettaglio.php?bid=TO01805611">Maurizio Pallante, La decrescita felice. La qualità della vita non dipende dal PIL</a>.</i> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<i><a href="https://www.zerorelativo.it/rassegna-stampa.php#6">Articoli </a>sulla nascita di ZR </i></blockquote>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBGm_ZayCfL8WBQaXgSuLcZu5NHphqKjrH-w1PCNiB3ZWZDt3B7sfxNq2Lx9oa1wGqk8XraEgfwC8f6Ajr6hWRYMm_dhBLre8kfSbX9Ox3_vbLnW6bscVjY9TZI3V5qrYc-CVeuCKXToA/s1600/IMG-20180504-WA0012.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="696" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBGm_ZayCfL8WBQaXgSuLcZu5NHphqKjrH-w1PCNiB3ZWZDt3B7sfxNq2Lx9oa1wGqk8XraEgfwC8f6Ajr6hWRYMm_dhBLre8kfSbX9Ox3_vbLnW6bscVjY9TZI3V5qrYc-CVeuCKXToA/s640/IMG-20180504-WA0012.jpg" width="464" /></a></div>
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Unknownnoreply@blogger.com012100 Cuneo CN, Italia44.3844766 7.542671100000006844.2937051 7.3813096000000069 44.4752481 7.7040326000000068tag:blogger.com,1999:blog-7827740153679348461.post-75606291898877176642018-05-02T21:30:00.000+02:002018-05-02T21:30:18.694+02:00Fine-settimana all'insegna dello sport: nordic walking e pedalata assistita a Cuneo<div style="text-align: justify;">
Non sono riuscita ad organizzarmi per tempo e a far uscire questo breve articolo in tempo utile venerdì scorso quindi, per una volta, cambierò la giornata di programmazione sperando di riuscire ad avvisare in tempo i lettori.</div>
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Nonostante le pessime previsioni del tempo, sabato 5 e domenca 6 maggio saranno due giornate all'insegna dello sport e della attività all'aperto.</div>
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Sono due i negozi di vendita di articoli sportivi ad offrirci un calendario davvero allettante per questo fine settimana.</div>
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Sabato 5 maggio il negozio <a href="http://www.ilpodiosport.it/">il Podio</a> di Madonna dell'Olmo di Cuneo organizza, con la collaborazione degli istruttori della <a href="http://www.scuolaitalianaoutdoor.it/">Scuola Italiana Outdoor</a> la <i>“Giornata del Nordic Walking”</i>. L'appuntamento è rivolto sia a coloro che praticano già questa attività che partiranno al mattino per una piacevole passeggiata di circa 7 Km, sia a coloro che desiderano avvicinarsi a questa disciplina. A questi ultimi verrà presentata la scuola italiana di outdoor ed illustrati i benefici del nordic walking. Per i veterani l'appuntamento è per le 10.00 presso il negozio il Podio con rientro dopo 90 minuti. A tutti i partecipanti verrà regalata una t-shirt tecnica.</div>
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Nel tardo pomeriggio alle 16,45 sarà possibile ai neofiti registrarsi ed assistere alla presentazione della scuola e partecipare ad una prima lezione gratuita il nordic walking. Il rientro è previsto per le ore 19.00.</div>
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L'iniziativa è a numero chiuso per u massimo di 30 iscritti. Per informazioni il telefono di riferimento è quello del negozio: 0171.413210. </div>
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Se al nordic walking preferite la bicicletta e siete curiosi di provare l'ebrezza dell'e-bike potrete farlo sia sabato che domenica. Il negozio <a href="http://www.botteroskiblog.com/">Bottero Ski</a> allestirà all'interno del negozio di Borgo San Dalmazzo un vero e proprio villaggio espositivo, visitabile anche in caso di maltempo. Se il tempo sarà clemente sarà possibile provare una bicicletta a pedalata assistita in un breve percorso sui sentieri del parco fluviale di Cuneo di 20 minuti. Durante la pedalata l'accompagnatore Simone Ballatore illustrerà le caratteristiche e l'estrema flessibilità dei mezzi utilizzati. Saranno disponibili per la prova gratuita 20 e-bike front e full a disponibili: Rossignol, Scott, Haibike con tecnologia Bosch e Yamaha. </div>
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Per maggiori informazioni ed eventuali prenotazione è possibile telefonare al negozio (0171 260114) o compilare direttamente il modulo presente sulla pagina che pubblicizza l'evento.</div>
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E se sabato siete già impegnati, ci pensa il Podio a proporre una bella uscita in e-bike in Val Varaita. L'appuntamento è alle ore 8.30 di domenica 6 maggio presso Bar del Campo Sportivo di Villar San Costanzo (vicino all’area industriale). Il costo dell'escursione, comprensivo di noleggio di e-bike, accompagnatore e pranzo in ristorante è di 50 €. Purtroppo i posti sono davvero limitati (10) per un costo davvero concorrenziale che permetterà di provare una Haibike nel contesto di una bella escursione a Valmala.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfX3N7EUvJHXV9TPzJjrz6KH6zI8ZrtHxgpaROD65f5RaEYUIbQS2iiPZCPkEq2qZ1noST-CJKS-cqo1ohyRHXQm2FmxgrHT5bye6q_EFMCuS_Uct0bDVQUOQD9mv_R9YblFG1dikU5LA/s1600/ioamocuneo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="756" data-original-width="945" height="512" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfX3N7EUvJHXV9TPzJjrz6KH6zI8ZrtHxgpaROD65f5RaEYUIbQS2iiPZCPkEq2qZ1noST-CJKS-cqo1ohyRHXQm2FmxgrHT5bye6q_EFMCuS_Uct0bDVQUOQD9mv_R9YblFG1dikU5LA/s640/ioamocuneo.jpg" width="640" /></a><br /></div>
Unknownnoreply@blogger.com012100 Cuneo CN, Italia44.3844766 7.542671100000006844.2937051 7.3813096000000069 44.4752481 7.7040326000000068tag:blogger.com,1999:blog-7827740153679348461.post-73347407947767988202018-04-08T11:00:00.000+02:002018-04-08T11:00:00.450+02:00Margherita Buy a Busca <div style="text-align: justify;">
Busca, porta di ingresso alla Val Maira, appare come una piccola Haven, la cittadina americana in cui si svolgono le vicende narrate da Stephen King in <i>Colorado King. </i>A Busca non solo non manca niente (a parte forse il mare o almeno un bel lago) ma ospita in una piccola via parallela a quello che i lombardi definiscono <i>corso</i> un piccolo gioiello: il cinema Lux. Per la storia completa del cinema di Busca vi rimando al volume, pubblicato lo scorso anno, che ha celebrato i sessant'anni di questa istituzione Il libro, edito da Rocchia, si intitola <i>A ciascuno il suo Lux : i sessant'anni del Cine-teatro Lux di Busca </i>e può essere preso in prestito in Biblioteca a Busca o acquistato al cinema.</div>
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Non tanti anni fa questo piccolo cinema ha rischiato la chiusura ma grazie ad un gruppo di volontari, riunitisi in breve tempo in un Circolo Culturale associato all’<a href="http://www.ancci.it/acec2/s2magazine/index1.jsp?idPagina=1531">ANCII</a>, ha trovato nuova linfa ed è una realtà vitale, energica e tangibile all'interno della città. Entrare al Lux è come entrare in casa di un amico appassionato di cinema. Vi parlerò in un altro articolo di questo cinema, perchè l’ho amato dal primo sguardo e perché è la dimostrazione che a volte, <i>“se puoi sognarlo, puoi farlo</i>”. Grazie al sogno e all'energica perseveranza di Comune di Busca e Circolo Méliès, il Premio Cinematografico Alpi del Mare - Città di Busca giunge quest’anno alla seconda edizione ed ospiterà il <b>14 aprile Margherita Buy</b>. Il premio, nato lo scorso anno come coronamento dei gloriosi sessant'anni di vita del cinema, ha l’intento di riconoscere il merito di un personaggio del cinema che si è distinto nella sua carriera. E se lo scorso anno mi ero precipitata a prenotare i posti per vedere dal vivo Giuseppe Battiston di cui mi ero perdutamente innamorata vedendolo per la prima volta in Agata e la tempesta, quest’anno non sarò da meno. Credo sia preziosa la possibilità di assistere ad una premiazione durante la quale il nostro attore preferito, o comunque un attore che ci ha regalato momenti di serenità o riflessione <span style="font-size: x-small;">(Margherita quanto ti ho amata in Giorni e nuvole!)</span> è presente. In questa occasione, sul palco accanto a Margherita Buy, ci sarà il critico cinematografico <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Steve_Della_Casa">Steve Della Casa</a> e dopo la premiazione e l’intervista sarà possibile assistere alla proiezione di "<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Mia_madre_(film)">Mia madre</a>" di Nanni Moretti. La consegna del Premio è il preludio ad una retrospettiva dedicata alla Buy che si terrà al Lux nelle settimane successive alla premiazione. Dal 14 maggio verranno proiettati, con cadenza settimanale: "Io e lei" di Maria Sole Tognazzi, "Questi giorni" di Giuseppe Piccioni e "Piccoli crimini coniugali" di Alex Infascelli.</div>
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Se non volete perdere questa occasione vi consiglio di prenotare il prima possibile telefonando allo 349.1817658 o inviando un’email a <a href="mailto:direttivo@cineclubmelies.it">direttivo@cineclubmelies.it</a>. </div>
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Il costo dell’evento è 8 € e se siete amanti del cinema non potete perderlo perchè il clima che si respira al Lux parla di amore incondizionato per la “settima arte”.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinejpZjOdtd301164Rs5g_dK7VSwqVWYhMKVLINpbkNS_eWH7P3HqB3u4M15KHsC9wkzS3ZyEAImG9npCWi5mXcKOeWdAiLXFrpZaa010N62uc068OIrGtfKr_sq9eZzyc6S83gcKzjGM/s1600/Lux.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="421" data-original-width="510" height="528" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinejpZjOdtd301164Rs5g_dK7VSwqVWYhMKVLINpbkNS_eWH7P3HqB3u4M15KHsC9wkzS3ZyEAImG9npCWi5mXcKOeWdAiLXFrpZaa010N62uc068OIrGtfKr_sq9eZzyc6S83gcKzjGM/s640/Lux.png" width="640" /></a></div>
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Unknownnoreply@blogger.com0Via Luigi Cadorna, 46, 12022 Busca CN, Italia44.5162444 7.475138199999946721.404776899999998 -33.833455800000053 67.6277119 48.783732199999946tag:blogger.com,1999:blog-7827740153679348461.post-52234399440728655492018-03-09T20:00:00.000+01:002018-03-09T20:01:12.848+01:00Orologeria Romana in Via Peveragno<div style="text-align: justify;">
Dopo più di un anno nella Granda, ho scoperto che vivo ancora con disagio la mancanza di familiarità con l'ambiente che mi ospita. Nata e cresciuta nello stesso paese ligure in cui sapevo esattamente chi contattare se mi si rompeva un elettrodomestico, a quale banco del mercato rivolgermi per comprare anche l'oggetto più inutile, ho constatato più volte che alcune volte qui mi sento ancora persa. </div>
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È capitato a Natale quando volevo regalare un grembiule ricamato ma non riuscivo a ricordare dove avessi visto il negozio, mentre continuava ad affacciarsi alla memoria l'immagine della ricamatrice nel caruggio della mia città, è capitato quando dovevo fare il duplicato di una chiave e di nuovo recentemente quanto mi si sono rotti contemporaneamente due orologi. Ricordavo di aver visto un'insegna "orologiaio" nelle mie peregrinazioni ma nella mia mente l'immagine non riusciva a localizzarsi spazialmente, quindi ho interrogato Google, delle cui recensioni ho abbastanza fiducia ed ho scelto tra le botteghe segnalate quella che sembrava essere più adatta a me. I miei passi mi hanno portata in via Peveragno, principale via di accesso al centro di Cuneo sin dal medioevo, dove si trova la bottega di Valerio Romana. Come per i gioiellieri, anche qui si suona per entrare e ci si ritrova in una bella bottega, con ampie e luminose vetrinette che espongono pendole ed orologi. </div>
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La prima volta ci arrivo di sera, convinta di aver preso tutti gli orologi, invece mi ritrovo in borsa solo lo smartwatch Pebble 2, acquistato con kickstarter, su cui è caduto rovinosamente Mr. G. L'orologio ha il vetro completamente incrinato e non funziona più. Mentre attendo il mio turno, rovisto incessantemente nella borsa fino ad accorgermi dell'assenza dei miei due orologi. La prima informazione che vi trasmetto è che l'orologeria Romana ripara solo movimenti meccanici siano essi automatici o a carica manuale, quindi sono esclusi tutti gli orologi di altra natura.<br />
La mattina successiva, sabato, torno finalmente con i miei due orologi: un Breil che possiedo da quando avevo 16 anni a cui si è rotto, dopo un anno dall'ultima riparazione, il cinturino e un orologio simil steampunk acquistato in una fiera che mi piace molto, anche se non è di marca. L'orologiaio guarda gli orologi, mi propone il pomeriggio come data di consegna di entrambi e, vista la mia impossibilità, mi suggerisce di tornare dopo due ore.<br />
Non mi dispiace passeggiare sotto i portici di Cuneo, scoprire nuovi angoli, mentre aspetto gli orologi. Non sono puntualissima, faccio passare 2 ore e mezzo quasi prima di tornare in via Peveragno. Gli orologi sono pronti, già nel sacchetto. La spesa totale è di solo 6 €.</div>
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Dopo la mia esperienza, nel caso aveste bisogno di un orologiaio, non posso che consigliarvi Valerio Romana per la precisione, la rapidità e l'onestà. Visto che nel frattempo si è rotta anche una piccola collana che indosso sempre, e che devo far rodiare un anello, penso che presto proverò anche i servizi di gioielleria per confrontarli con quelli liguri.</div>
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Mentre stavo finendo l'articolo, alla ricerca di immagini da inserire, mi sono accorta che la bottega di Valerio Romana ha un <a href="http://orologeriaromana.it/">sito</a> molto accurato in cui viene raccontata la storia dell'orologeria, mentre sulla pagina <a href="https://www.facebook.com/orologeriagioielleriaromana/">FB</a> vengono spesso pubblicate fotografie di riparazioni e sistemazioni di orologi. Per completezza di informazione, e perchè l'ho scoperto leggendo il sito, vi segnalo che l'orologeria Romana ha due sedi a Cuneo. La prima in Via Peveragno 15, la seconda in Via Roma 37.<br />
L'orologeria in Via Peveragno è aperta dal martedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 12.30 e dalle ore 15.00 alle 19.30.<br />
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[Note. Ho utilizzato spesso il termine bottega anziché negozio perchè trovo che più rappresenti la tradizione e l'artigianalità, in cui spesso risiede l'eccellenza.]</div>
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<i>Crediti sulle immagini.</i></div>
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<i>Tutte le immagini sono tratte dal sito: http://orologeriaromana.it/</i></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdypADUrY63HrIIv1U5OJ74RSb5VitTzWV2418oBj3Pl5NRpiszywHI0MZQIrrxlEOt0Q30I91MZGxQDgmdiGfFsZnlneq4COcuaYAh4anHVCp2kKzsW6hAcJ_0CSdJEVsjFY7lFlLNYs/s1600/collageoro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdypADUrY63HrIIv1U5OJ74RSb5VitTzWV2418oBj3Pl5NRpiszywHI0MZQIrrxlEOt0Q30I91MZGxQDgmdiGfFsZnlneq4COcuaYAh4anHVCp2kKzsW6hAcJ_0CSdJEVsjFY7lFlLNYs/s640/collageoro.jpg" width="640" /></a></div>
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Unknownnoreply@blogger.com1Via Peveragno, 12100 Cuneo CN, Italia44.3906989 7.55060140000000544.3892804 7.5480799000000047 44.3921174 7.5531229000000053tag:blogger.com,1999:blog-7827740153679348461.post-9685904445768858982018-03-02T09:00:00.000+01:002018-03-02T09:00:21.286+01:008 marzo e dintorni: 2018<div style="text-align: justify;">
Ricordo che lo scorso anno avevo aspettato ansiosamente l'arrivo di marzo. Infatti il post che avevo scritto ad inizio mese era decisamente primaverile, quasi interamente dedicato ad escursioni all'aria aperta dalla giornata dedicata alle ferrovie dimenticate, alle escursioni con FIAB, con il FAI ed ultimo ma non per importanza con gli appuntamenti organizzati dal Comune di Cuneo dedicati all'8 marzo. Quest'anno, complice anche l'abbondante nevicata, sento la primavera talmente lontana che quasi dimenticavo fossimo così vicini a marzo. Mentre scrivo l'articolo, sempre in anticipo rispetto alla data di uscita, fuori dalla finestra c'è la neve e forse era nevicato anche lo scorso anno, proprio il giorno dell'escursione dedicato alle donne di Cuneo, ma era stata una nevicata lieve, un gioioso saluto del fratello inverno. Quest'anno l'inverno sta salutando sbattendo ben forte la porta.</div>
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Confidando di trovare in marzo temperature più clementi, segnalo alcuni degli appuntamenti del ricco calendario di <a href="http://www.comune.cuneo.gov.it/socio-educativo-e-pari-opportunita/pari-opportunita/8-marzo-e-dintorni.html">8 marzo e dintorni</a> che quest'anno rifletterà sul ruolo della donna nella cosa pubblica, a partire dalla presentazione delle 21 donne Costituenti. Ed è stato durante il primo appuntamento di oggi che Livia Turco ci ha parlato delle madri costituenti, elette all'Assemblea Costituente, che si fecero portavoce delle esigenze, fino a quel momento inascoltate, delle donne, madri, figli, mogli, lavoratrici, studentesse italiane, chiedendo uguaglianza tra i sessi, tutele lavorative, sostegno familiare, garanzie per la maternità e pari opportunità formative e professionali. Secondo Lucia Motti, responsabile dell'archivio storico delle donne della Fondazione Istituto Gramsci, le costituenti sentirono <i>"molto fortemente su di loro il peso di dover rappresentare un intero universo femminile fino a quel momento escluso dalla vita politica ufficiale". </i>Nel caso vi foste perse l'incontro in fondo all'articolo inserisco una bibliografia minima e il link ad un bellissimo documentario Rai che, personalmente, mi ha fatto emozionare.</div>
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Sabato 3 marzo tornano le visite guidate <b>Donne alla scoperta della città</b>, grazie alle quali verremo a conoscenza della storia e delle vicende di Cuneo attraverso la voce e le azioni di grandi donne come <a href="http://ioamocuneo.blogspot.it/2017/03/cuneo-museo-casa-galimberti.html">Alice Schanzer</a>, <a href="http://ioamocuneo.blogspot.it/2017/03/bettina-e-le-altre-cuneo-e-le-sue-donne.html">Bettina</a> ed altre. Vi rimando per approfondimenti al racconto dell'esperienza che avevo vissuto lo scorso anno e ve le consiglio di cuore. Le visite sono gratuite ma la prenotazione è obbligatoria. I turni di visita sono due, uno alle 10 e uno alle 15. I riferimenti per prenotare sono due: cellulare (366.936124) e posta elettronica (cegat@cegat.it). </div>
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Informazioni sull'incontro del 4 marzo, <b>Donne alla scoperta dei musei della città</b> è stato anticipato con un breve articolo già il 26 febbraio, per permettere a più lettori di partecipare, vista la necessità di prenotare entro il 1 marzo. </div>
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<b>Giovedì 8 marzo</b> ci sono talmente tanti eventi programmati che vi esorto a consultare il programma ufficiale. Si va dalla possibilità di accedere al Centro Sportivo Roero gratuitamente per un massimo di due ore, spogliatoio compreso, alle visite guidate gratuite in molti musei della città. È quasi sempre necessaria la prenotazione e la scelta è limitata a due sedi: il Complesso monumentale di S. Francesco e il Museo Casa Galimberti. Accanto a nuoto e visite ci aspettano anche uno spettacolo teatrale ed un incontro di approfondimento. </div>
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Scorrendo il programma mi è dispiaciuto constatare la mancanza di un bellissimo appuntamento presente nella scorsa edizione: la tenda rossa. Era stato un incontro emozionante, estremamente formativo e che mi aveva lasciata temprata e cosciente di me. In effetti quest'anno La Casa del Fiume è presente soltanto nella giornata di sabato 10 marzo con quella che, immagino, sia una passeggiata alla scoperta degli scorci e dell'ambiente del Parco.<b> Il fiume dipinto - I paesaggi di Alice Schanzer </b>è l'appuntamento all'interno del Parco fluviale per il quale è necessario effettuare la prenotazione entro il 3 marzo. </div>
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Tralascio di elencare gli altri appuntamenti che si svolgeranno nelle settimane successive, confidando di riuscire a partecipare a qualcuno e certa di avervi comunque fornito alcune informazioni utili.</div>
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<i>Bibliografia minima (le prime due risorse sono gratuite e liberamente accessibili)<br /><a href="http://www.raistoria.rai.it/articoli-programma-puntate/donne-nella-costituente/32490/default.aspx">Documentario Rai</a> Storia<br /><a href="https://www.senato.it/application/xmanager/projects/leg17/file/repository/relazioni/biblioteca/emeroteca/Donnedellacostituente.pdf">Donne della costituente</a>, Biblioteca del Senato.<br />Fondazione Nilde Iotti, Costituenti al lavoro. Donne e Costituzione 1946-1947, Guida Edizioni, 2018.<br />Anna Maria Bernieri, Madri costituenti. Storia di una speranza incompiuta, MdS Editore, 2017.<br />M.T. Morelli, Le donne della Costituente. Con DVD, Laterza, 2007.<br />Grazia Gotti, 21 donne all'Assemblea, Bompiani, 2016.<br />Nadia Gallico Sprano, Mabrúk: ricordi di un'inguaribile ottimista, Am&D Edizioni, 2016.</i></blockquote>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjuO6rK0F-1lf5jIBW7MzEFTwU7kh81j7x5SesLANkZVihkIk995ojybaGzUo8GSlxocDqGI_ZOGRWhOBg3sj7rnkq0-uxOJp0z0jsDx-8eeP9bK10PxuXI1Y9UNp3YfYN7qBlXkIxnPM/s1600/collagecuneo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjuO6rK0F-1lf5jIBW7MzEFTwU7kh81j7x5SesLANkZVihkIk995ojybaGzUo8GSlxocDqGI_ZOGRWhOBg3sj7rnkq0-uxOJp0z0jsDx-8eeP9bK10PxuXI1Y9UNp3YfYN7qBlXkIxnPM/s640/collagecuneo.jpg" width="640" /></a></div>
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Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7827740153679348461.post-23262724461362739042018-02-26T20:00:00.000+01:002018-02-26T20:00:52.875+01:00Donne alla scoperta dei musei della città<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikn8vPNS2mnI6qpjCg58T-fMKWmeWf3BuSmatrdB_BovcIdfDT3XZOZTzmL4l-RijfZwssCisO1KOJKoywwUlqHudg2FYK2s_JWafKwINVxt9SHtRcMlV4k109NlAnmchafXFT1HGfp40/s1600/donne.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1132" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikn8vPNS2mnI6qpjCg58T-fMKWmeWf3BuSmatrdB_BovcIdfDT3XZOZTzmL4l-RijfZwssCisO1KOJKoywwUlqHudg2FYK2s_JWafKwINVxt9SHtRcMlV4k109NlAnmchafXFT1HGfp40/s640/donne.jpg" width="451" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
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Vi avviso. Questo non è un articolo ma una piccola anticipazione dell'articolo molto più approfondito, dedicato alla serie di appuntamenti 8 marzo e dintorni che uscirà venerdì.</div>
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Tra gli appuntamenti elencati nel calendario quello al <a href="http://www.museodiocesanocuneo.it/">Museo Diocesano</a> del 4 marzo richiede la prenotazione.<br />Pur notando un'incongruenza tra la data entro la quale effettuarla indicata nella comunicazione ufficiale (1 marzo) e quella indicata nel manifesto (2 marzo) vi segnalo comunque l'evento.</div>
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La visita guidata e gratuita all'interno del Museo Diocesano si svolgerà domenica 4 marzo in due turni, il primo di mattina alla 10 il secondo nel pomeriggio alle 16. Visto il numero esiguo dei posti a disposizione (20 per turno) è consigliabile prenotare il prima possibile per avere la possibilità di visitare il Museo con un punto di vista differente. Saranno i racconti delle donne a guidare la visita, non solo sante ma anche sofferenti e pellegrine. Durante questi percorsi tematici ho notato quanto spesso la Storia assuma un altro sapore se raccontata partendo dalle persone. </div>
<br />Le visite possono essere prenotate telefonicamente (martedì e giovedì) allo 0171.480612 o per email info@museodiocesanocuneo.it. <div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "Open Sans", Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: start;"><br /></span></div>
<blockquote class="tr_bq">
<i>La storia è madre della verità, emula del tempo, depositaria delle azioni, testimone del passato, esempio e annuncio del presente, avvertimento per il futuro.<br />(Miguel de Cervantes)</i></blockquote>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7827740153679348461.post-80271578926404004052018-02-23T20:00:00.000+01:002018-02-23T20:00:12.587+01:00Agrispesa<span id="docs-internal-guid-1cc097a6-c349-e2fd-3b06-93ba97f777cb"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
Prima di tutto mi scuso per l’assenza dal blog ma quest’anno questa influenza mi indebolita tantissimo. Al momento sono alla prima ricaduta e mi sono sentita molto peggio che durante il primo episodio influenzale. Teoricamente sarei in fase di ripresa ma visto come mi sento, dopo quasi 10 giorni di malattia, non confido di riuscire ad essere costante con le uscite anche se cercherò di programmare qualche articolo anche in previsione di tutti gli appuntamenti previsti per l’8 marzo.</div>
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Terminato il preambolo, inutile ma doveroso, oggi voglio parlarvi di <a href="http://www.agrispesa.it/">Agrispesa </a>che mi permette tutte le settimane (o quasi) di avere sulla mia tavola prodotti freschi, genuini e molto spesso per me sconosciuti e che mai avrei acquistato. Anche se i mercati locali sono molto diffusi e permettono di acquistare frutta, verdura, formaggi e spesso anche carni e pesce direttamente dal produttore, abbiamo deciso di provare ad iscriverci al servizio offerto e decidere poi se usufruirne o no in maniera continuativa. Le aspettative non sono rimaste deluse perchè la merce è di ottima qualità, abbondante ed offre un’eccellente varietà stagionale. Prima di ricevere il pacco di Agrispesa non avevo mai visto (e alcune volte neanche sentito parlare) di alcune verdure che poi ho imparato a conoscere ed apprezzare. Per la prima volta da quando sono qui, finalmente ho potuto di nuovo preparare il pesto con il cavolo nero, che il bravissimo verduraio del paesello in cui vivo non riusciva a procurarmi, ho assaggiato il cavolo arancione e le patate rosse e in quest’ultimo pacco mi sono ritrovata il truset e il papavero selvatico. Fortunatamente i prodotti di Agrispesa, che arrivano ben confezionati in scatole di cartone suddivise in comodi scomparti, sono sempre accompagnati dal Foglio spesa in cui vengono suggerite molte ricette da realizzare con ingredienti contenuti nella scatola che si è appena aperta. Interessanti sono le notizie dai produttori e le informazioni sui prodotti che abbiamo ricevuto. </div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNhxIQSpn-LvQYZlLWu6INWh8MXHtXPg3IRnsyyOhscEUDv5hEEjxXG4ec5vh_IrL_T_hMdY98Bc9fDvQeF7JgvpgoYhTGFpNzU4OO-nvMNtZQ2cDezbai_egWLCKOcvbYZnfJjW-x_Zs/s1600/P_20180112_203132.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1600" height="112" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNhxIQSpn-LvQYZlLWu6INWh8MXHtXPg3IRnsyyOhscEUDv5hEEjxXG4ec5vh_IrL_T_hMdY98Bc9fDvQeF7JgvpgoYhTGFpNzU4OO-nvMNtZQ2cDezbai_egWLCKOcvbYZnfJjW-x_Zs/s200/P_20180112_203132.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Confezionamento formaggi</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
Agrispesa offre diverse tipologie di abbonamento, che è estremamente personalizzabile, non solo per la qualità e quantità dei prodotti ma anche per la periodicità. Più di un anno fa, quando è iniziato il nostro rapporto con Agrispesa, avevamo scientemente preferito lasciar selezionare a loro i prodotti principalmente perchè nessuno di noi soffre di particolari intolleranze e perchè ci piaceva l’idea di poter scoprire nuovi sapori ed odori. Abbiamo preferito iniziare con quello che il sito definisce <a href="http://www.agrispesa.it/agrispesa/scegli-tua-agrispesa">“Facciamo noi media”</a> e che contiene 4 uova, dai 4 ai 5 kg di verdura, 3 kg di frutta, circa 1 g di carne e 400 gr di formaggi o salumi. In pochissimo tempo ci siamo accorti che per due persone come noi che raramente sono contemporaneamente a casa a pranzo più di tre giorni a settimana quel pacco settimanale era troppo e rischiavamo di congelare o peggio buttare molte cose. Da più di un anno riceviamo quindi il pacco più piccolo, che consumiamo nell’arco di circa 15 giorni, periodicità del nostro abbonamento. La cosa bella di Agrispesa è che si può decidere quanto spesso ricevere il pacco, si può cambiare l’indirizzo, si può sospendere la spedizione se si parte per un viaggio. Intuisco la domanda...e i costi? I costi del singolo prodotto sono indubbiamente più alti rispetto a quelli dei supermercati o dei piccoli mercati locali ma al costo dei prodotti va aggiunto il servizio offerto e le spese di trasporto. Forse, anche in considerazione del fatto che la filiera di distribuzione di Agrispesa è più corta rispetto a quella del verduraio sotto casa, i prezzi potrebbero essere leggermente inferiori MA continuiamo ad acquistare da loro perchè i servizi offerti, la comodità del ricevere la merce direttamente a casa (o sul posto di lavoro) e la qualità dei prodotti freschi e locali ci soddisfano e giustificano il prezzo leggermente superiore.</div>
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In alcune città (tra cui la mia Zena), sono già un paio di anni che Agrispesa effettua le consegne in bicicletta, fedele a quella che è la missione di questa associazione di agricoltori nata a Magliano Alfieri con 10 aziende che condividevano un’idea: quella di portare sulla tavola delle persone cibi prodotti con cura ed attenzione. Agrispesa nacque soltanto nel 2003 dopo la visita a Cornale di alcuni agricoltori giapponesi delle associazioni Radish Boya e Daichi wo Mamoru Kai. Vi invito a leggere la <a href="http://www.agrispesa.it/cooperativa/storia">storia</a> sul portale perchè è davvero interessante.<br />In questo articolo non ho inserito volontariamente i costi perchè variano a seconda della tipologia di abbonamento che desiderate provare (esiste anche il pacco vegetariano senza carne) e sono ben indicati sul sito.</div>
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Per gli amici liguri...Agrispesa consegna anche a Genova e a Chiavari!</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpwumiyRKah4wOFgfUevpglq_lHDz4bf8YQeKz5o76xLneHnRgFKlNC4Qd7BF8fVzxxuqRSER87Hchm6ALZ8CsKpHkmi1Miz19hyphenhyphenEKElwgx1qIcVbUELhBDaDQhxIAW0ZkcIYuqJjSVI4/s1600/collage.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="396" data-original-width="1200" height="209" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpwumiyRKah4wOFgfUevpglq_lHDz4bf8YQeKz5o76xLneHnRgFKlNC4Qd7BF8fVzxxuqRSER87Hchm6ALZ8CsKpHkmi1Miz19hyphenhyphenEKElwgx1qIcVbUELhBDaDQhxIAW0ZkcIYuqJjSVI4/s640/collage.jpg" width="640" /></a></div>
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Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7827740153679348461.post-27017154555602246852018-01-26T20:00:00.000+01:002018-01-26T20:00:19.339+01:00In bicicletta nel Parco fluviale<div style="text-align: justify;">
Quest'anno anche se le temperature sono molto lontane da quelle della mia Liguria, l'inverno è stato abbastanza clemente. Da quando ho scoperto il telo copri parabrezza non devo più affannarmi a scrostare il ghiaccio al mattino ed affronto le giornate con un sorriso più luminoso. In attesa di avere il coraggio (e soprattutto i soldi) di acquistare una nuova bicicletta, ho avuto la possibilità di godermi questi ultimi fine-settimana di sole approfittando del bellissimo servizio offerto dal Parco fluviale. All'interno della Casa del Fiume, vicino alle piscine, è possibile noleggiare una MTB e tenerla tutto il giorno pagando veramente pochi Euro: mezza giornata di noleggio costa 3 €, l'intera giornata 5 €. Inoltre è possibile acquistare al costo di 40 € una tessera annuale che ha la validità dell'anno solare e che permette il noleggio delle MTB in qualsiasi punto di noleggio del Parco. La tessera è davvero conveniente perchè le biciclette sono in ottime condizioni e permettono di riprendere gradatamente a pedalare senza dover acquistare una bicicletta. Se poi si vive a qualche chilometro da Cuneo, questa soluzione è molto comoda. Il Parco ospita quasi 1 km di percorso riservato alla MTB e circa 30 km di percorsi ciclopedonali.</div>
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Per chi come me vuole semplicemente godersi il panorama con calma, respirando a pieni polmoni questa fresca aria invernale, ci sono a disposizione delle piccole guide sia in formato cartaceo che <a href="http://www.parcofluvialegessostura.it/vivere/a-piedi-e-in-bicicletta/i-percorsi-ciclonaturalistici-del-parco.html">digitale</a>. Queste ultime sono corredate da traccia GPX, così si possono scaricare agevolmente sul cellulare e, suppongo siano un buon aiuto. Tutti i percorsi partono da Cuneo ma essendo i punti di arrivo diversi, è possibile iniziare a pedalare da qualsiasi altro punto noleggio del Parco (Borgo San Dalmazzo, Castelletto Stura, Roccasparvera, Sant'Albano Stura). Io, come si dice a Genova, sono andata un po' <i>"all'orbetta"</i>, non seguendo nessun percorso, non scaricando il GPX e cercando di non allontanarmi troppo perchè sono davvero fuori allenamento. Posso testimoniare, però, che ogni percorso è accuratamente segnalato ce sono presenti in tutto il Parco esaustivi sistemi di cartellonistica che ci aiutano a scoprire anche gli aspetti dell'ambiente che ci circonda. Per chi è abituato a vedere il mare nella linea dell'orizzonte, è un'esperienza unica: l'ambiente che ci abbraccia è affascinante e maestoso. </div>
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Per i pigri segnalo la possibilità di noleggiare una <b>bicicletta a pedalata assistita</b> ( 25 € mezza giornata, 35 € un giorno) telefonando allo 0171696206. L'ATL di Cuneo ha specificato che la prenotazione deve avvenire almeno 36 ore prima del noleggio. La bicicletta a pedalata assistita viene consegnata e va riportata alla <i>bike room</i>, presso la casa del turismo, in Via Pascal 7 a Cuneo. Il noleggio delle biciclette a pedalata assistita è gestito da Conitours che lo scorso anno ha lanciato un progetto davvero interessante per incentivare la scoperta del territorio e delle sue eccellenze: <a href="https://www.cuneoalps.it/">CuneoAlps</a>. Nel mese di <a href="http://ioamocuneo.blogspot.it/2017/05/expa-due-giorni-dedicati-al.html">maggio</a> avevo partecipato ad uno degli eventi a Pradleves e mi era dispiaciuto molto constatare che in quella giornata le presenze erano state davvero scarse. Il sito di CuneoAlps sarebbe forse da migliorare ma il concetto cardine del progetto potrebbe davvero far decollare il turismo. Appena ho cominciato a frequentare la Granda, quasi sei anni fa, la prima cosa che ho pensato è stata: che posto da bici! Un po' perchè abituata alle salite liguri un terreno quasi interamente pianeggiante sembrava ammiccarmi, un po' perchè mi ha ricordato moltissimo, per i piccoli paesi sotto le montagne, la bellissima ciclabile del Danubio, percorsa un po' di anni fa. Diciamo che per il Parco fluviale il noleggio di una bici elettrica mi pare eccessivo ma a Pradleves ne ho apprezzato davvero le potenzialità perchè sono riuscita a percorrere sterrati e pendenze per me inimmaginabili. Tra i buoni propositi dei prossimi mesi c'è quello di testare i punti di noleggio di Cuneo Alps per verificare se sia fattibile organizzare una piccola vacanza in bicicletta senza troppa fatica.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihBi73I2FpntGq7c5v0P58Ig9mTzYPg3pG8oQjyyDERyE0w-dp5JqBNEubV_5WWNAHW8-8I0TtySQ2KemvL_1o1RCa2r6mUnu0hBqBO8If1Rn3k6l4rpo8mLaNovw608Qn_ZnTP3eX8Nw/s1600/collage.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1092" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihBi73I2FpntGq7c5v0P58Ig9mTzYPg3pG8oQjyyDERyE0w-dp5JqBNEubV_5WWNAHW8-8I0TtySQ2KemvL_1o1RCa2r6mUnu0hBqBO8If1Rn3k6l4rpo8mLaNovw608Qn_ZnTP3eX8Nw/s400/collage.jpg" width="363" /></a></div>
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Unknownnoreply@blogger.com0Piazza Torino, 1, 12100 Cuneo CN, Italia44.3951617 7.553589399999964421.283732200000003 -33.755004600000035 67.5065912 48.862183399999964tag:blogger.com,1999:blog-7827740153679348461.post-50228711217073974362018-01-18T20:00:00.000+01:002018-01-18T20:36:06.463+01:00La Shoah delle ragazze<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidmMMMnspyCd5QrHZ7Xh7CYs4zEAA4modIoPPkrF8EQyt55Q1r3aeZZFBZn1dialj00XEk62Nyma-8bAhyjICC2fcLBLfaQ-QesFBh7i6VvL0KO6gpDQpiehntLF7FCAm1WXGAx3toItM/s1600/collage.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="804" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidmMMMnspyCd5QrHZ7Xh7CYs4zEAA4modIoPPkrF8EQyt55Q1r3aeZZFBZn1dialj00XEk62Nyma-8bAhyjICC2fcLBLfaQ-QesFBh7i6VvL0KO6gpDQpiehntLF7FCAm1WXGAx3toItM/s400/collage.jpg" width="267" /></a></div>
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Tra i mille libri che mi costrinsero a leggere durante gli anni dell’obbligo scolastico, quello che ha contribuito a rendermi compulsiva ed onnivora fu <i>Se questo è un uomo</i>. La lettura di Levi provocò in me tantissimi interrogativi e domande che mi trasformarono in una lettrice esigente, attenta e a volte anche leggermente spocchiosa. Tanto e tale fu l’impatto di confrontarmi con quel periodo storico, che mi feci regalare un ciondolo con la stella di David che ho portato al collo per tanto tempo. Quando mi chiedevano se fossi ebrea rispondevo, con l’innocente orgoglio dei 16 anni, che non lo ero ma condividevo le sofferenze del popolo ebraico. Questo breve incipit di natura personale per far capire che questo articolo è molto vissuto e sentito.<br />
Solo nel 2005 venne identificato il 27 gennaio, giorno in cui l’Armata Rossa liberò il campo di Auschwitz, per ricordare la Shoah. Venne così istituita la Giornata della memoria e da allora tutti i bambini e ragazzi delle scuole dell’obbligo devono confrontarsi per molti giorni, spesso senza essere stati adeguatamente preparati emozionalmente, con libri pensati per loro, almeno a livello editoriale. Credo non sia facile parlare della Shoah con i ragazzi e credo addirittura possa essere controproducente alcune volte. Quando mi sono imbattuta in Matteo Corradini me ne sono innamorata. Matteo si occupa di didattica della memoria e grazie ai suoi libri, è davvero possibile far scattare nei ragazzi quell'empatia necessaria a fargli capire che gli avvenimenti che gli raccontiamo, anche se per loro sono lontani nel tempo, sono accaduti a ragazzi e bambini coetanei e che dietro ad ogni angolo, dietro ad ogni negazione dell’altro, dietro ad ogni esclusione si nasconde un’ombra.</div>
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Anche questa volta amo Cuneo per aver organizzato, sia per i ragazzi che per gli adulti, un appuntamento per farci riflettere. <b>La Shoah delle ragazze</b> è un progetto curato da Matteo Corradini con il quale si darà voce alle parole di quattro ragazze: Anne Frank, Esther (Etty) Hillesum, Ilse Weber e Inge Auerbacher. “<i>Quattro bambine, ragazze, donne diverse accomunate solo dal dolore e dalla voglia di uscirne. Quattro storie parallele nella storia della Shoah, con parole che si richiamano e ritornano”</i>. </div>
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L’evento verrà replicato tre volte venerdì 19 gennaio all’interno del Cinema Monviso. I primi due appuntamenti delle 9.00 e delle 11.00 sono rivolti alle scuole. Il terzo alle 18.00 è gratuito ed aperto al pubblico ma è necessario prenotare il proprio posto <a href="http://www.comune.cuneo.gov.it/rss/dettaglio-rss/argomenti/cultura/periodo/2018/01/09/giorno-della-memoria-la-shoah-delle-ragazze.html?utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook">iscrivendosi</a> all'evento. Il biglietto che verrà inviato via mail garantirà l'accesso alla sala (consentito fino ad esaurimento posti) fino a cinque minuti prima dell'inizio dello spettacolo, quindi entro le ore 17.55. Dopo tale orario, i posti che risulteranno non utilizzati saranno messi nuovamente a disposizione del pubblico che si presenterà in sede senza aver prenotato. Purtroppo visto la quantità dei biglietti rimasti nel momento di redazione del presente articolo che avrei voluto programmare almeno la scorsa settimana, temo molti di voi non potranno trovare i biglietti.</div>
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“Di sicuro la lontananza tra loro [i ragazzi] e questi eventi della storia è molto forte, più forte di quello che sentiamo noi, perché noi in qualche modo, noi della mia generazione abbiamo avuto la possibilità anche di incontrare dei Testimoni di ascoltare la storia da una posizione più privilegiata probabilmente. E invece per loro, per molti di loro, per molti ragazzi la storia e la Shoah sono degli episodi lontani nel tempo, come episodi di due tremila anni fa probabilmente.Allora il rischio è che li sentano davvero lontani; allora credo che una delle possibilità sia proprio quella di passare attraverso le storie personali e le storie spesso sono quelle che ti lasciano più segni addosso sono anche quelle in cui possiamo trovare qualcosa di noi.<br />
Le storie dei loro coetanei per esempio sono importanti; se un ragazzo a 11 anni legge che cosa è successo a un ragazzo di 11 anni 70 anni fa, forse riesce a capire qualcosa, se una traccia di quello che successo può rimanergli dentro.<br />
Io non uso mai la parola identificazione perché credo sia impossibile identificarsi in una persona che ha sofferto nella Shoah e nessuno libro potrà mai aiutarci a farlo e nemmeno nessun laboratorio di didattica della memoria deve aiutare i ragazzi a identificarsi perché così sarebbe poco rispettoso di chi ha sofferto per davvero però avvicinarsi con gli occhi più aperti quello è una cosa che si può fare”.<br />
(Matteo Corradini)</blockquote>
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Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7827740153679348461.post-38014513155626360242018-01-12T20:00:00.000+01:002018-01-12T20:00:02.648+01:00Equilibrium : bellezza naturale nel centro di Cuneo<div style="text-align: justify;">
Nel centro storico di Cuneo, praticamente di fronte al nuovo locale di tendenza di cui parlerò presto, si trova un piccolo ma delizioso centro estetico il cui nome riflette quello che regala: <b><span style="color: #38761d;">Equilibrium</span></b>. Appena spinto il portone, si entra nell'androne del palazzo e la porta davanti a noi, oltre la colonna, ospita il centro. Il locale è arredato con semplicità: davanti al divano su cui attendo di entrare nella cabina per il trattamento, un albero, in sottofondo una musica rilassante, nell'aria il profumo di essenze. Il centro è ricavato da locali storici che amplificano l’idea di trovarsi a casa, con una cara amica. Elena è rilassata, tranquilla, oserei dire <i>zen </i>e fidarsi di lei è naturale e spontaneo. Chiacchierando amichevolmente, si intuisce chiaramente che non ha aperto un centro estetico bio perché va di moda in questo periodo ma perché fa parte di un suo percorso di vita che non si esaurisce con la cosmetica. Mi trovo davanti una giovane donna che ha riscoperto la gioia di assecondare il ritmo delle stagioni, di rispettare il nostro corpo e il nostro spirito, di accettare i nostri limiti e la nostra bellezza naturale, di trovare intorno ma soprattutto dentro di noi l’equilibrio giusto e l’armonia. </div>
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Scopro il centro per caso, non me ne parla nessuno, ma ricordo di averne letto su una pubblicità esposta nel negozio di <a href="https://ioamocuneo.blogspot.it/2017/11/bioevegan.html">Margherita</a>. Comincio a seguire la <a href="https://www.facebook.com/Equilibrium.cn/">pagina Facebook</a> e quando compare la notizia che è possibile provare la manicure giapponese ad un prezzo di lancio, decido di prenotare un appuntamento. È un sabato mattina di ottobre quando seguo alla lettera le istruzioni di Elena per raggiungere il suo centro. Parcheggio la macchina al Foro Boario, attraverso la piazza, arrivo sino alla pizzeria Capri e poi svolto a sinistra in Via Fossano: il portone del palazzo che ospita il centro è subito dopo l’incrocio con Via Caraglio sulla sinistra, di fronte al locale "Al 37" <span style="font-size: xx-small;"><i>[di cui presto farò una recensione]</i></span>. Elena ha un bellissimo sorriso, mi fa accomodare nel piccolo vestibolo del centro mentre prepara la cabina; quando entro, noto il soffitto, il caminetto in un angolo, lo spazio sfruttato al massimo, il materiale da lavoro disposto ordinatamente. Chiedo informazioni sul trattamento e le spiegazioni sono esaurienti e precise. Durante la manicure Elena utilizza un piccolo kit dai colori pastello. Mi spiega che la lucidatura dell’unghia viene effettuata con ingredienti totalmente naturali come il ginseng e la cera api che proteggono le unghie con un film protettivo. Dopo aver spinto le pellicine con un bastoncino, comincia la limatura del bordo, seguita dall'applicazione della cera prelevata da una ciotolina del kit con una piccola spatola. Poi Elena spolvera ogni l’unghia con una polvere che contiene silicio, zinco, vitamina A;E, H e la provitamina B5 e poi la lucida nuovamente. Il risultato oltre che eccezionale per lucidità, è naturale e duraturo quindi penso che ripeterò l’esperienza. </div>
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Da brava genovese ho memorizzato, il nome del kit che è stato utilizzato e <a href="https://www.eniinails.it/shop/p-shine/">l’ho trovato</a> su Internet ad un costo che si aggira intorno ai 50 € Non credo che lo comprerò perché il trattamento è stato una vera coccola che mi sono regalata in un ambiente confortevole ed amichevole e che penso di ripetere mensilmente.</div>
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<b><span style="color: #38761d;">Equilibrium </span></b>non è il primo centro estetico bio che scopro nella Granda ma è il primo di cui vi parlo perché ho deciso di aggiungere al blog una serie di articoli che raccontano luoghi e dei locali che conosco, piuttosto che limitarmi ad indicare gli avvenimenti o gli appuntamenti nel territorio. <br />
Il centro è aperto il martedì, giovedì e venerdì dalle ore 9.00 alle 19.30, il sabato chiude alle 18.30, il mercoledì l’orario continuato si spinge sino alle 22.00 ma dalle 12.00. Il <a href="http://www.equilibrium-cn.it/index.html">sito Internet</a> è molto curato e sono presenti indicazioni sulle tipologie di trattamenti effettuati nel centro, con relativo tariffario. Forse da migliorare con aggiornamenti la pagina dedicata alle offerte, molto apprezzabile che venga dedicato uno spazio anche abbastanza ampio al <i>concept </i>del centro, alla filosofia che muove Elena e alla sua storia. Molto delicate e poetiche le immagini che sono state scelte e che riflettono l’atmosfera che si respira in questo piccolo centro estetico.</div>
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Per i cittadini della Granda, abituati a parcheggiare quasi sempre a pochi metri dalla destinazione, può non essere comodo ma vi assicuro che sono appena 5 minuti a piedi dal Foro Boario dove è sempre molto semplice trovare un parcheggio in orario non di punta.</div>
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<i>Crediti sulle immagini: Tutte le immagini sono state ricavate dal sito http://www.equilibrium-cn.it</i></blockquote>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkarM9Sr3iKsxXMfvAzeTXgpuNXFM5SG8lko60_KV1G7dr_OIBS1lw6FEBCPZIlk0yAAsaWPhmJVlIEVuI3JIFBPldLvQ5O0B5GpH0RlIldXTABJEcUwSnSS-PiA3kU1JsZ0JXrhkORF4/s1600/Equilibrium.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkarM9Sr3iKsxXMfvAzeTXgpuNXFM5SG8lko60_KV1G7dr_OIBS1lw6FEBCPZIlk0yAAsaWPhmJVlIEVuI3JIFBPldLvQ5O0B5GpH0RlIldXTABJEcUwSnSS-PiA3kU1JsZ0JXrhkORF4/s640/Equilibrium.jpg" width="640" /></a></div>
Unknownnoreply@blogger.com0Via Fossano, 32, 12100 Cuneo CN, Italia44.3918891 7.548656100000016521.2816411 -33.759937899999983 67.5021371 48.857250100000016tag:blogger.com,1999:blog-7827740153679348461.post-92047024926942903592018-01-05T20:00:00.001+01:002018-01-25T21:31:33.972+01:00La Panetteria Guido Basso a Cuneo<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<i>“Vi è mai capitato di percorrere le deserte vie di un borgo alle prime luci dell’alba? Se sì sicuramente siete stati attratti da un inconfondibile profumo che sa di vita. Indica che c’è qualcuno che con il proprio lavoro sta pensando alla comunità; ci segnala che quelle case del borgo hanno una storia e soprattutto un futuro”.</i></blockquote>
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Questo l’inizio dell’introduzione, scritta da Piero Rigucci, presidente dell’Associazione Panificatori Cuneo, ad uno dei libri citati a fine articolo (<i>Panatè</i>). </div>
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Una delle prime cose che ho notato da immigrata ligure, sulla cui tavola natia non mancava mai una bella <i>“sleppa”</i> di focaccia o una pagnotta “marinara”, è stata l’impossibilità di trovare una buona qualità di pane, che durasse nei giorni, fosse gustoso e avesse caratteristiche legate alla provincia che mi ospita. L’immagine della Granda che ho maturato nei quattro anni di pendolarismo era il riflesso di un forte radicamento con il territorio, ai grandi spazi che circondano la città ed ogni centro abitato, all'operosità dei cuneesi che dall'alba al tramonto, curano e coltivano i campi, allevano bestiame, mentre il mondo intorno sembra accelerare a dismisura, sostituendo il concreto con l’astratto. Sarà perché la realtà in cui ho vissuto sino a due anni fa è così diversa, complice anche una conformazione del terreno che ha costretto i miei antenati a costruire terrazzamenti per strappare pochi ettari alla collina, ammetto di continuare ad osservare con stupore tutto questo lavorio nei campi anche se so che il cuneese continua ad essere anche in questo secolo il granaio del Piemonte.</div>
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A causa di quanto avevo osservato (ed osservo quotidianamente) mi aspettavo che il pane fosse buono ovunque, saporito, fragrante, particolare. Dopo quasi due anni da cittadina della Granda ammetto di non aver ancora trovato, almeno sotto casa, il panificio del mio cuore ma di essermi imbattuta molto spesso in pane stoppaccioso che si indurisce dopo un giorno e che può essere riutilizzato solo trasformandolo in pan grattato o panzanella. Questo mi dispiace perché sono sempre stata una grande consumatrice di pane perché il suo odore, la sua consistenza, il suo sapore mi fanno stare bene, mi rendono felice. Forse perché appartengo alla generazione che faceva merenda con una fetta di pane con un cucchiaino d’olio, ma non c’è niente di più buono del pane…quando è buono però. </div>
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La scoperta dei due testi di cui vi parlo in questo articolo mi ha portata alla scoperta di forni (e mulini) nel cuneese che utilizzano ancora forni a legna. Ci tengo a sottolineare che non voglio denigrare l’operato degli altri panificatori della Granda ma questi forni hanno qualcosa di speciale e di magico e in quest’epoca di massificazione e globalizzazione trovo che recuperare l’unicità e la particolarità sia un enorme valore e vada rispettato e salvaguardato. Conoscevo già il forno a legna dei Tetti di Dronero, addirittura portavo spesso a casa in Liguria intere pagnotte per farlo assaggiare…così come dalla Liguria continuo a portare la focaccia ai colleghi, perché è bello scoprire nuovi sapori ed odori, perché anche i sapori parlano del territorio e della vita quotidiana. Ma il blog si chiama Io amo Cuneo ed anche se i lettori sanno che mi piace spaziare anche su altre realtà della Granda, in questo articolo parlerò soltanto di uno dei forni di questa città. </div>
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In Via Santa Maria, nel centro di Cuneo, si trova uno dei forni più antichi della città, l’unico con il forno a legna costruito a fine Ottocento: la <b>Panetteria </b>che è appartenuta sino a poco tempo fa alla famiglia Basso. Il panificio è aperto dal lunedì al sabato dalle 7.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.30. I giorni di chiusura sono la domenica e il giovedì pomeriggio. Accanto alla produzione di töponin, navet, todeschin biscottate, rubatà e grissini, quasi ogni giorno della settimana è dedicato alla produzione speciale: lunedì integrale di grano, martedì farro, avena, segale, mercoledì amarabnt, giovedì camut, venerdì 5 cereali e orzo. Dovete dimenticare l’auto se volete raggiungere la panetteria. Non parcheggiate l’auto vicino, magari sul Lungostura ma godetevi una bella passeggiata nella splendida via Roma. Poi, appena passato il Comune, svoltate a sinistra e respirate. L’odore del pane appena fatto, soprattutto al mattino, arriva sino all'incrocio con questa piccola via sovrastata dalla tettoia voluta dal consiglio comunale nel 1844 al fine di garantire la continuità del passaggio coperto sino alla piazza delle uve, ora piazza Virginio. L’interno del panificio con le travi di legno a vista, mi ha scaraventata in un film di Fellini, all'Italia che era, quell'Italia di cui ho poca memoria perché ero piccola, ma mi riempie la mente di suggestioni: immagini, parole, suoni rumori di un passato che è ancora presente. Confesso di aver sperato di trovare qui una focaccia simile a quella ligure, ma anche se la qualità è sicuramente migliore di quella degli altri panifici provati sino ad ora, è bel lontana dagli standard a cui ero abituata. Il pane, invece, lo trovo buonissimo: morbido, soffice, profumato, com'era il pane appena sfornato di quando ero bambina.</div>
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<i>"Terra, acqua, aria, fuoco: i quattro elementi primordiali si incontrano nel cibo primordiale della storia umana: il pane. Un poema, possiamo dire, cui hanno messo mano cielo e terra"</i>. (Cesare Marchi) </blockquote>
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<span style="font-size: x-small;"> <span style="text-align: justify;">Bibliografia minima: </span></span><br />
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<span style="font-size: x-small;">Foco, Giovanna, Panaté : guida ai forni a legna nella provincia di Cuneo : non di solo pane. - Dronero : I Libri della Bussola, stampa 2008.</span></div>
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<span style="font-size: x-small;">Restifo, Adriano, Forni a legna e mulini a pietra nel cuneese : un viaggio nel tempo ed un bene da difendere. - [S.l. : s.n.], stampa 2011 (Cuneo : EDIFY)</span></div>
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[Crediti sulle immagini. Le immagini del’interno della Panetteria Guido Basso sono tratte dal volume Panatè]</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTSt0G6HAWuKbmanZW1xdTWI4dK9QiX6wYU8W_F_EzvTZR218aYyfV00oM4Tw3DMvPvnifCBtaOeGzJV-xfcqJ0AL-DiXyVWhAGuTB5F-cQORm8iY7Wqb9MJCA4vzOnid596HlcCf1tIE/s1600/patan%25C3%25A8+collage.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="804" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTSt0G6HAWuKbmanZW1xdTWI4dK9QiX6wYU8W_F_EzvTZR218aYyfV00oM4Tw3DMvPvnifCBtaOeGzJV-xfcqJ0AL-DiXyVWhAGuTB5F-cQORm8iY7Wqb9MJCA4vzOnid596HlcCf1tIE/s640/patan%25C3%25A8+collage.jpg" width="428" /></a></div>
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Unknownnoreply@blogger.com0Via Santa Maria, 12100 Cuneo CN, Italia44.394156 7.550944800000024844.3927375 7.5484233000000245 44.3955745 7.5534663000000251tag:blogger.com,1999:blog-7827740153679348461.post-65078767111882057752017-12-29T20:00:00.001+01:002017-12-29T20:00:27.938+01:00Buon inizio <div style="text-align: justify;">
Fine anno, tempo di bilanci.</div>
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Il blog Io amo Cuneo ha compiuto il 20 novembre un anno e mezzo. Non riesco a ricordare in quale momento io abbia deciso di dare una cadenza regolare ai post, ma ricordo esattamente il giorno in cui scrissi il primo articolo: 20 maggio 2016. Di lì ad un mese sarebbe iniziata per me una nuova avventura lavorativa che pensavo avrebbe avuto una data di scadenza. Dopo tanti anni di pendolarismo amoroso, di scoperte e conferme, di stanchezza e rinunce, potevo finalmente ricominciare ad assaporare la gioia di fermarmi in un posto e cominciare a sentirlo <i>“casa”</i>. Perché iniziare un blog su Cuneo? Perché mentre scoprivo la città nei fine settimana, avevo incominciato ad amarla e rispettarla, perché in questo spazio immateriale che è la rete, mi sembrava mancasse una dichiarazione d’amore a questa grande provincia, così diversa dalla mia Liguria, ma non meno affascinante ed unica. Perché mi ero ripromessa che se mai fossi arrivata, il blog Io amo Cuneo sarebbe nato.</div>
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All'inizio scrivevo poco e di getto, su piccoli episodi che mi capitavano. Complice l’ansia di un ambiente di lavoro nuovo, in cui nessuno sapeva chi fossi o fosse a conoscenza del bagaglio professionale che portavo con me, non riuscivo a scrivere più di poche righe. Credo abbia influito anche una sorta di analfabetismo di ritorno alla scrittura. Erano anni che non mi sedevo più per scrivere qualcosa di personale, che raccontasse il vissuto, le cose belle, gli incontri fatti. Non so se si è notato: raramente le recensioni di locali che ho fatto sono state delle stroncature. Ho segnalato alcune volte prezzi eccessivi (per il mio modo di vedere e percepire il prodotto finale) ma non me la sono mai sentita di scrivere brutte recensioni perché nell'occasione che ho avuto di ricominciare da capo, ho cercato (e cerco) di lasciare il <i>“mugugno genovese”</i> un po’ sopito, almeno qui.</div>
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Ringrazio Cuneo e il mio blog per riflesso per avermi costretta (e spronata) a continuare perché mi rilassa sedermi e raccontare, perché spero che un domani, se qualcuno verrà a Cuneo potrà avere un punto di vista diverso. Ci sono tante cose di cui non ho ancora scritto e che mi sono sembrate strane quando sono arrivata: la quantità esagerata di quotidiani locali, il campanilismo estremo, il podismo praticato con temperature polari ma raramente in estate, i vicini della prima casa in cui ho vissuto con la pila frontale e la tenuta da corsa da ottobre a marzo, i trattori sulla strada, la guida pericolosa degli automobilisti sulle provinciali, il ricordo dei Savoia che torna in molte conversazioni, il dialetto usato così prepotentemente anche in ambiente lavorativo. Quello che ho notato è per dissonanza con la realtà con cui ho vissuto per la maggior parte della mia vita e che, fino a poco tempo fa, reputavo <i>"normale"</i>, là dove questa parola non significa ovviamente nulla ma è sempre e comunque vincolata dal nostro vissuto. E pensare che quando ho iniziato a scrivere questo articolo volevo dare dei numeri e fare una specie di statistica; credo mi sia sfuggito il bandolo della matassa che tengo in mano. </div>
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Allora inseriamoli dei numeri in questo articolo inutile.</div>
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Articoli scritti sino ad oggi (compreso questo): 58, quindi una media di 3 post al mese, che a vederlo scritto mi pare un numero alto perchè la media che sto tenendo adesso è di un post a settimana, ma mi sono presa una pausa di molti mesi durante l'estate. Non ricordo quando avevo cominciato a pubblicare due post a settimana ma tra scrivere e vivere la Granda, dovendo conciliare tutto con un lavoro full-time, ho preferito la seconda. </div>
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Il post più letto è quello di recensione di un libro che ho amato al primo sguardo e che consulto e rileggo spesso: <a href="http://ioamocuneo.blogspot.it/2017/02/cuneo-una-guida-per-scoprirla-ed.html">Cuneo: sei itinerari per scoprire la città</a>. I due post meno letti sono, a pari merito, quello sulla <a href="http://ioamocuneo.blogspot.it/2016/07/fast-and-furious.html">guida pericolosa</a> e sulla <a href="http://ioamocuneo.blogspot.it/2016/07/la-bagna-cauda.html">bagna cauda</a>, che non riesco a farmi piacere ma che mi perseguita come il mio peggior incubo. A rileggerli adesso fanno anche tenerezza perchè sono delle riflessioni di poche righe che registrano qualcosa che non conoscevo. Mi ha sempre stupito, visionando le statistiche, il contatore alto collegato all'articolo sul <a href="http://ioamocuneo.blogspot.it/2016/07/lo-coco.html">negozio di Genola</a> che oggi riscriverei diversamente perchè non riporta nessuna informazione davvero utile sul negozio: mancano gli orari di apertura, la descrizione dettagliata dell'interno del negozio, le impressioni generali.</div>
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Scriverò sempre su Io amo Cuneo? Non lo so ma ogni angolo che scopro, ogni cosa bella che vedo, fa nascere in me il desiderio di permettere anche ad altri di vivere la stessa esperienza, di non perdere l'occasione. </div>
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E se auguro un buon inizio a tutti, voglio ringraziare <b>i giornalisti del mensile + even</b>ti che mi hanno accompagnata per mano in questi anni, dicendomi dove andare, cosa fare, aiutandomi a scegliere il miglior percorso in bicicletta o a piedi. Senza di loro forse non avrei mai amato così tanto Cuneo. Mi mancherete. 😥<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4XIRBww7Ezre5PSuVB7x9gbbpKvJDOHIDQW8cKvolbctpshE_8UvNttShNMNvJcdEgt6W7cQkXcxh4ZFc5sZfiZi49jjXgcRHrOztDGEYo62s9QNDJRlz3wU6APP0-X6B-4rht1YTirc/s1600/18+mesi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="756" data-original-width="945" height="512" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4XIRBww7Ezre5PSuVB7x9gbbpKvJDOHIDQW8cKvolbctpshE_8UvNttShNMNvJcdEgt6W7cQkXcxh4ZFc5sZfiZi49jjXgcRHrOztDGEYo62s9QNDJRlz3wU6APP0-X6B-4rht1YTirc/s640/18+mesi.jpg" width="640" /></a></div>
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Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7827740153679348461.post-39275596276301245852017-12-21T20:00:00.000+01:002017-12-21T20:00:00.391+01:00Cuneo : visitando Santa Croce<div style="text-align: justify;">
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Sabato 16 dicembre, grazie alla segnalazione di un’omonima <span style="font-size: x-small;">(che pubblicamente ringrazio) </span>ho partecipato ad una visita che mi ha permesso di viaggiare nel tempo percorrendo a piedi il centro storico di Cuneo. Alludo all'itinerario che include anche la visita della meravigliosa chiesa di Santa Croce, quasi interamente restaurata e restituita alla città il 1°dicembre di quest'anno. Questo bel percorso, inaugurato in concomitanza con la riapertura della chiesa, <b>verrà effettuato tutti i sabati sino alla fine del mese di gennaio.</b> Sarà possibile rivivere più di due secoli di storia di Cuneo attraverso i racconti della guida anche in prossimità delle festività. Le visite, guidate e gratuite, sono infatti previste anche sabato 23 e 30 dicembre e sabato 6 gennaio oltre che per i restanti sabati del mese di gennaio (13, 20 e 27). L'iniziativa conclude le celebrazioni del bicentenario della diocesi di Cuneo che, grazie alla sinergia di più attori, ha permesso anche il riallestimento del tesoro del Capitolo e del Duomo, comprensiva di restauro delle tele delle corporazioni medievali dell’antica
cattedrale, il rinnovamento dell'archivio e della biblioteca della
diocesi. Tutti questi aspetti ci verranno fatti notare durante la visita che parte dalla Cattedrale. In Santa Maria del Bosco il nostro sguardo si sofferma sulle teche che ospitano il reliquario e gli arredi liturgici che adesso è possibile osservare da vicino grazie alla nuova sistemazione. Si intuisce l'aspetto che assumerà la Cattedrale una volta completato l'adeguamento liturgico,<strong> </strong>visionando il plastico conservato all'interno di Santa Croce. Mentre la voce di Ilaria, la nostra guida, evoca assedi, corporazioni e santi il nostro sguardo spazia sulla magnificenza che ci circonda. Dopo circa trenta minuti immersi nella storia lasciamo la chiesa e dopo aver attraversato via Roma, giungiamo in San Sebastiano in contrada Mondovì, dove hanno trovato spazio molti dei dipinti che prima erano conservati nei magazzini della Cattedrale.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNalFbTIx858uaHnUCNkAaScVpI8yCTYq09RAcg7wo3lMzE77MUAMfAIMpINnoXIU1418zdOc4RLo-QlNA4lGGUHEdY_yRMjpA8k45aHii6ElLkwrEGsZMB1w-6TdPtTfdlQfQ96KXQmw/s1600/santa+croce.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="756" data-original-width="945" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNalFbTIx858uaHnUCNkAaScVpI8yCTYq09RAcg7wo3lMzE77MUAMfAIMpINnoXIU1418zdOc4RLo-QlNA4lGGUHEdY_yRMjpA8k45aHii6ElLkwrEGsZMB1w-6TdPtTfdlQfQ96KXQmw/s400/santa+croce.jpg" width="400" /></a></div>
Verso le 16.00 raggiungiamo Santa Croce, la cui collocazione trasversale permette di ricavare un piccolo sagrato antistante. Il ricordo che avevo di questa chiesa risaliva a due anni fa quando, durante le giornate FAI, era stato possibile vederne una parte. Ricordo ancora i ponteggi, la copertura della maggior parte dell'interno e non mi vergogno di affermare che non ero preparata a tutta questa magnificenza. Non ho mai adorato il barocco, ma qui sono rimasta a bocca aperta: la chiesa è semplicemente meravigliosa e non si smetterebbe mai di guardarla. Quando poi Ilaria ci spiega che la prima parte del lavoro fu affidata a Domenico Beltramelli che realizzò tutti gli stucchi presenti, si comprende come ogni pittura, ogni statua, ogni stucco riesca ad integrarsi e completarsi. Inserito nel grande coro ligneo, che riusciva ad ospitare sino a settanta confratelli, spicca la cattedra di San Bernardino, opera del quattrocento. Il restauro di Santa Croce dimostra che quando si collabora e si dimenticano inutili rivalità molte cose diventano possibili. Ho trovato interessante la visione del filmato in cui si intravedono le fasi del restauro, che abbiamo visionato nell'ultima tappa del nostro itinerario: Sant'Ambrogio, restituita ai cuneesi a fine ottobre di quest'anno dopo il restauro della facciata. Non potevo sapere che tra le chiese della città questa è la meno amata dai suoi abitanti, sopratutto per i colori della facciata esterna che in fase di restauro si sono rivelati originali. Io amo Cuneo in ogni suo angolo, in ogni suo mattone, forse perchè la vedo con occhi sempre nuovi, scoprendola giorno dopo giorno e proprio per questo adoro queste iniziative che permettono di apprezzare particolari su cui non ci si era soffermati. Avrei potuto raccontarvi di più sulla visita ma vi avrei privato del piacere di poter ascoltare i racconti in prima persona. Come vi dicevo sono previste visite guidate e gratuite sino alla fine del mese di gennaio. E' buona norma prenotare ma è possibile anche presentarsi davanti alla Cattedrale alle ore 15.00 e si verrà comunque accolti, se il numero di visitatori lo permette.<br />
Le prenotazioni possono essere effettuate attraverso il portale <a href="https://www.eventbrite.it/">Eventbrite</a>, via mail all'indirizzo <a href="https://www.blogger.com/null">info@museodiocesanocuneo.it</a>
o telefonando al numero 0171480612 (martedì e giovedì dalle 9.00 alle 17.00). Le prenotazioni si chiudono il giorno precedente l'itinerario
fino a esaurimento posti (massimo 30 persone per gruppo). Nel momento in cui sto scrivendo risultano già esauriti i posti per sabato 20 gennaio.</div>
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Indipendentemente dalla visita è possibile visitare liberamente Santa Croce sabato 23 e 30 dicembre, e sabato 6, 13, 20 e 27 gennaio. Nel caso foste un gruppo di amici, durante la visita, Ilaria ci ha consigliato di contattare il Museo Diocesano per concordare aperture straordinarie suggerendo la sera per la particolare attrattiva della luce all'interno di Santa Croce.<br />
Oltre alle fotografie scattate durante la visita, inserisco un video tratto dal portale del <a href="http://www.museodiffusocuneese.it/">Museo diffuso cuneese</a>, che contiene moltissime informazioni ed immagini che potranno accontentare chi, vivendo lontano da Cuneo, non potrà partecipare a questa bellissima iniziativa.<br />
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/O2u3JgYZpxs/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/O2u3JgYZpxs?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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<span style="color: #666666; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 9.5pt;"><o:p></o:p></span>Unknownnoreply@blogger.com0Via Roma, 12100 Cuneo CN, Italia44.3930675 7.551452899999958444.3873945 7.5413678999999583 44.3987405 7.5615378999999585tag:blogger.com,1999:blog-7827740153679348461.post-22340008737362220762017-12-15T21:00:00.000+01:002017-12-15T21:00:16.577+01:00La bottega di Anita<span id="docs-internal-guid-e04e9b5f-4c57-15c0-3037-e8bcfe31151d"></span><br />
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A Savigliano, piccola città dalle mille attrattive quasi al centro della Granda, opera e lavora Anita, una ragazza solare e positiva che crea oggetti unici e meravigliosi.La vetrina del suo laboratorio artigianale non si trova in un negozio fisico ma occupa una stanza della sua casa e due spazi virtuali: un <a href="http://www.labottegadianita.it/">bel sito</a> e l’immancabile <a href="https://www.facebook.com/intagliolegnoapuntadicoltello/?fref=ts">pagina FB</a>. Penso di essermi imbattuta per la prima volta nella sua pagina con una ricerca classica su google. Probabilmente una delle parole chiave digitate era stata “<i>triskel</i>” perché i primi ricordi che ho dei suoi oggetti è legato ad un bellissimo sottopentola/quadro tondo interamente inciso nel legno con il simbolo del triskele che pochi mesi più tardi ho ricevuto in dono dai colleghi e che avevo visto nella vetrina dei suoi oggetti su FB poco prima. Alcune volte penso che il caso non esista perché la mia strada si sarebbe comunque incontrata con Anita quando una persona che frequento quotidianamente mi ha mostrato un portachiavi in legno a forma di conchiglia simbolo del cammino di Santiago di Compostela, inciso da Anita. Sì perché questa giovane artigiana non solo produce e crea oggetti legati al suo vissuto ma da un’emozione, un pensiero, un’idea altrui è in grado di ricavare pezzi unici e speciali che sembrano contenere anche il sentimento e l’amore di chi li ha donati. Per quanto mi riguarda, due Natali fa, le avevo chiesto di realizzare un quadretto di benvenuto che riportava la scritta incisa sulla porta di Durin: <i>“Dite amici ed entrate”</i>. Non solo Anita da quell'idea e dalle indicazioni sommarie che le ho dato ha realizzato un pezzo unico ma lo ha fatto con passione ed amore, l’amore con il quale infonde i bellissimi gioielli della linea Ho'oponopono. Onestamente non ne avevo mai sentito parlare e sono semplicemente rimasta abbagliata dalla foggia degli anelli e delle collane che avevo visto esposte nella sua bottega. Anita non ha lesinato le spiegazioni e mi sono sentita infondere da energie positive, perché anche questo è questa ragazza, un’onda di bontà che si riflette in quello che dice e in quello che fa. I suoi oggetti per questo sono speciali, non sono delle semplici suppellettili, ma hanno un significato, un’anima. Nella sua bottega potete trovare cornici, taglieri, sotto-pentole, vasi, orecchini, bracciali,ciondoli, pannelli decorativi, portafoto, scatole, bauletti, orologi da parete, portagioie e spazzole in buona sostanza tutti oggetti in legno su cui sia possibile effettuare incisioni ed intagli. Essendo un’attività artigianale svolta nel tempo libero, nel caso vi avessi incuriosito con questo piccolo articolo e foste rimasti affascinati dagli oggetti che compaiono sul sito o sulla pagina FB, vi invito ad avvicinarvi alla bottega con lo stesso spirito di ammirazione e rispetto che provavano i fiorentini entrando nella fucina di idee del Verrocchio perché questo è il suo angolo. I prezzi degli oggetti, unici perché artigianali, è più che onesto e se avete in mente qualcosa che ancora non esiste la giovane saviglianese sarà sicuramente in grado di produrlo perché quello che è nel vostro cuore diventa reale e tangibile sotto le sue abili mani. </div>
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<i>[Crediti sulle immagini: tutte le immagini presenti nel collage sono state ricavate dalla pagina Facebook indicata sopra]</i></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSe-H_zkaRwRucil3G8uWoEBat9hPoJHtwf3uKYSb_rrlW8Mx7C2Fr7dkYonpAdmSLgjWjkhG1cXxuPMVu5iIacLfSG7VQwLPNnY2jkKBgdv1piYhNmxHA24A5tg6SoOqSkQ2i2RfIYTc/s1600/Untitled+collage.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSe-H_zkaRwRucil3G8uWoEBat9hPoJHtwf3uKYSb_rrlW8Mx7C2Fr7dkYonpAdmSLgjWjkhG1cXxuPMVu5iIacLfSG7VQwLPNnY2jkKBgdv1piYhNmxHA24A5tg6SoOqSkQ2i2RfIYTc/s640/Untitled+collage.jpg" width="640" /></a></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.38; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt; font-variant: normal; font-weight: 400; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><i><br /></i></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com012038 Savigliano CN, Italia44.6487602 7.676515699999981744.467903199999995 7.3537921999999813 44.8296172 7.9992391999999821