mercoledì 8 maggio 2019

Forchette, borse e riciclo creativo per la festa della mamma

Tutti gli anni non ricordo mai di fare gli auguri a mia madre in quella domenica di maggio in cui molti negozi si riempiono di fiori, possibilmente rosa. La festa della mamma rimane per me, parente più prossima del Grinch, una festa incomprensibile. Anche se non sono mamma, da figlia più che cresciuta riconosco quotidianamente che senza mia madre non sarei la metà della persona che sono oggi. Credo che ci sia un legame fortissimo che lega madri e figlie, forse incomprensibile ai figli maschi. Dico forse perchè raramente sul mio cammino ho incontrato ragazzi prima, uomini poi legati profondamente alla madre. Non parlo di accudimento, quello è solo uno degli aspetti del legame, non è il principale. Parlo di comunanza, di sentire che quella con cui ci raffrontiamo ci capisce, come solo lei sa fare, che ci sarà, sempre e comunque, che è già stata sui sentieri che noi percorriamo, sa cosa proviamo, anche quando, per non farla stare in pensiero, non le diciamo molte cose...lei sa. Non capisco perchè dedicare un solo giorno alla festa della mamma, però capisco il voler dare importanza a questo giorno, un giorno che vale per cento. Mi piacciono soprattutto due delle iniziative di cui vi parlerò in questo articolo perchè mettono al centro non la madre, ma il rapporto che lega madre e figli.
Partiamo dal laboratorio organizzato dal Museo Diocesano in Contrada Mondovì al termine del quale i partecipanti torneranno a casa con una borsa di tela di colori vivaci ed applicazioni. Il costo del laboratorio è 10 €, indipendentemente dal numero dei figli partecipanti. Domenica 12 maggio, dalle 16,00  alle 17,30 sarà possibile confezionare l'oggetto a ricordo della giornata. Maggiori informazioni e prenotazioni sul sito del Museo. Sabato 11 maggio sempre un Museo, questa volta quello di San Francesco, propone un laboratorio dal titolo accattivante "Le posate della mamma. Festeggiala al museo". I bambini di età compresa tra i 5 e i 10 anni realizzeranno due posate "parlanti" in gesso a grandezza naturale che verranno poi decorate e colorate. Il laboratorio si terrà dalle 15,30 ed è un pretesto per illustrare ai giovani partecipanti la collezione di posate e stoviglie conservate all'interno del Museo. Il costo è di 5 € a partecipante. Anche qui vi invito a visitare la pagina dell'ente perchè è necessario prenotare entro venerdì 10 maggio,
Anche per l'ultimo laboratorio che segnalo è necessaria la prenotazione entro il 9 maggio (motivo per cui farò uscire questo articolo due giorni prima!).
Se non conoscete Simona approfitterei del workshop in programma sabato 11. A fish on a cloud, di cui vi avevo parlato in questo articolo,  sarà ospitata dall'Erboristeria Artigianale Officinalis in via fratelli Vaschetto 7 a Cuneo e proporrà un'attività molto particolare che ha attirato la mia attenzione, soprattutto perchè il laboratorio è pensato per mamma e figlia. Verranno riutilizzati i ritagli di tessuto avanzati dalla confezione degli abiti cuciti nel laboratorio a Caraglio e con quelli si realizzeranno bijoux ed accessori per capelli. Il laboratorio è stato pensato per permettere  a tutte le bimbe dai dai 6 ai 12 anni di partecipare. Il costo comprensivo di materiali, è di 20 € a coppia. Rimando alla pagina FB per ulteriori informazioni. Chi mi presta una bimba?



Crediti sulle immagini. 
L'immagine dei bijoux prodotti da Simona arriva da qui.
L'immagine della borsa, assolutamente indicativa, arriva da qui
L'immagine, anche questa indicativa, delle posate arriva da qui.

lunedì 6 maggio 2019

Cuneo a misura di bambino

A novembre 2018, all'interno della ventesima edizione di Scrittori in città è stata presentata la guida "Cuneo a misura di bambino". Ci ho messo un po' di mesi a fare la recensione perchè ho aspettato venisse comprata dalla biblioteca in cui lavoro e prima di scriverne volevo provarla sul campo. L'impianto della guida pubblicata da +eventi non è dissimile dalla sorella maggiore. Gli itinerari proposti questa volta non solo sei ma tre e all'introduzione è dedicata solo una pagina in cui vengono presentati i quattro personaggi che accompagneranno il bambino nella sua visita: Carolina, Michele e i loro animali Castagna e Carletto. La scelta dei nomi degli accompagnatori virtuali non è casuale ma un espediente simpatico ed accattivante per presentare al bambino quattro personaggi storici. 
Dopo questa pagina ci tuffiamo nel primo itinerario alla scoperta del centro storico della città. Una mappa stilizzata a inizio capitolo aiuta il piccolo visitatore a determinare il punto di inizio della visita. Il linguaggio che accompagna la descrizione dei monumenti e dei luoghi di interesse è semplice e lineare e la lettura di avvenimenti storici non è per nulla noiosa anche perchè alle date viene dedicata una linea del tempo sganciata dal contesto narrativo. Per questo il racconto scorre come una favola da leggere ad alta voce. Mano a mano che si prosegue lungo l'itinerario tematico i disegni accompagnano il bambino e lo aiutano a scoprire monumenti, curiosità, aneddoti, stili architettonici. Non mancano i giochi o i riquadri da completare che rendono questa guida un bellissimo regalo per bambini dai 6 ai 13 anni. L'impianto della guida mi ha ricordato tantissimo i backpacks di cui vengono dotati i piccoli visitatori del British Museum a Londra. Se il primo capitolo della guida è dedicato al centro storico di Cuneo, il secondo itinerario è speculare al secondo capitolo della guida pubblicata nel 2015. Seguiamo le vicende della Cuneo moderna, dall'Ottocento in poi. Ma prima di immergerci nell'itinerario vero e proprio si respira l'orgoglio di una città che ha ottenuto la Medaglia d'Oro al Valor Militar per la sua attività nella lotta partigiana e per il sacrificio delle sue popolazioni. Con parole semplici e bellissime illustrazioni si spiega al bambino il secolo breve, raccontando dei Savoia, della monarchia, riassumendo in poche righe i fervori dell'epoca risorgimentale, tratteggiando la figura di Duccio Galimberti e la lotta per la libertà. Questo itinerario attraversa Piazza Torino e ci porta. attraverso il complesso monumentale di Santa Croce, in piazza del Seminario, in Piazza Galimberti e poi prosegue alla volta di via Nizza sino a Viale degli Angeli. In realtà gli itinerari che si dipanano nel secondo capitolo sono tre, con punti di partenza e destinazioni diverse ma la grafica accattivante e l'uso sapiente dei colori aiuta il lettore a comprenderne la logica.
L'ultimo itinerario è dedicato allo splendido Parco Fluviale e alle frazioni.
MA CON GRAN PENA LE RETI CALA GIU'.
Alzi la mano chi di noi non ricorda lo stratagemma usato a scuola per ricordare il nome delle Alpi partendo da occidente! Il giovane lettore di quest a guida forse lo vedrà per la prima volta ma non lo dimenticherà più. E dopo la breve lezione di geografia ci si immerge nella descrizione del Parco con i suoi percorsi tematici, la sua casa del fiume, il bosco della Crocetta e i suoi canali. Dopo aver lasciato la bicicletta si consiglia di proseguire la visita nelle frazioni: E mentre proseguiamo nella lettura scopriamo che a villa Tornaforte aleggia il fantasma di una fanciulla che, affacciata l ponte del lago, canta melodie malinconiche.
Una breve appendice "a misura" di bambino chiude questa guida che personalmente consiglio non solo ai bambini ma anche agli adulti che odiano leggere.

Crediti sulle immagini.
Le immagini