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sabato 19 gennaio 2019

Solo una parola

Mancano sette giorni al 27 gennaio, Giornata della Memoria dedicata al ricordo della Shoah (sterminio del popolo ebraico), delle leggi razziali, della persecuzione italiana dei cittadini ebrei, degli italiani che subirono deportazione, prigionia, morte, nonché al ricordo di coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si opposero al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita salvarono altre vite e diedero protezione ai perseguitati.
Il Comune di Cuneo, come era già accaduto lo scorso anno, dà la possibilità di partecipare gratuitamente allo spettacolo "Solo una parola", progetto di Matteo Corradini basato sull'omonimo romanzo pubblicato da Rizzoli ed in vendita da nemmeno una settimana. Chi segue il blog sa che del mio incontro letterario con Corradini ho già parlato. Ho sempre grandi aspettative che lo riguardano e solo raramente sono state deluse.  Lo spettacolo dello scorso anno, La Shoah delle ragazze, era  stato commovente e toccante. Storie quotidiane e normali che si trasformano improvvisamente in tragedia perchè qualcuno decide così, di punto in bianco, perchè è successo e succede ogni singolo giorno. Gli incontri con Corradini  non sono mai banali e scontati, come a volte lo sono le domande che il pubblico gli rivolge. La "grande" domanda che sento ripetere spesso è "come stato possibile che sia successo" e lo stupore traspare nella mimica e nell'inflessione di chi pronuncia LA domanda, quella domanda che aleggia nella sala in un momento storico in cui le situazioni aberranti ci circondano, quotidianamente. Chi vuole e sa cogliere comprende che il passato non è così lontano e sia negli scritti che negli spettacoli di Corradini compare spesso questa dicotomia tra il prima e il dopo che assale il lettore (o lo spettatore) come un pugno in faccia perchè il prima, quel prima fatto di casa, sicurezza, cibo caldo, affetto e cura viene improvvisamente a mancare e non si ha più nulla, non si è più nulla. Per quello le storie raccontate nei libri e negli spettacoli di Matteo Corradini necessariamente spingono a riflettere sul senso non solo del passato ma del qui e dell'adesso. Lo scorso anno mi colpì lo spettacolo ma anche il suo ideatore e voce narrante perchè lo vidi, prima dello spettacolo, parlare con i ragazzi, interessarsi a loro non con la piaggeria che appartiene a molti adulti, ma con genuino interesse ed attenzione, perchè in massima parte, come già scrivevo, il lavoro che Corradini fa sulla memoria è anche e soprattutto per i ragazzi.
Non posso dire nulla sul libro che ha ispirato lo spettacolo perchè sto scrivendo questo breve articolo a 3 giorni dalla sua uscita in libreria, vi invito quindi a visitare il link che rimanda allo spettacolo che trovate a inizio articolo e a seguire la pagina ufficiale di Corradini. Anche se non siete di Cuneo i suoi spettacoli sono itineranti e potete vederli, spesso gratuitamente, anche altrove.

domenica 8 aprile 2018

Margherita Buy a Busca

Busca, porta di ingresso alla Val Maira, appare come una piccola Haven, la cittadina americana in cui si svolgono le vicende narrate da Stephen King in Colorado King. A Busca non solo non manca niente (a parte forse il mare o almeno un bel lago) ma ospita in una piccola via parallela a quello che i lombardi definiscono corso un piccolo gioiello: il cinema Lux. Per la storia completa del cinema di Busca vi rimando al volume, pubblicato lo scorso anno, che ha celebrato i sessant'anni di questa istituzione Il libro, edito da Rocchia, si intitola A ciascuno il suo Lux : i sessant'anni del Cine-teatro Lux di Busca e può essere preso in prestito in Biblioteca a Busca o acquistato al cinema.
Non tanti anni fa questo piccolo cinema ha rischiato la chiusura ma grazie ad un gruppo di volontari, riunitisi in breve tempo in un Circolo Culturale associato all’ANCII, ha trovato nuova linfa ed è una realtà vitale, energica e tangibile all'interno della città. Entrare al Lux è come entrare in casa di un amico appassionato di cinema. Vi parlerò in un altro articolo di questo cinema, perchè l’ho amato dal primo sguardo e perché è la dimostrazione che a volte, “se puoi sognarlo, puoi farlo”. Grazie al sogno e all'energica perseveranza di Comune di Busca e Circolo Méliès, il Premio Cinematografico Alpi del Mare - Città di Busca giunge quest’anno alla seconda edizione ed ospiterà il 14 aprile Margherita Buy. Il premio, nato lo scorso anno come coronamento dei gloriosi sessant'anni di vita del cinema, ha l’intento di riconoscere il merito di un personaggio del cinema che si è distinto nella sua carriera. E se lo scorso anno mi ero precipitata a prenotare i posti per vedere dal vivo Giuseppe Battiston di cui mi ero perdutamente innamorata vedendolo per la prima volta in Agata e la tempesta, quest’anno non sarò da meno. Credo sia preziosa la possibilità di assistere ad una premiazione durante la quale il nostro attore preferito, o comunque un attore che ci ha regalato momenti di serenità o riflessione (Margherita quanto ti ho amata in Giorni e nuvole!) è presente. In questa occasione, sul palco accanto a Margherita Buy, ci sarà il critico cinematografico Steve Della Casa e dopo la premiazione e l’intervista sarà possibile assistere alla proiezione di "Mia madre" di Nanni Moretti. La consegna del Premio è il preludio ad una retrospettiva dedicata alla Buy che si terrà al Lux nelle settimane successive alla premiazione. Dal 14 maggio verranno proiettati, con cadenza settimanale: "Io e lei" di Maria Sole Tognazzi, "Questi giorni" di Giuseppe Piccioni e "Piccoli crimini coniugali" di Alex Infascelli.
Se non volete perdere questa occasione vi consiglio di prenotare il prima possibile telefonando allo 349.1817658 o inviando un’email a direttivo@cineclubmelies.it
Il costo dell’evento è 8 € e se siete amanti del cinema non potete perderlo perchè il clima che si respira al Lux parla di amore incondizionato per la “settima arte”.


venerdì 2 marzo 2018

8 marzo e dintorni: 2018

Ricordo che lo scorso anno avevo aspettato ansiosamente l'arrivo di marzo. Infatti il post che avevo scritto ad inizio mese era decisamente primaverile, quasi interamente dedicato ad escursioni all'aria aperta dalla giornata dedicata alle ferrovie dimenticate, alle escursioni con FIAB, con il FAI ed ultimo ma non per importanza con gli appuntamenti organizzati dal Comune di Cuneo dedicati all'8 marzo. Quest'anno, complice anche l'abbondante nevicata, sento la primavera talmente lontana che quasi dimenticavo fossimo così vicini a marzo. Mentre scrivo l'articolo, sempre in anticipo rispetto alla data di uscita, fuori dalla finestra c'è la neve e forse era nevicato anche lo scorso anno, proprio il giorno dell'escursione dedicato alle donne di Cuneo, ma era stata una nevicata lieve, un gioioso saluto del fratello inverno. Quest'anno l'inverno sta salutando sbattendo ben forte la porta.
Confidando di trovare in marzo temperature più clementi, segnalo alcuni degli appuntamenti del ricco calendario di 8 marzo e dintorni che quest'anno rifletterà sul ruolo della donna nella cosa pubblica, a partire dalla presentazione delle 21 donne Costituenti. Ed è stato durante il primo appuntamento di oggi che Livia Turco ci ha parlato delle madri costituenti, elette all'Assemblea Costituente, che si fecero portavoce delle esigenze, fino a quel momento inascoltate, delle donne, madri, figli, mogli, lavoratrici, studentesse italiane, chiedendo uguaglianza tra i sessi, tutele lavorative, sostegno familiare, garanzie per la maternità e pari opportunità formative e professionali. Secondo Lucia Motti, responsabile dell'archivio storico delle donne della Fondazione Istituto Gramsci, le costituenti sentirono "molto fortemente su di loro il peso di dover rappresentare un intero universo femminile fino a quel momento escluso dalla vita politica ufficiale". Nel caso vi foste perse l'incontro in fondo all'articolo inserisco una bibliografia minima e il link ad un bellissimo documentario Rai che, personalmente, mi ha fatto emozionare.
Sabato 3 marzo tornano le visite guidate Donne alla scoperta della città, grazie alle quali verremo a conoscenza della storia e delle vicende di Cuneo attraverso la voce e le azioni di grandi donne come Alice Schanzer, Bettina ed altre. Vi rimando per approfondimenti al racconto dell'esperienza che avevo vissuto lo scorso anno e ve le consiglio di cuore. Le visite sono gratuite ma la prenotazione è obbligatoria. I turni di visita sono due, uno alle 10 e uno alle 15. I riferimenti per prenotare sono due: cellulare (366.936124) e posta elettronica (cegat@cegat.it). 
Informazioni sull'incontro del 4 marzo, Donne alla scoperta dei musei della città è stato anticipato con un breve articolo già il 26 febbraio, per permettere a più lettori di partecipare, vista la necessità di prenotare entro il 1 marzo. 
Giovedì 8 marzo ci sono talmente tanti eventi programmati che vi esorto a consultare il programma ufficiale. Si va dalla possibilità di accedere al Centro Sportivo Roero gratuitamente per un massimo di due ore, spogliatoio compreso, alle visite guidate gratuite in molti musei della città. È quasi sempre necessaria la prenotazione e la scelta è limitata a due sedi: il Complesso monumentale di S. Francesco e il Museo Casa Galimberti. Accanto a nuoto e visite ci aspettano anche uno spettacolo teatrale ed un incontro di approfondimento. 
Scorrendo il programma mi è dispiaciuto constatare la mancanza di un bellissimo appuntamento presente nella scorsa edizione: la tenda rossa. Era stato un incontro emozionante, estremamente formativo e che mi aveva lasciata temprata e cosciente di me. In effetti quest'anno La Casa del Fiume è presente soltanto nella giornata di sabato 10 marzo con quella che, immagino, sia una passeggiata alla scoperta degli scorci e dell'ambiente del Parco. Il fiume dipinto - I paesaggi di Alice Schanzer è l'appuntamento all'interno del Parco fluviale per il quale è necessario effettuare la prenotazione entro il 3 marzo. 
Tralascio di elencare gli altri appuntamenti che si svolgeranno nelle settimane successive, confidando di riuscire a partecipare a qualcuno e certa di avervi comunque fornito alcune informazioni utili.


Bibliografia minima (le prime due risorse sono gratuite e liberamente accessibili)
Documentario Rai Storia
Donne della costituente, Biblioteca del Senato.
Fondazione Nilde Iotti, Costituenti al lavoro. Donne e Costituzione 1946-1947, Guida Edizioni, 2018.
Anna Maria Bernieri, Madri costituenti. Storia di una speranza incompiuta, MdS Editore, 2017.
M.T. Morelli, Le donne della Costituente. Con DVD, Laterza, 2007.
Grazia Gotti, 21 donne all'Assemblea, Bompiani, 2016.
Nadia Gallico Sprano, Mabrúk: ricordi di un'inguaribile ottimista, Am&D Edizioni, 2016.


lunedì 26 febbraio 2018

Donne alla scoperta dei musei della città


Vi avviso. Questo non è un articolo ma una piccola anticipazione dell'articolo molto più approfondito, dedicato alla serie di appuntamenti 8 marzo e dintorni che uscirà venerdì.
Tra gli appuntamenti elencati nel calendario quello al Museo Diocesano del 4 marzo richiede la prenotazione.
Pur notando un'incongruenza tra la data entro la quale effettuarla indicata nella comunicazione ufficiale (1 marzo) e quella indicata nel manifesto (2 marzo) vi segnalo comunque l'evento.

La visita guidata e gratuita all'interno del Museo Diocesano si svolgerà domenica 4 marzo in due turni, il primo di mattina alla 10 il secondo nel pomeriggio alle 16. Visto il numero esiguo dei posti a disposizione (20 per turno) è consigliabile prenotare il prima possibile per avere la possibilità di visitare il Museo con un punto di vista differente. Saranno i racconti delle donne a guidare la visita, non solo sante ma anche sofferenti e pellegrine. Durante questi percorsi tematici ho notato quanto spesso la Storia assuma un altro sapore se raccontata partendo dalle persone. 

Le visite possono essere prenotate telefonicamente (martedì e giovedì) allo 0171.480612 o per email info@museodiocesanocuneo.it. 

La storia è madre della verità, emula del tempo, depositaria delle azioni, testimone del passato, esempio e annuncio del presente, avvertimento per il futuro.
(Miguel de Cervantes)

giovedì 18 gennaio 2018

La Shoah delle ragazze

Tra i mille libri che mi costrinsero a leggere durante gli anni dell’obbligo scolastico, quello che ha contribuito a rendermi compulsiva ed onnivora fu Se questo è un uomo. La lettura di Levi provocò in me tantissimi interrogativi e domande che mi trasformarono in una lettrice esigente, attenta e a volte anche leggermente spocchiosa. Tanto e tale fu l’impatto di confrontarmi con quel periodo storico, che mi feci regalare un ciondolo con la stella di David che ho portato al collo per tanto tempo. Quando mi chiedevano se fossi ebrea rispondevo, con l’innocente orgoglio dei 16 anni, che non lo ero ma condividevo le sofferenze del popolo ebraico. Questo breve incipit di natura personale per far capire che questo articolo è molto vissuto e sentito.
Solo nel 2005 venne identificato il 27 gennaio, giorno in cui l’Armata Rossa liberò il campo di Auschwitz, per ricordare la Shoah. Venne così istituita la Giornata della memoria e da allora tutti i bambini e ragazzi delle scuole dell’obbligo devono confrontarsi per molti giorni, spesso senza essere stati adeguatamente preparati emozionalmente, con libri pensati per loro, almeno a livello editoriale. Credo non sia facile parlare della Shoah con i ragazzi e credo addirittura possa essere controproducente alcune volte. Quando mi sono imbattuta in Matteo Corradini me ne sono innamorata. Matteo si occupa di didattica della memoria e grazie ai suoi libri, è davvero possibile far scattare nei ragazzi quell'empatia necessaria a fargli capire che gli avvenimenti che gli raccontiamo, anche se per loro sono lontani nel tempo, sono accaduti a ragazzi e bambini coetanei e che dietro ad ogni angolo, dietro ad ogni negazione dell’altro, dietro ad ogni esclusione si nasconde un’ombra.
Anche questa volta amo Cuneo per aver organizzato, sia per i ragazzi che per gli adulti, un appuntamento per farci riflettere. La Shoah delle ragazze è un progetto curato da Matteo Corradini con il quale si darà voce alle parole di quattro ragazze: Anne Frank, Esther (Etty) Hillesum, Ilse Weber e Inge Auerbacher. “Quattro bambine, ragazze, donne diverse accomunate solo dal dolore e dalla voglia di uscirne. Quattro storie parallele nella storia della Shoah, con parole che si richiamano e ritornano”.  
L’evento verrà replicato tre volte venerdì 19 gennaio all’interno del Cinema Monviso. I primi due appuntamenti delle 9.00 e delle 11.00 sono rivolti alle scuole. Il terzo alle 18.00 è gratuito ed aperto al pubblico ma è necessario prenotare il proprio posto iscrivendosi all'evento. Il biglietto che verrà inviato via mail garantirà l'accesso alla sala (consentito fino ad esaurimento posti) fino a cinque minuti prima dell'inizio dello spettacolo, quindi entro le ore 17.55. Dopo tale orario, i posti che risulteranno non utilizzati saranno messi nuovamente a disposizione del pubblico che si presenterà in sede senza aver prenotato. Purtroppo visto la quantità dei biglietti rimasti nel momento di redazione del presente articolo che avrei voluto programmare almeno la scorsa settimana, temo molti di voi non potranno trovare i biglietti.

“Di sicuro la lontananza tra loro [i ragazzi] e questi eventi della storia è molto forte, più forte di quello che sentiamo noi, perché noi in qualche modo, noi della mia generazione abbiamo avuto la possibilità anche di incontrare dei Testimoni di ascoltare la storia da una posizione più privilegiata probabilmente. E invece per loro, per molti di loro, per molti ragazzi la storia e la Shoah sono degli episodi lontani nel tempo, come episodi di due tremila anni fa probabilmente.Allora il rischio è che li sentano davvero lontani; allora credo che una delle possibilità sia proprio quella di passare attraverso le storie personali e le storie spesso sono quelle che ti lasciano più segni addosso sono anche quelle in cui possiamo trovare qualcosa di noi.
Le storie dei loro coetanei per esempio sono importanti; se un ragazzo a 11 anni legge che cosa è successo a un ragazzo di 11 anni 70 anni fa, forse riesce a capire qualcosa, se una traccia di quello che successo può rimanergli dentro.
Io non uso mai la parola identificazione perché credo sia impossibile identificarsi in una persona che ha sofferto nella Shoah e nessuno libro potrà mai aiutarci a farlo e nemmeno nessun laboratorio di didattica della memoria deve aiutare i ragazzi a identificarsi perché così sarebbe poco rispettoso di chi ha sofferto per davvero però avvicinarsi con gli occhi più aperti quello è una cosa che si può fare”.
(Matteo Corradini)




venerdì 1 dicembre 2017

L'Antico Egitto passa da Cuneo


C’era una volta una ragazzina di 12 anni che si era appassionata ad un piccolo libro dalla copertina bianca, riletto poi nel corso degli anni tantissime volte. Quel libro per lei appassionante ed unico raccontava di avventura e scoperte, di civiltà scomparse e paesi lontani, di Omero e Troia. La vita però è strana; a volte la corrente di ciò che accade ci porta lontani dalle spiagge che pensavamo avremmo esplorato, ma un eco di quello che saremmo potuti essere o diventare continua a riecheggiare dentro di noi, come un diapason accordato sulle note del nostro cuore. Quest’incipit molto romantico e per raccontare l’emozione che ho provato leggendo che il direttore del Museo Egizio di Torino sarà in visita a Cuneo sabato 2 dicembre. Christian Greco sembra il protagonista di una storia di invenzione: è giovanissimo (42 anni), conosce nove lingue, tra cui l’ittita e l’accadico, ha avuto il coraggio di mettersi in gioco, di non dare mai nulla per scontato, e quel coraggio continua ad averlo. Tra i tanti articoli che avevo letto su di lui, ne ho cercato uno, per citare puntualmente quanto raccontato a Marco Imarisio

Ho imparato la dignità del lavoro, qualunque esso sia. Ho imparato che è importante chi sei, non cosa fai. Io sarò sempre un egittologo, anche se dovessi tornare a servire birra in un bar, e non certo perché oggi ho un ruolo
Non stiamo inseguendo i nazisti per strappargli l’arca dell’alleanza, e non stiamo neppure accompagnando Nina Wilde in una delle sue avventure, Mr. Greco è reale, vivo e riesce a trasmettere tanta positività e passione. Sarà possibile incontrarlo sabato 2 dicembre, presso lo Spazio Incontri della Fondazione CRC in Via Roma 15. Due saranno i relatori che ci accompagneranno per mano per raccontarci l’Egitto: Christian Greco e Luigi Prada. Anche se escludo che qualcuno di loro legga il blog, mi scuso con il Dott. Prada perché nell'articolo ho speso molte righe a parlare del Direttore del Museo Egizio ma ne ho letto così tanto, mi è stato raccontato così tanto su di lui che è diventato quasi una figura leggendaria ai miei occhi. Si evince dal programma che la chiacchierata con Christian Greco, “ci aiuterà a capire quanto la scienza oggi sia una risorsa sempre più essenziale per comprendere e approfondire la conoscenza del passato. Luigi Prada, ricercatore associato in Egittologia all'università di Oxford, invece, ci condurrà alla scoperta della scuola e dell'istruzione nella civiltà egizia, attraverso un'analisi della figura dello scriba”.
Aggiungo, per dovere di cronaca, che la partecipazione all'incontro varrà come formazione per gli insegnanti e rilascerà crediti formativi.


venerdì 24 novembre 2017

26 novembre: EXPA festa finale

EXPA è l’esempio concreto di quanto sia importante l’unione e la condivisione di esperienze e peculiarità piuttosto che la scissione e divisione in microcosmi autonomi e non interconnessi. Nel 2015 l’Italia ospitò l’EXPO , l’Esposizione Universale dedicata al cibo e all’alimentazione e in quello stesso anno l’Ecomuseo Terra del Castelmagno realizzò un evento diffuso nel territorio dedicato alle eccellenze alimentari della zona. EXPA, il cui logo ricorda i colori dell’Esposizione a Milano, è l’acronimo di Esperienza X Persone Appassionate e dal 2015 ospita, nel periodo che va da maggio a dicembre, moltissimi eventi legati alla produzione alimentare ed artigianale. Possiamo parlare di vera e propria manifestazione diffusa sia perché si articola in un intervallo temporale molto ampio sia perchè coinvolge l’intero territorio della Valle Grana. 
Quest’anno EXPA ha offerto tantissime occasioni per conoscere, apprezzare ed amare la zona, valorizzando le risorse del territorio ed insegnando ai partecipanti quanto ricco di eccellenze, non solo alimentari, sia questo territorio. Settimana dopo settimana gli incontri hanno guidato i partecipanti nella raccolta di fiori ed erbe spontanee, nella riscoperta del piacere della panificazione, nella fascinazione della vita del bosco e delle risorse che ne possiamo ricavare, prima di tutto il legno, sia da ardere che per costruire, che ha permesso agli abitanti di sopravvivere in questo territorio. Ho avuto la fortuna di partecipare all’escursione di maggio in cui Roberto Ribero, accompagnatore turistico, ha guidato i ciclisti in una lunghissima escursione da Pradleves a Monterosso. Su una bellissima e-bike ho scoperto quanto sia meravigliosa la valle, quanto sia possibile, con l’aiuto di una bicicletta a pedalata assistita, riuscire a percorrere sentieri ripidi che regalano scorci mozzafiato. Avevo accennato in questo articolo ad EXPA ma, mi accorgo solo ora, di non aver mai raccontato nel dettaglio l’esperienza. In occasione della gara ciclistica “La Rampignado” un gruppo numeroso di ciclisti è partito da Bernezzo in direzione di Caraglio. Lungo il percorso è stato dedicato spazio alla visita del museo dei mestieri, all’azienda Famù, e al Filatorio di Caraglio. Ma EXPA non è solo escursioni è anche un momento in cui i partecipanti conoscono direttamente gli artigiani che operano nella zona. E quindi ecco Simona, con il suo laboratorio di timbri, che si è svolto all’interno di EXPA ma che lei ripete spesso (vi invito a seguire la sua pagina FB), Remo Giordano e l’esperienza di panificazione dello chico d’pan, un pupazzo di pane che tradizionalmente veniva preparato e cotto a Natale e durante EXPA è stato realizzato utilizzando le farine dell’ecomuseo della segale, Ilaria, della compagnia Magulou, Alice che ha accompagnato i bambini lungo il sentiero dei Sarvanot, un sentiero didattico realizzato con Elena Rosso. In questo contesto sono stati realizzati quattro eventi natura: due dedicati agli adulti e due ai bambini. L’elenco dei partecipanti a questa esperienza è lunghissimo: vi invito caldamente a seguire la pagina dell’Ecomuseo di Castelmagno e la loro pagina FB su cui vengono date informazioni sulle iniziative e, spero, anche sulla prossima edizione di EXPA.
Nel caso vi foste persi gli appuntamenti, domenica 26 novembre, nella magnifica cornice del Filatoio di Caraglio, vi sarà data la possibilità di recuperare. La festa finale ospiterà laboratori creativi per bambini e per adulti, street food con prodotti locali, musica occitana e tanto tanto altro. Al momento di redazione del presente articolo la lista degli espositori non è ancora completa, per cui vi invito a seguire la pagina FB dell’ecomuseo per tutti gli aggiornamenti del caso.
Per comodità dei lettori, copio di seguito di programma, così come compare sul portale e sui depliant informativi.
Dalle 14.30
. esposizione e vendita dei prodotti tipici della Valle Grana
. esposizione e vendita di artigianato, e creatività dell’autoproduzione
. laboratori creativi per bambini con materiali naturali e tipici della valle
. laboratori ed esibizioni tra corali con: Lu Corou de la Cevitou e Badia Corale Val Chisone. musica classica nel museo del setificio Piemontese con Power Flower Orchestra d’Archi giovanile e La Mandolinistica di Asti
dalle ore 17
. musica occitana jam session e ballo con: Lou Tapage, Raskas e l’orchestra EXPA
Per tutto il giorno street food di qualità a base di prodotti locali in collaborazione con: BioEtik, L'Atelier des Tartes, Sbaffalo - Agri Street Food -, Na bela Grana, Gelapajo.
Per tutto il pomeriggio consegnando il GETTONE EXPA, ricevuto nel corso della rassegna partecipando ad un’esperienza, al banco informazioni EXPA si potrà ricevere un premio firmato Valle Grana.
La partecipazione agli eventi Expa è ad ingresso libero.
Info: expa.terradelcastelmagno@gmail.com – +39 329 4286890


venerdì 3 novembre 2017

Escape room in un castello? Sì a Lagnasco il 5 novembre

Escape room: due parole che racchiudono sessanta (60) minuti di puro divertimento che vivrete, partecipandovi. Dopo la premessa, giunge la confessione: non avevo mai sentito parlare di escape room sino al Lucca Comics di due anni fa quando due amici, che avrebbero partecipato con noi ad un torneo di Lotr card (sì sì sono una nerd) ci chiesero di far loro compagnia e di provare, gratuitamente, questa esperienza. Curiosità e gratuità: combo vincente per un ligure. 
Il gioco consiste nel riuscire a fuggire (escape) da una stanza (room) con il solo ausilio del proprio intelletto e spirito deduttivo. Spesso, ma non sempre, si viene introdotti e guidati in una situazione apparentemente reale da attori che contestualizzano quello che ci sta accadendo e da lì la squadra, composta solitamente da un numero di giocatori variabile (da 2 a 6) deve tentare di risolvere gli indizi nascosti nell’ambiente. In questo breve articolo non parlerò della prima escape room italiana, quella di Torino che, tra l’altro sconta gli ingressi sino a metà novembre per rinnovo locali e neppure di quella di Cuneo, in Via Cavallotti, 23, accanto ad un ottimo cinese di cui prima o poi scriverò (il Bamboo).
Il 5 novembre la meravigliosa cornice del castello di Lagnasco ospiterà “Castle Angels, a caccia di leggende", “un progetto sviluppato da due realtà associative, che hanno unito forze, competenze e passione per valorizzare i beni culturali del proprio territorio attraverso la gamification”. Pur disconoscendo il termine “gamification” usato sul portale che descrive il progetto, vi invito caldamente a seguire le attività legate a questo gioco di astuzia. Credo possa essere un modello eccellente per valorizzare ulteriormente un territorio meraviglioso come quello della Granda, riuscendo ad avvicinare al bene architettonico, museale o culturale un pubblico inusuale.
Da domenica 5 novembre il castello dei Tapparelli d’Azeglio sarà il teatro di un’escape room dal titolo “La Dama velata”. Soltanto per quella data i giocatori avranno a loro completa disposizione il castello. Nelle date successive, concomitanti con le aperture ordinarie del castello di Lagnasco, il gioco si potrà svolgere contemporaneamente alla presenza di eventuali turisti in visita. Gli indizi saranno disseminati nel castello: l’espediente del ritrovamento di un documento del marchese Massimo D’Azeglio, accennerà a messaggi segreti negli affreschi che decorano le sale e i soffitti del maniero.
Indipendentemente dall’evento in oggetto, il castello, che apre al pubblico dal mese di marzo al mese di novembre, merita sicuramente una visita. Ne parlerò il prima possibile. 


Crediti immagini: le fotografie del castello di Lagnasco provengono dal sito del castello.


lunedì 23 ottobre 2017

Workshop a Caraglio

Non lontano dalla chiesa di San Lorenzo di Caraglio, piccolo paese non lontano da Cuneo, Simona ha creato un paradiso fatto di sorrisi, colori e stoffe che comunicano emozioni ed amore. Ho scoperto l’esistenza di A fish on a cloud per caso. Dopo aver partecipato un paio di mesi fa ad un evento organizzato nell’ambito di EXPA, comincio a seguire la pagina della manifestazione e rimango affascinata dalla presentazione del corso di Simona. Dalla sue parole traspare la passione e la voglia di trasmettere ad altri le proprie conoscenze e passioni e forte è il desiderio di partecipare al corso, al quale poi ho dovuto rinunciare per impegni improrogabili. Quando Simona ha segnalato sulla sua pagina facebook l’organizzazione di un altro corso, le ho scritto immediatamente per avere informazioni sul costo e per fugare i dubbi relativi alla mia scarsa manualità. La risposta è stata veloce e precisa ed ho deciso di confermare la mia adesione. Non me ne sono pentita perché quella di domenica 15 ottobre è stata una giornata speciale in cui ho imparato molto, divertendomi. 
Le istruzioni che mi ha inviato Simona per raggiungere il suo laboratorio sono state precise e dettagliate e l’accoglienza, sin dal primo momento, è stata calorosa. Non è stato difficile familiarizzare con gli altri partecipanti perché il clima era molto rilassato e cordiale e sin dal primo momento mi sono sentita molto a mio agio. I materiali per il corso erano a disposizione di ciascuno di noi, riposti in un piccolo sacchetto bianco che conteneva il materiale necessario alla prima parte del laboratorio: la creazione di timbri personalizzati. Abbiamo imparato molte cose sulle diverse tipologie di materiali che possono essere scelti per realizzare i propri timbri, sugli strumenti necessari all’incisione e sugli inchiostri più adatti all’effetto che si vuole produrre e al prodotto su cui si stampa ed infine, aiutati dai bellissimi libri di Simona, ciascuno di noi ha creato il proprio timbro su due materiali diversi: la gomma crepla o polistirene e la gomma adigraf. Nonostante la mia innegabile mancanza di manualità, sono riuscita a realizzare due timbri che mi piacciono molto e che sto utilizzando per impreziosire la mia carta da lettere.
La seconda metà della giornata era dedicata alla legatura giapponese. Guidati dalle precise istruzioni di Monica ciascuno di noi ha realizzato un quaderno, scegliendo dorso e copertura e tipo di legatura. Il momento della piegatura della carta mi ha costretta a rallentare, a tornare al presente e per chi, come me, è sempre proiettato verso il futuro, è stata una bella lezione non solo manuale ma anche spirituale. Anche Monica ci ha introdotto al mondo della legatura, spiegandoci le basi, guidandoci con fermezza e precisione nella realizzazione del proprio quaderno, non lesinando consigli, suggerimenti ed incoraggiamenti. Come spesso accade quando si partecipa a questo tipo di laboratori, colpisce come l'unicità di ciascuno di noi emerga sempre ed il prodotto finale sia unico ed irripetibile perchè ci rispecchia.
Invito chi non conoscesse il laboratorio di Simona a tenere sott’occhio sia la sua pagina FB che il suo profilo Instagram su cui vengono spesso pubblicati fotografie delle sue splendide creazioni.


martedì 16 maggio 2017

EXPA : due giorni dedicati al cicloturismo con e-bike a Pradleves

Seguo sempre con interesse le iniziative dedicate alla bicicletta e al cicloturismo perché la Granda, seppur priva di una rete ciclabile degna di questo nome, regala paesaggi meravigliosi e, se si riescono ad evitare le pericolosissime provinciali, si attraversa la campagna con tranquillità e rilassatezza. Da quando è apparso l’articolo dedicato alla Cuneo Bikexperience, ho cominciato a seguire la loro pagina FB e a consultare spesso il sito di CuneoAlps. Per turni di lavoro non sempre compatibili con i miei interessi, non sono riuscita ad essere presente all’incontro organizzato all’interno del Bike Festival di Cuneo, in cui si presentava la progressione di “ReVAL”, progetto transfrontaliero grazie al quale si potrà sviluppare il cicloturismo sul territorio della provincia di Cuneo. 
Cuneo Bike Experience nasce su iniziativa degli operatori turistici, per valorizzare e promuovere il cicloturismo. L’intento è quello di coinvolgere strutture turistiche, imprese ed uffici ATL per creare una rete di servizi per il cicloturista. Al momento è stato dedicato un bello spazio dedicato al ciclo escursionismo all’interno dell’ATL di Cuneo appena inaugurata: si chiama “bike room” ed espone materiali ed attrezzature, anche d’epoca, ha uno spazio relax, noleggia e-bike e dà la possibilità di ricaricare le batterie delle biciclette elettriche. Dalla prossima settimana anche Cuneo Alps sarà presente all’interno del nuovo spazio al Foro Boario e sono curiosa di vederlo. Nel fine settimana, purtroppo in concomitanza con Il Salone del Libro e QuinTessenza, anche la provincia di Cuneo avrà il suo piccolo BIKE UP. Il titolo dell’iniziativa è EXPA: Esperienza per Persone Appassionate. Nel momento in cui sto redigendo questo articolo, è stata data poca visibilità all’evento che si svolgerà solo se saranno presenti almeno 4 partecipanti. L’appuntamento è alle 9.00 di sabato 20 maggio in Piazza Roma a Pradleves: ci sarà la possibilità di scoprire il mondo delle biciclette a pedalata assistita e di partecipare al tour della durata di un’ora (costo 8 €) accompagnati da Roberto Ribero, accompagnatore naturalistico, turistico e Guida Accademia Nazionale di MTB. La gentilissima addetta alle prenotazioni mi ha informata che sono stati organizzati 3 gruppi, con partenze scaglionate di un'ora: quindi alle 9.00, alle 10.00 e alle 11.00. Alle 11.00 ai ciclisti sarà offerta una pausa caffè: verrà presentato EXPA ed inaugurato il bikeroom all’interno dell’Albergo della pace, in seguito sarà possibile noleggiare una e-bike fornita da Candela Gomme per un tour in autonomia. Per ulteriori informazioni sui costi e sull’iniziativa vi rimando alla pagina del portale di Cuneo Alps. 
Domenica 21 maggio è dedicata alla famiglie: l’appuntamento - FAMILY BIKE: come andare in bici tutti insieme? - è alle 9.00 presso la Trattoria Aquila Nera a Monterosso Grana per accoglienza e colazione. 
Le prenotazioni sono obbligatorie e devono essere fatte entro giovedì 18 maggio.





martedì 9 maggio 2017

QuintEssenza

Anche questo post non sarà dedicato a Cuneo ma ad una piccola città, molto vicina a Torino, in cui tra poco meno di quindici giorni si svolgerà Quintessenza. Sin dal primo momento in cui avevo letto di questa manifestazione su +eventi, che è diventato per me un imperdibile appuntamento mensile, ne ero rimasta affascinata e mi aveva ricordato la manifestazione che, tutti gli anni, Santa Margherita Ligure dedica alle piante aromatiche all’interno della splendida cornice del Parco di Villa Durazzo. Se, in periodo pasquale, vi troverete in terra ligure, vi consiglio vivamente di visitare l’Erba Persa. Ma torniamo in Piemonte, a Savigliano e parliamo di questa giornata in cui si celebra la quint’essènza, o quinta essènza, non intesa in senso filosofico od alchemico, anche se quella di tramutare in oli essenziali fiori e piante è una piccola magia . Direttamente dal dizionario Treccani leggiamo che quintessenza è la “denominazione usata in passato per indicare gli olî volatili, e in partic. gli olî essenziali ottenuti dai fiori per doppio processo di estrazione con solventi diversi (chiamati anche essenze assolute)", anche se in realtà il portale di Quintessenza ci regala un’altra etimologia. Cito, direttamente dal portale:
Tutto cominciò nell'antico monastero benedettino di San Pietro. Qui, nella città di Savigliano, in un chiostro di recente tornato agli antichi splendori, sapienti monaci coltivarono per secoli erbe aromatiche e curative. Alcune piante si reperivano solo in alta quota, così i religiosi andavano a raccoglierle sui monti, per poi distillarle, essiccarle e trasformarle in essenze portentose. Cinque erano i passaggi per giungere al prodotto puro, quasi celestiale. Per questo, da tale pratica ereditiamo un termine per indicare qualcosa di superlativo: QuintEssenza. 
Credo che questa manifestazione bene si leghi ad altre iniziative promosse a Savigliano, di cui avevo già parlato qui e sono curiosa di passeggiare nelle vie, circondata da odori e sapori, attraversare Piazza delle Erbe invasa da erbe aromatiche ed officinali, da spezie, essenze e prodotti naturali che erano i protagonisti dell’antica piazza del mercato di Savigliano. Leggendo il ricco programma, ci si figura una città invasa da bancarelle di artigiani, piante ornamentali e da giardino, fiori ed iniziative legate alle eccellenze del cuneese e al benessere. Molto particolare, all’interno dell’Antico Palazzo di Città in Via Miretti, l’appuntamento Assaggi di Shiatsu che dalle 10 alle 18 proporrà trattamenti gratuiti di shiatsu. Il sito di QuintEssenza, seppure nella sua semplicità, elenca tutti gli incontri e gli eventi, e non dimentica di presentare le iniziative che si svolgeranno all’interno del MÚSES, a partire da sabato 20 maggio. 
"Io sono una maga delle spezie.
So usare anche il resto. Minerali, metallo, terra, e sabbia, e pietra. Le gemme splendenti di luce fredda e limpida. I liquidi che ti accendono gli occhi di bagliori variopinti finchè non riesci più a vedere altro. Ho imparato tutto sull’isola. Ma la mia passione sono le spezie. Ne conosco origini, significato dei colori, profumi. Posso chiamarle una per una con il nome assegnato loro quando la terra si spaccò come una scorza per offrirle al cielo. Il calore che emanano mi scorre nelle vene. Dall’amchur, la polvere di mango, allo zafferano, tutte si piegano ai miei comandi. Un sussurro, e mi svelano proprietà segrete e poteri magici. Si, possiedono tutte un pizzico di magia, anche le spezie che quotidianamente gli americani spargono sulle pietanze senza pensarci troppo. Non ci credete? Ah. Avete dimenticato gli antichi segreti ben noti alle nonne delle vostre nonne".
Da: La maga delle spezie di Chitra Banerjee Divakaruni
“Osservate quello che vi circonda. Ascoltate il giardino, toccate l’erba..lasciate che il giardino faccia parte di voi, ed entrate in lui….ci sono cose che diventano visibili solo se hanno la massima attenzione;”
Da: Il giardino dei fiori segreti di Cristina Caboni


martedì 2 maggio 2017

Camminate enogastronomiche nella Granda

Il 1° maggio Buscammina ha inaugurato un mese che sarà ricco di passeggiate nel cuneese che si coniugano con il cibo. La formula credo sia vincente ed anche in Liguria ha sempre riscosso molto successo: generalmente si parte dal centro storico della città e si attraversano luoghi caratteristici; nei punti tappa si offre del cibo ai camminatori (o ciclisti), il che giustifica il prezzo del biglietto per partecipare all’evento.
Domenica 7 abbiamo la possibilità di scegliere se spostarci nella Val Maira o nella pianura saviglianese. A Dronero si terrà la settima edizione di Mangiando e pedalando, un percorso in bicicletta attraverso le frazioni con tre partenze, scaglionate di un’ora dalle 10 in poi. L’appuntamento è per le 9.30 a Borgo Sottano per la colazione. Il tragitto toccherà Tetti, Monastero, Pratavecchia, Ricogno per poi tornare in Piazza Santa Brigida. Le iscrizioni devono essere effettuate entro martedì 2 maggio presso presso Cicli Rovera Dronero, telefono 0171918326. Il costo per gli adulti è di i € 18,00, per i bambini sotto i 14 anni di € 10,00. 
Se non siete dei ciclisti o preferite camminare, a Marene vi aspetta la terza edizione di Stragustando, articolata in ben sette tappe. “Una camminata, attraverso il Parco di Palazzo Galvagno dove è situata la prima tappa e le cascine Dho, Bosco, Nuova, Pessina, l’Apicoltura Mana e il Centro Sportivo Don Avataneo, per degustare, in ogni tappa, i prodotti locali e per valorizzare un’attenta selezione di carni di alta qualità della razza bianca piemontese”. Stragustando è riuscito a concepire un percorso che non esclude i celiaci: in ogni tappa ci sarà un piatto adeguato alle esigenze di chi soffre di celiachia. Rimando al bellissimo sito per ulteriori informazioni e per visionare la mappa del percorso. Qui le partenze avverranno dalle 10 alle 13.30 da Piazza Carignano, a Marene. Non è necessaria pre-iscrizione ma sul sito trovate i punti di prevendita dei biglietti. Il costo per gli adulti è di 20 €, per i bambini sino a 13 anni di 5 €. 
La domenica successiva, il 14 maggio, possiamo spostarci nelle Langhe per la Camminata dell’Arte, ennesima camminata con tappe gastronomiche tra i murales della frazione Vergne. Le iscrizioni possono essere fatte entro mercoledì 10 telefonando allo 3392416305. Il costo va dai 10 € per i bambini al 20 € per gli adulti e comprende un percorso in sei tappe dove si potranno gustare molte prelibatezze. 
Domenica 21 maggio Bene Vagienna organizza un percorso di 10 km con 5 punti di ristoro. Nel momento in cui sto redigendo l’articolo, sul sito del Comune di Bene non è possibile reperire maggiori informazioni. Gli unici riferimenti sono tratti dall’imperdibile +eventi, nel quale figura un numero telefonico di riferimento (0172654152). 
Chiudiamo in bellezza un mese di maggio dedicato alle camminate mangerecce con ben tre appuntamenti: a Pianfei, a Santa Vittoria d’Alba e ad Elva. Mangiandando, a Pianfei, è ormai giunta alla decima edizione e anche quest’anno propone una camminata nei boschi con partenze scaglionate dalle 8.00 del mattino. Il percorso è lungo 13 km e lungo la tratta sono previste pause mangerecce. Il costo è allineato con quello delle iniziative simili (20€/gratuità per i minori di 10 anni). Obbligatoria l’iscrizione entro giovedì 25 maggio presso Il Calamaro allegro, via Villanova: Il Bottegone, Piazza V. Emanuele, L’Ostu ‘D Pianfei, Piazza Caduti 3. Cellulare da contattare: 3668719215.Se ci spostiamo nel Roero, a Santa Vittoria d’Alba, si svolgerà Saliscendi, giunto ormai alla 27° edizione. Più alto della media il costo del percorso (26 € per gli adulti, 13 € per i ragazzi), prevede la partenza alle ore 11,00 da piazza Bertero in Santa Vittoria d'Alba. Termina la carrellata delle passeggiate enogastronomiche di maggio, la Passeggiata mangereccia ad Elva, che prevede una camminata lungo i sentieri intorno al piccolo paese, con soste per spuntini lungo il percorso. Partenza alle ore 9.30 presso la locanda San Pancrazio in borgata Serre. Informazioni allo: 3409846508.

martedì 14 marzo 2017

Colui che dominava gli odori, dominava il cuore degli uomini. Crea il tuo profumo al MÚSES

Colui che dominava gli odori, dominava il cuore degli uomini. Poiché gli uomini potevano chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all’orrore, davanti alla bellezza, e turarsi le orecchie davanti a melodie o a parole seducenti. Ma non potevano sottrarsi al profumo.
(Patrick Süskind)
Diciamo che l’argomento di cui tratto qui è l’integrazione all’articolo della scorsa settimana intitolato Spring is coming. Mi sono domandata se parlarne perché il titolo del blog è Io amo Cuneo ma poi ho ricordato che, quando ho iniziato a scrivere qui, l’intento era quello di parlare della Granda e allora non posso esimermi dallo scrivere sulla Giornata nazionale del profumo. Quest’anno l’Accademia Nazionale del profumo ha scelto di festeggiare, per la prima volta, una Giornata Nazionale del Profumo e quale data migliore se non il primo giorno di primavera per festeggiare questa ricorrenza? Tralasciando il mero lato economico di un mercato che fattura miliardi intorno ad un’industria che, solo in Italia, sforna circa 300 nuove fragranze all’anno, mi piacerebbe riflettere brevemente sul motivo della fascinazione. Ognuno di noi associa ai profumi emozioni, sensazioni, stati d’animo: il profumo è una madeleine olfattiva che ci accompagna, a volte per tutta la vita e ci rappresenta intimamente. Il 19 marzo ci viene offerta un’occasione imperdibile: quella di creare il nostro profumo personalizzato in formato solido, comodo quindi da portare sempre con sé. Questa volta ci spostiamo da Cuneo e sbarchiamo a Savigliano, nello storico Palazzo Taffini d'Acceglio che ospita il MÚSES, Accademia Europea delle Essenze. Del MÚSES parlerò in un prossimo post, intanto vi invito a consultare il sito del Museo, che lo scorso 23 febbraio ha ospitato il primo workshop di formazione frontale del progetto europeo Erasmus KA2 Herbartis. L’appuntamento, come dicevo, è per domenica 19 marzo quando, in compagnia di Francesca Di Paolo, una guida turistica appassionata ed esperta di essenze, avremo a disposizione tutti gli strumenti del profumiere e le materie prime, totalmente naturali, necessarie per creare la nostra essenza: a quel punto spetterà a noi produrre, all’interno dell’aula sensoriale del museo, un profumo solido che ci rappresenti. La mattina si completa con la visita alle sale del MÚSES “che espongono la storia del profumo insieme ad installazioni di artisti contemporanei che ci propongono riflessioni visive sui fiori, che evocano ricordi olfattivi e imitano spruzzi di fragranze”. E non preoccupatevi per i bambini. Per loro, i Servizi Educativi del MÚSES hanno organizzato un laboratorio che li porterà alla creazione di un souvenir profumato.
Al momento della redazione del post, sul sito del MÚSES non è stata ancora data notizia dell’iniziativa. Vi esorto quindi a prendere contatto con il Cegat, che organizza la visita. I partecipanti si incontreranno nella scenografica piazza Santarosa alle 10 di domenica 19 marzo. Il costo dell’iniziativa che comprende non solo il laboratorio e la creazione del profumo utilizzando materie prime messe a disposizione dagli organizzatori, ma anche la visita guidata al MÚSES, è di 25 € e visto che, oltre all'esperienza, porterete a casa un profumo prodotto da voi, assecondando il vostro essere, mi sembra un’occasione da non perdere. Per chi volesse far partecipare i bambini all’iniziativa il costo è di 7 €. Per maggiori dettagli ed informazioni consultate il sito delle Guide della Provincia di Cuneo, già citato sopra.

Suggestioni
Il profumo di Patrick Süskind ​
Scentless Apprentice ("apprendista senza profumo") dei Nirvana
Profumo - Storia di un assassino, diretto da Tom Tykwer con Ben Whishaw, Dustin Hoffman e Alan Rickman.




giovedì 2 marzo 2017

Spring is coming

In qualsiasi regione italiana, marzo segna sia l'arrivo della bella stagione che il decuplicarsi delle iniziative e delle attività all'aperto. Ogni anno, ad aprire le danze, è la FIAB che propone, nella prima domenica di marzo, una bellissima iniziativa: la Giornata delle Ferrovie dimenticate. Come sempre, per approfondimenti, rimando al sito di riferimento FIAB, che da anni tenta di sensibilizzare cittadini ed amministratori pubblici per permettere anche all'Italia di avere una rete ciclabile di tutto rispetto, a salvaguardia della nostra salute e di quella del pianeta. In Italia sono tantissimi i Km ferroviari dismessi e la loro conversione in molti casi ha prodotto risultati davvero spettacolari. Da ligure non posso non citarvi la bellissima pista ciclabile del ponente che costeggia l'azzurro mar ligure ed è affollatta in qualsiasi stagione. In provincia di Cuneo, saranno gli amici della FIAB di Torino, Bici e Dintorni, a proporre un bellissimo percorso lungo l'ex ferrovia cuneese. Temo che i posti si esauriranno presto, probabilmente prima della pubblicazione del post. Rimando quindi alla scheda della bellissima pedalata che "percorre il tratto pedemontano incontrando tutti gli imbocchi delle valli Ovest della Granda dalla val Po alla Stura a margine d'un tracciato ormai fuori esercizio su cui passerà Eurovelo 8 (Atene- Lisbona)". Se vi piace pedalare e scoprire nuovi luoghi in simpatica compagnia, vi consiglio caldamente di seguire le attività delle associazioni FIAB sul territorio. Gli amici di Bicingiro di Cuneo sono molto attivi, propongono bellissime escursioni alla scoperta della città e della provincia ed effettueranno la prima uscita della stagione sabato 18 marzo, con una facile pedalata nella pianura verso Tarantasca e Centallo. Inserisco il link della scheda tecnica del percorso, molto dettagliata e precisa come sempre. 
Delle tantissime iniziative promosse in occasione dell'8 marzo avevo già parlato nel post dedicato. Nel frattempo sul portale del Comune di Cuneo è stato pubblicato il ricchissimo programma, che vi suggerisco di consultare con attenzione. L'offerta è davvero variegata e diversificata e si articola in moltissimi incontri, in un arco temporale abbastanza vasto: dal 3 marzo all'8 aprile moltissimi saranno gli spunti di riflessione sul ruolo delle donne nel nostro secolo. Cito, per brevità, solo gli appuntamenti dell'8 marzo, ma invito tutti a consultare il programma. Per chi volesse trascorrere una giornata della donna all'insegna della cultura, il Comune di Cuneo propone, purtroppo solo in orario pomeridiano, visite guidate in tre luoghi:
- presso il Complesso monumentale di S. Francesco, con orario delle visite ogni ora dalla 15.30 alle 17.30, previa prenotazione viene proposto uno specifico percorso “al femminile” legato alla cosmesi e all’oreficeria, dall’antica Roma all’età longobarda;
- presso il Museo Casa Galimberti, alle ore 16.30, verrà proposta una visita dedicata alla figura di Alice, mamma di Duccio Galimberti;
- presso il Museo Diocesano alle ore 16.00 e alle ore 18.00, le visite incentrate dedicate alle figure femminili.
Al momento di redazione del post, il sito FAI è chiuso, quindi non riesco ancora ad indicare con precisione quali saranno le iniziative organizzate per le Giornate FAI di Primavera. Posso soltanto supporre che, come tutti gli anni, sarà possibile visitare il Castello della Manta, unico bene di proprietà del FAI nel cuneese, così come è dato supporre, citando +eventi del mese di marzo, che il Castello di Racconigi, in occasione del ventesimo anniversario dell'inserimento delle Residenze Reali di Torino e del Piemonte nella lista del patrimonio mondiale UNESCO, sarà protagonista delle giornate.


martedì 21 febbraio 2017

Orto delle arti a Cuneo

Ed eccomi a segnalare, spero abbastanza in anticipo per permettere ai lettori di prenotare gli eventi, l'Orto delle Arti che nella sua terza edizione sbarca finalmente a Cuneo. Non fatevi trarre in inganno dal nome dell'evento: le arti a cui allude il titolo non sono soltanto quelle del trivio e del quadrivio, ma si allude piuttosto a tutte quelle attività umane che contribuiscono all'arricchimento della persona. Dimentichiamoci le artes studiate a scuola e pensiamo alla possibilità di esplorare, in due giorni, tutte le sfaccettature del nostro essere e del nostro divenire. Seguendo, per comodità, la suddivisione utilizzata dal portale troveremo, all'interno della manifestazione, più appuntamenti dedicati alla roboetica e alla tecnologia. Cuore di Robot: robotica creativa per bambini è dedicato ai bambini dai 6 ai 16 anni, ai quali sono dedicati due appuntamenti distinti: il primo per i bambini sino ai 10 anni, il secondo dai 10 ai 16 anni. I posti a disposizione sono davvero pochi, 10 per appuntamento, quindi se desiderate che i vostri pargoli imparino a programmare con Scratch direttamente sul loro PC e a creare storie e giochi interattivi, leggete l'articolo sul sito e prenotatevi. Sono davvero molto dispiaciuta che anche il corso  In viaggio con i Robot, corso di robotica creativa sia destinato ai bambini perchè avrei venduto l'anima per imparare a programmare con la piattaforma Lego Mindstorm EV3...non so cosa mi sarei inventata ma l'idea di poter animare i miei mattoncini Lego grazie ai sensori posti in uno di essi mi solletica da quando avevo visto un video sul Tubo. Sono quattro gli appuntamenti che appartengono a questa categoria, inclusi i due sopra elencati, tutti con un numero limitato di posti a disposizione che, temo, saranno già prenotati quando avrò pubblicato l'articolo. Alla seconda categoria "Comunicazione" il programma dedica sei incontri che includono eventi gratuiti ed aperti a tutti, almeno finchè la capienza della sala lo permette, e laboratori. Ho constatato con piacere che il termine "comunicazione" viene finalmente declinato a 360° e accanto allo scontato spazio dedicato al web (digital marketing e social) torniamo all'interno di noi stessi per affrontare l'argomento che è anche il titolo di questa edizione: il cuore. Quindi tre incontri su sei sono dedicati alla parte più profonda di noi e ci aiutano ad accettarci, ad amarci e a rispettare noi stessi. 
Cuneo è anche operosità e spirito imprenditoriale e non si può non associare il Baladin a questa realtà. Un'intera categoria dell'Orto delle Arti è dedicata, alle birre artigianali e tutti gli appuntamenti si svolgeranno all'interno dell'Open Baladin, nella sua nuova sede al centro della rinata piazza dell'ex Foro Boario. Dall' attività di dimostrazione di micro produzione amatoriale di birra ai due appuntamenti con Teo Musso, passando attraverso un incontro con degustazione guidata, l'Open Baladin riuscirà ad ospitare più di 40 persone ad incontro. Anche qui consiglio vivamente di consultare il programma perchè solo uno dei quattro appuntamenti è libero, per partecipare agli altri è necessaria la prenotazione.
Mentre scorrevo le categorie in cui sono state suddivisi gli incontri e le attività, pensavo a quanto variegato e completo sia il programma e a quanto in questi ultimi anni quelli che, fino a meno di 20 anni fa, venivano comunemente chiamati cuochi siano diventati delle vere e proprie star. Non sono rimasta stupita nel constatare che, nel momento in cui sto scrivendo questo articolo (quindi più di un mese prima della manifestazione) i posti per i laboratori di cucina (perdonatemi se non uso il termine inglese) sono già esauriti. Quindi se sognavate di imparare a preparare la colomba pasquale o la pasta all'uovo...ormai è tardi.
Ed eccoci alle ultime due categorie che racchiudono una serie di appuntamenti che, di primo acchito, la nostra mente non associa alla parola arte. I  nostri antenati lo sapevano: mens sana in corpore sano ed anche se la civiltà occidentale tende a trattare corpo ed anima come due entità  distinte, ognuno di noi sa che il benessere nasce dall'armonia. Nella categoria Yoga e benessere sono inseriti moltissimi appuntamenti che ci aiuteranno ad approfondire la tematica sia dal punto di vista teorico che pratico. Accanto allo yoga tradizionale, ampio spazio viene dedicato allo Yoga della Risata, che in contrada Mondovì a Cuneo, ospita il Club Cuneo Gioia Luminosa. Domenica 26 marzo sarà possibile incontrare Danny Singh, vice presidente dell’Associazione nazionale yoga della risata, che presenterà il suo libro. Ultimi, ma non meno importanti, sono i laboratori dedicati alla creatività...se potessi li farei tutti! Si comincia sabato mattina con il laboratorio di calligrafia, indirizzato a chi vuole avvicinarsi a quest'arte. Il costo, certamente non popolare, è dovuto al fatto che è incluso nei 25,00 euro tutto il materiale necessario per provare a scrivere. Inoltre i corsisti porteranno a casa pennino e cartuccia. Domenica due appuntamenti dedicati alla wire art, letteralmente arte del filo: il primo laboratorio è dedicato alla creazione di fiori col fil di ferro, nel secondo si imparerà "a disegnare con il filo un cerchio, a scrivere una parola e intrecciare tralci di foglie creando una ghirlanda decorativa". Per i bambini corsi di teatro ed un interessante laboratorio per costruire un rifugio di legno per insetti e farfalle  impollinatori che visitano i nostri orti e giardini.
L’Orto delle Arti sarà preceduto il 4 marzo da una serata benefica. Guidato dalla voce narrante di Mauro Berruto, autore dell'omonimo libro, un gruppo di attori porta in scena al Teatro Toselli di Cuneo lo spettacolo Sporting, che racconta di un giovane Che Guevara che a Leticia, sul Rio delle Amazzoni, allenò una scalcinata squadra di calcio: l'Independiente Sporting. L’incasso sarà destinato per finanziare la partecipazione di alcuni atleti di Amico Sport ai giochi nazionali Special Olympics.


Il sito ufficiale della manifestazione è: L'Orto delle Arti.

sabato 18 febbraio 2017

8 marzo a Cuneo

Non ricordo di aver mai festeggiato l'8 marzo tradizionalmente, intendendo con questo termine quell'unica giornata dell'anno in cui donne di qualsiasi età escono la sera e riescono a far emergere il lato più boccaccesco di loro stesse...a me la giornata festeggiata così ha sempre messo molta tristezza, l'ho sempre chiamata, mi scuso con le lettrici, "l'apertura delle gabbie". Sono dell'idea che finchè esisterà una festa per ogni categoria umana che la nostra mente crea, non avremo raggiunto alcun obiettivo. A volte penso di avere un atteggiamento un po' snob, però non è questo il luogo in cui palesare determinati pensieri...magari creerò una rubrica a parte. Qui voglio parlarvi di come Cuneo festeggerà l'8 marzo. Mi preme sottolineare che sono sicura che le iniziative saranno molteplici, qui volevo segnalare quelle di cui sono venuta a conoscenza e che conosco. Nel caso un lettore volesse segnalarmi altre fonti, oltre a quelle citate, gli/le sarò molta grata.
Partiamo da uno dei miei luoghi preferiti di Cuneo: il Parco Fluviale. Come avevo anticipato nel post dedicato al programma dei primi tre mesi, sabato 11 marzo si terrà un incontro nel cui nome riecheggia la tradizione matriarcale dei primordi del mondo: il cerchio delle donne. Il nome dell'appuntamento indicato nel programma è La tenda rossa e leggendo la descrizione che ora riporto, penso potrà essere un pomeriggio intenso, dedicato alla riscoperta del sé femminile.
Questa la descrizione dell'appuntamento, riportata sul programma
Incontro dedicato a tutte le donne, senza limiti di età, per riscoprire il valore del CERCHIO DI DONNE e l’importanza del passaggio generazionale del sapere femminile. Incontro di auto osservazione consapevole per prestare ascolto al corpo, ai pensieri, alle emozioni e ai propri valori.
Leggendo il testo sopra riportato, mi è balenata alla mente una lettura, fatta durante gli anni dell' Università, di uno splendido libro che avevo scoperto grazie ad un esame: La morte della natura. Donne, ecologia e rivoluzione scientifica. Dalla Natura come organismo alla Natura come macchina di Carolyn Merchant. L'autrice affronta una tematica interessante e ripercorre le tappe che hanno portato all'attuale visione della donna. Nelle civiltà più arcaiche, la terra era una madre da proteggere e rispettare e non materia inerte e manipolabile. Non voglio perdermi in digressioni letterarie, anche se gli echi evocati dal titolo dell'appuntamento sono molti (non potendo inserire note a piè di pagina vi consiglio di leggere il volume Chi ha cucinato l'ultima cena?).

Il secondo appuntamento che segnalo è quello organizzato dal Cegat, il Centro Guide Accompagnatori Turistici della Provincia di Cuneo: 8 marzo e dintorni. Donne alla scoperta della città. Si tratta di una visita guidata nel centro storico di Cuneo, alla scoperta delle figure femminili che hanno contribuito, con la loro forza, passione e sacrificio, alla storia locale. L'appuntamento è gratuito ma è necessario prenotare entro il 3 marzo sul sito Eventbrite. La visita viene effettuata sia al mattino, con partenza da Piazza Galimberti, lato tribunale, alle ore 10.00 sia nel pomeriggio alle ore 15.00. Questo appuntamento fa parte di una rassegna, organizzata dall'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Cuneo per approfondire temi non necessariamente legati al mondo femminile. 

Purtroppo nel momento in cui sto redigendo l'articolo (come sempre i miei articoli sono programmati e vengono scritti generalmente circa un mese prima della pubblicazione) non è stato ancora pubblicato sul sito del Comune di Cuneo il programma definitivo dell'edizione 2017 di "8 marzo e dintorni", ma vi invito a consultare il sito. Se possibile, prima della pubblicazione, aggiornerò l'articolo con il link diretto al programma.




Crediti sulle immagini: il logo è quello ufficiale utilizzato dal Comune di Cuneo, l'immagine delle donne proviene dal sito di Luisa Negrini, quella della tenda rossa proviene da qui.


sabato 11 febbraio 2017

28° giornata della guida turistica in provincia di Cuneo

Quando vivevo in Liguria, ero riuscita a partecipare per un paio d'anni alla giornata della guida turistica ed ero rimasta affascinata dalla preparazione e professionalità delle guide che ci avevano accompagnato. Quest'anno partecipando alla giornata sarà possibile contribuire, mediante la raccolta fondi, alla ricostruzione della sede museale di Pievebovigliana (Macerata) a cura dell’Associazione Guide delle Marche, al restauro del tetto della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Caso (Perugia) su indicazione dell’Ufficio Beni Culturali della Regione Umbria e con il Comune di Sant’Anatolia di Narco, ad un assegno per gli orfani di Amatrice a seguito del sisma del 24 agosto con il coordinamento dell’Associazione Rieti da Scoprire.
La Giornata Internazionale della Guida Turistica, istituita nel 1990 dalla World Federation of Tour Guide Associations e promossa in Italia dalla Associazione Nazionale Guide Turistiche, ci permette di visitare beni storici e siti archeologici, in alcuni casi aperti soltanto in occasione di questa giornata, guidati per mano dalla professionalità delle guide turistiche.
Quest'anno saranno cinque (5) le giornate dedicate al patrimonio. In tutta Italia, dal 17 al 21 febbraio, le guide turistiche accompagneranno gratuitamente i visitatori alla scoperta dei gioielli del nostro splendido Paese; il sito di riferimento nazionale, al momento della redazione di questo articolo (7/2/2017) non è ancora completo. Vi consiglio vivamente di fare riferimento ai siti regionali per completezza di informazione. Gli appuntamenti sono gratuiti ma, in molti casi, è necessaria la prenotazione.
Per la provincia di Cuneo il sito da consultare è quello del Cegat, le cui guide accompagneranno i turisti sabato 18 e domenica 19 febbraio in sei (6) siti sparsi nella provincia: Cuneo, Villar San Costanzo, Racconigi, Saluzzo e Lagnasco. Ammetto di non essere stupita nel constatare che metà degli appuntamenti previsti nella città di Cuneo sono esauriti già oggi. Chi è riuscito a prenotarsi per tempo sul portale Eventibrite avrà la possibilità di conoscere più da vicino la famiglia Galimberti grazie a due visite: al mattino le guide del Centro Guide Accompagnatori Turistici della Provincia di Cuneo ci aspetteranno presso il Santuario degli Angeli, dove si trova la cappella funeraria della famiglia, nel pomeriggio potremo visitare la casa dove i Galimberti vissero, oggi trasformata in museo e aperta al pubblico. 

La seconda località elencata nel sito è Villar San Costanzo dove si andrà alla scoperta dell'abbazia benedettina, fondata nel 712. Nel pomeriggio di sabato 18 febbraio sarà possibile immergersi nell'atmosfera medievale del sito, visitando anche la cripta e l'abbazia di san Giorgio. Vi consiglio vivamente, nel caso di scelta di questa proposta, di anticipare l'arrivo a Villar e visitare, durante il mattino, la Riserva dei Ciciu del Villar (di cui avevo parlato qui) e il santuario di San Costanzo al Monte.
A Racconigi domenica 19 febbraio sia al mattino che al pomeriggio, sarà possibile visitare le Ex Tenute Reali di Migliabruna. Cito la descrizione presente sul sito Cegat ed aggiungo che la tenuta "fu uno dei primi feudi affidati da Carlo Emanuele I di Savoia al figlio minore Tommaso, principe di Carignano. La tenuta, inserita un tempo nelle rotte di caccia dei Carignano e poi della famiglia Reale, venne completamente ricostruita per volontà del re Carlo Alberto nella prima metà dell'800. Assimilabile alle grandi aziende agricole di Pollenzo, Migliabruna Nuova è un piccolo gioiello di architettura da scoprire e soprattutto da imparare a rispettare". Non so se le tempistiche lo permetteranno, ma nel caso decidiate di visitare con le guide turistiche questo sito, pensate alla possibilità di abbinare, per il tempo restante, la visita al castello di Racconigi che, vi ricordo, è visitabile gratuitamente, la prima domenica di ogni mese grazie al decreto Franceschini. Il castello di Racconigi è aperto, da novembre a marzo il mercoledì, venerdì, sabato e domenica, dalle ore 9.00 alle ore 19.00. Il biglietto di ingresso costa 5 €.  Purtroppo, in febbraio, troverete ancora il Parco del Castello chiuso.
A Saluzzo, sabato pomeriggio, le guide dell'Associazione G.A.I.A. e LA GRISAILLE organizzano una passeggiata nel Borgo inferiore del centro storico alla scoperta di bellezze artistiche e aspetti della vita sociale ed economica, raccontati direttamente dai protagonisti.
Imperdibile, a mio parere, l'appuntamento di sabato mattina, al Castello di Lagnasco con apertura straordinaria dell'antica dimora dei Marchesi Tapparelli d'Azeglio. La visita guidata sarà gratuira ma è richiesto il pagamento di 5 € (anzichè 7 €) per l'ingresso al castello. Prenotazione obbligatoria da effettuarsi entro venerdì 17 febbraio tramite Eventbrite.
Sulla pagina facebook della Cegat trovate l'aggiornamento dei posti disponibili per le visite e tutte le informazioni sui luoghi e gli orari degli appuntamenti.


Crediti sulle immagini: quando possibile le immagini provengono dai siti ufficiali dei beni citati nell'articolo.