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domenica 10 febbraio 2019

Veneziano Acconciature (quasi) come Michele Rinaldi

Lo so in partenza. Un titolo del genere acchiapperà pochissime visualizzazioni ma gli appassionati di cosmetica bio e colorazioni naturali capiranno benissimo le allusioni. Per chi di voi sta leggendo e non capisce la citazione posso dire che Michele Rinaldi è il proprietario di un salone in provincia di Milano che ha deciso di utilizzare per le sue clienti soltanto ingredienti di origine naturale. Non nascondo di avere il desiderio di regalarmi una giornata presso la Spa per capelli di Senago, anche perchè il prezzo è decisamente accettabile. Se non conoscete la filosofia di Michele Rinaldi e le motivazioni che lo hanno spinto all'utilizzo delle erbe per curare e colorare i capelli vi invito a leggere questa intervista e a visitare il sito che ho linkato sopra.
Ma qui non si parla di lui e neppure di Milano ma della Granda e di Cuneo che inaspettatamente nasconde una maga delle colorazioni vegetali: Gabriella Veneziano. A differenza del collega milanese il negozio di Cuneo offre la colorazione vegetale come opzione e non come unica scelta ed utilizza Botanea, colorazione vegetale professionale creata dall'Oreal. Quando ho chiamato da Veneziano per prendere appuntamento per taglio e colore avevo letto qualche recensione non specifica sulla colorazione e non avevo idea dei prodotti che avrebbero utilizzato. Non sono una novizia delle tinture vegetali. Faccio l'henné da tantissimi anni, da molto prima che diventasse una moda. Trent'anni fa lo compravo probabilmente ricco di picramato dall'erborista della mia città, poi ho conosciuto Barbara Righini, è nato l'ecobio anche in Italia ed ho cominciato a controllare la composizione di quello che acquistavo. Non avendo mai sentito parlare di Botanea fino a quel momento, ho controllato a posteriori la composizione e la sostenibilità del prodotto, dicendomi che comunque mi ero regalata un paio di ore per me. Ho scoperto che le piante di henné utilizzate dall'Oreal vengono raccolte in India ed hanno come fine ultimo quello di sostenere la situazione socio-economica degli agricoltori con le cooperative locali, ma allo stesso tempo di migliorare e condividere buone pratiche agricole con l’obiettivo di creare fonti sostenibili di reddito. In linea con una filosofia di basso impatto ambientale, anche il packaging è eco-sostenibile. Le polveri Botanea sono presentate in giare ricaricabili e fatte di plastica PET, che fanno bella mostra di sé anche nel locale di Cuneo.
Quando ho varcato la porta del salone che si trova in centro a Cuneo, al primo piano di Via Roma 42, proprio davanti a Bonfante, il mio primo pensiero è stato "qui mi spennano". Mi ha accolta alla porta Gabriella che dopo aver appeso la mia giacca mi ha fatta accomodare in un appartamento signorile, molto raffinato e dal sapore storico, arredato con  molto gusto e sobrietà. Dopo pochi minuti tra le mani stringevo una tazza di tisana profumatissima mentre la proprietaria chiacchierando con me cercava di capire cosa desiderassi per i miei capelli. Ho apprezzato il garbo, la gentilezza, la professionalità, l'ambiente rilassato, lo staff molto preparato, gentile e disponibile, la velocità di esecuzione, la mancanza di tempi morti e ovviamente il risultato finale. Rispetto all'henné al quale sono abituati i miei capelli questo di Botanea ha un odore molto meno erbaceo. La miscela viene preparata mescolando le polveri alloggiate in una piccola libreria del salone. Dopo aver addizionato della semplice  acqua calda comincia la stesura del prodotto. Mancando il doppio procedimento (lawsonia+indigo) la ricrescita, soprattutto nella mia zona critica non è risultata coperta al 100%. Infatti è stato fatto poi un piccolo ritocco solo sulle tempie. I capelli però erano lucidi, luminosi e rinati e, anche se io ero entrata con l'idea di tagliare completamente i capelli, che avevo lunghissimi, sono contenta di aver seguito il consiglio di Gabriella a mantenere le lunghezze sui lati del viso perchè sono uscita con un taglio che mi donava davvero molto. Il prezzo è leggermente più alto della media a cui sono abituata a spendere dal parrucchiere, che comunque mi vede mediamente tre volte all'anno, ma ha inciso molto la colorazione di Botanea che, da sola, è costata 43 €. Il salone riceve solo su appuntamento dal lunedì al sabato con orari davvero ottimi per chi lavora. Anche senza approfittare della colorazione vegetale vi direi di sfruttare la loro professionalità perchè il taglio, fatto ad ottobre, non solo mi ha regalato un aspetto decisamente più curato nel primo mese ma sta durando nel tempo. Inoltre non so come abbia fatto Gabriella ma ha colto perfettamente la mia personalità riuscendo a rappresentarmi molto bene, a dare ai miei capelli il "carattere" che volevo per loro. 

Crediti sulle immagini. 
Le immagini sono tratte dalla pagina FB di Veneziano Acconciature


venerdì 12 gennaio 2018

Equilibrium : bellezza naturale nel centro di Cuneo

Nel centro storico di Cuneo, praticamente di fronte al nuovo locale di tendenza di cui parlerò presto, si trova un piccolo ma delizioso centro estetico il cui nome riflette quello che regala: Equilibrium. Appena spinto il portone, si entra nell'androne del palazzo e la porta davanti a noi, oltre la colonna, ospita il centro. Il locale è arredato con semplicità: davanti al divano su cui attendo di entrare nella cabina per il trattamento, un albero, in sottofondo una musica rilassante, nell'aria il profumo di essenze. Il centro è ricavato da locali storici che amplificano l’idea di trovarsi a casa, con una cara amica. Elena è rilassata, tranquilla, oserei dire zen e fidarsi di lei è naturale e spontaneo. Chiacchierando amichevolmente, si intuisce chiaramente che non ha aperto un centro estetico bio perché va di moda in questo periodo ma perché fa parte di un suo percorso di vita che non si esaurisce con la cosmetica. Mi trovo davanti una giovane donna che ha riscoperto la gioia di assecondare il ritmo delle stagioni, di rispettare il nostro corpo e il nostro spirito, di accettare i nostri limiti e la nostra bellezza naturale, di trovare intorno ma soprattutto dentro di noi l’equilibrio giusto e l’armonia. 
Scopro il centro per caso, non me ne parla nessuno, ma ricordo di averne letto su una pubblicità esposta nel negozio di Margherita. Comincio a seguire la pagina Facebook e quando compare la notizia che è possibile provare la manicure giapponese ad un prezzo di lancio, decido di prenotare un appuntamento. È un sabato mattina di ottobre quando seguo alla lettera le istruzioni di Elena per raggiungere il suo centro. Parcheggio la macchina al Foro Boario, attraverso la piazza, arrivo sino alla pizzeria Capri e poi svolto a sinistra in Via Fossano: il portone del palazzo che ospita il centro è subito dopo l’incrocio con Via Caraglio sulla sinistra, di fronte al locale "Al 37" [di cui presto farò una recensione]. Elena ha un bellissimo sorriso, mi fa accomodare nel piccolo vestibolo del centro mentre prepara la cabina; quando entro, noto il soffitto, il caminetto in un angolo, lo spazio sfruttato al massimo, il materiale da lavoro disposto ordinatamente. Chiedo informazioni sul trattamento e le spiegazioni sono esaurienti e precise. Durante la manicure Elena utilizza un piccolo kit dai colori pastello. Mi spiega che la lucidatura dell’unghia viene effettuata con ingredienti totalmente naturali come il ginseng e la cera api che proteggono le unghie con un film protettivo. Dopo aver spinto le pellicine con un bastoncino, comincia la limatura del bordo, seguita dall'applicazione della cera prelevata da una ciotolina del kit con una piccola spatola. Poi Elena spolvera ogni l’unghia con una polvere che contiene silicio, zinco, vitamina A;E, H e la provitamina B5 e poi la lucida nuovamente. Il risultato oltre che eccezionale per lucidità, è naturale e duraturo quindi penso che ripeterò l’esperienza. 
Da brava genovese ho memorizzato, il nome del kit che è stato utilizzato e l’ho trovato su Internet ad un costo che si aggira intorno ai 50 € Non credo che lo comprerò perché il trattamento è stato una vera coccola che mi sono regalata in un ambiente confortevole ed amichevole e che penso di ripetere mensilmente.
Equilibrium non è il primo centro estetico bio che scopro nella Granda ma è il primo di cui vi parlo perché ho deciso di aggiungere al blog una serie di articoli che raccontano luoghi e dei locali che conosco, piuttosto che limitarmi ad indicare gli avvenimenti o gli appuntamenti nel territorio.
Il centro è aperto il martedì, giovedì e venerdì dalle ore 9.00 alle 19.30, il sabato chiude alle 18.30, il mercoledì l’orario continuato si spinge sino alle 22.00 ma dalle 12.00. Il sito Internet è molto curato e sono presenti indicazioni sulle tipologie di trattamenti effettuati nel centro, con relativo tariffario. Forse da migliorare con aggiornamenti la pagina dedicata alle offerte, molto apprezzabile che venga dedicato uno spazio anche abbastanza ampio al concept del centro, alla filosofia che muove Elena e alla sua storia. Molto delicate e poetiche le immagini che sono state scelte e che riflettono l’atmosfera che si respira in questo piccolo centro estetico.
Per i cittadini della Granda, abituati a parcheggiare quasi sempre a pochi metri dalla destinazione, può non essere comodo ma vi assicuro che sono appena 5 minuti a piedi dal Foro Boario dove è sempre molto semplice trovare un parcheggio in orario non di punta.


Crediti sulle immagini: Tutte le immagini sono state ricavate dal sito http://www.equilibrium-cn.it

martedì 14 marzo 2017

Colui che dominava gli odori, dominava il cuore degli uomini. Crea il tuo profumo al MÚSES

Colui che dominava gli odori, dominava il cuore degli uomini. Poiché gli uomini potevano chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all’orrore, davanti alla bellezza, e turarsi le orecchie davanti a melodie o a parole seducenti. Ma non potevano sottrarsi al profumo.
(Patrick Süskind)
Diciamo che l’argomento di cui tratto qui è l’integrazione all’articolo della scorsa settimana intitolato Spring is coming. Mi sono domandata se parlarne perché il titolo del blog è Io amo Cuneo ma poi ho ricordato che, quando ho iniziato a scrivere qui, l’intento era quello di parlare della Granda e allora non posso esimermi dallo scrivere sulla Giornata nazionale del profumo. Quest’anno l’Accademia Nazionale del profumo ha scelto di festeggiare, per la prima volta, una Giornata Nazionale del Profumo e quale data migliore se non il primo giorno di primavera per festeggiare questa ricorrenza? Tralasciando il mero lato economico di un mercato che fattura miliardi intorno ad un’industria che, solo in Italia, sforna circa 300 nuove fragranze all’anno, mi piacerebbe riflettere brevemente sul motivo della fascinazione. Ognuno di noi associa ai profumi emozioni, sensazioni, stati d’animo: il profumo è una madeleine olfattiva che ci accompagna, a volte per tutta la vita e ci rappresenta intimamente. Il 19 marzo ci viene offerta un’occasione imperdibile: quella di creare il nostro profumo personalizzato in formato solido, comodo quindi da portare sempre con sé. Questa volta ci spostiamo da Cuneo e sbarchiamo a Savigliano, nello storico Palazzo Taffini d'Acceglio che ospita il MÚSES, Accademia Europea delle Essenze. Del MÚSES parlerò in un prossimo post, intanto vi invito a consultare il sito del Museo, che lo scorso 23 febbraio ha ospitato il primo workshop di formazione frontale del progetto europeo Erasmus KA2 Herbartis. L’appuntamento, come dicevo, è per domenica 19 marzo quando, in compagnia di Francesca Di Paolo, una guida turistica appassionata ed esperta di essenze, avremo a disposizione tutti gli strumenti del profumiere e le materie prime, totalmente naturali, necessarie per creare la nostra essenza: a quel punto spetterà a noi produrre, all’interno dell’aula sensoriale del museo, un profumo solido che ci rappresenti. La mattina si completa con la visita alle sale del MÚSES “che espongono la storia del profumo insieme ad installazioni di artisti contemporanei che ci propongono riflessioni visive sui fiori, che evocano ricordi olfattivi e imitano spruzzi di fragranze”. E non preoccupatevi per i bambini. Per loro, i Servizi Educativi del MÚSES hanno organizzato un laboratorio che li porterà alla creazione di un souvenir profumato.
Al momento della redazione del post, sul sito del MÚSES non è stata ancora data notizia dell’iniziativa. Vi esorto quindi a prendere contatto con il Cegat, che organizza la visita. I partecipanti si incontreranno nella scenografica piazza Santarosa alle 10 di domenica 19 marzo. Il costo dell’iniziativa che comprende non solo il laboratorio e la creazione del profumo utilizzando materie prime messe a disposizione dagli organizzatori, ma anche la visita guidata al MÚSES, è di 25 € e visto che, oltre all'esperienza, porterete a casa un profumo prodotto da voi, assecondando il vostro essere, mi sembra un’occasione da non perdere. Per chi volesse far partecipare i bambini all’iniziativa il costo è di 7 €. Per maggiori dettagli ed informazioni consultate il sito delle Guide della Provincia di Cuneo, già citato sopra.

Suggestioni
Il profumo di Patrick Süskind ​
Scentless Apprentice ("apprendista senza profumo") dei Nirvana
Profumo - Storia di un assassino, diretto da Tom Tykwer con Ben Whishaw, Dustin Hoffman e Alan Rickman.




martedì 31 gennaio 2017

Daghe recatto

Lo so, con un titolo simile chi non parla o capisce il genovese rimarrà spiazzato...in italiano la traduzione dell'espressione suona come "rimetti a posto" e può essere riferito sia ad oggetti che a situazioni o persone: quindi io posso "dare recatto" alla mia camera riordinandola,  "dare recatto" alla mia bicicletta riparandola o "dare recatto" alla mia persona rimettendomi in ordine. Qui parlerò di come ho rimesso in sesto la mia pellaccia ligure, enormemente provata da queste temperature, per me siberiane.
Parto col dire che ho sempre avuto una pelle mista, per nulla secca quindi ho sempre utilizzato detergenti con alto potere sgrassante: l'ultimo era quello della Garnier alla vitamina C. Per le creme viso, vista l'età, ultimamente ero concentrata sul rilassamento cutaneo, utilizzando sieri e creme poco grasse. In pratica, ho continuato ad utilizzare gli stessi prodotti per la cura del viso che usavo in Liguria, dove le temperature sono nettamente superiori in inverno.
Da quando è arrivato il grande freddo, il mio viso ha resistito meno di una settimana: improvvisamente la pelle ha cominciato a tirare, il contorno occhi a lacrimare ed ho pensato che forse stavo sbagliando qualcosa sin dall'inizio.
Ricordavo di aver letto sul blog di Elena un articolo sulle mousse per il viso, in cui questa tipologia di detergente veniva indicato come particolarmente delicato ed indicato per le pelli sensibili. Non avendo alcuna voglia di fare ordini on-line, sono andata nella piccola erboristeria del paese a cercare una mousse detergentee la scelta è caduta sullo Iarulonico dell'Erbolario. Finalmente, dopo il lavaggio del viso, la pelle non tira, ma è morbida ed idratata. Senza nessun senso di colpa, ho nascosto il detergente della Garnier in un cassetto, forse ricomincerò ad usarlo non appena saliranno le temperature (odio gli sprechi) forse lo utilizzerò per la doccia...mi sono innamorata delle mousse, che non avevo mai utilizzato per lavare il viso e penso che non appena potrò ricomprare un detergente per il viso, lì cadrà la mia scelta. 
Fortunatamente avevo appena acquistato un contorno occhi burroso e ricco, che utilizzavo però solo di sera; questo contorno occhi è riuscito a tamponare i danni del freddo almeno in questa zona del viso, particolarmente sensibile. Sto parlando di Liposomia, del Dr. Taffi, un burro che si scalda con le dita che, vista la quantità utilizzata giornalmente, è contenuto in una confezione enorme e che mi durerà degli anni (peccato il PAO sia di 6 mesi). Terminato il contorno occhi Omnia botanica, ricco ma debole per queste temperature, adesso utilizzo il Dr. Taffi anche di giorno...sì lascia un po' unto ma ci spolvero sopra pochissima cipria sottile (quella di Purobio) ed il gioco è fatto.
Secondo voi la crema viso, quella pagata mezzo rene ed acquistata nello store monomarca di Khiel's in Via Roma a Torino, riusciva ad idratare la pelle? Ovvio che la risposta è no. Ringrazio il cielo di aver scoperto, durante il trasloco, di possedere una quantità di prodotti per la cura e la detersione della pelle del corpo e del viso davvero imbarazzante. Se vi dicessi che li ho catalogati prima di riporli in due scatole? Tra le creme riposte ancora chiuse c'era lei, la crema all'olio di Argan, sempre dell'Erbolario che mi ha salvato la pelle da questo freddo terribile. La crema è davvero molto corposa e grassa. La sera in cui l'ho aperta e stesa sul viso ho pensato sarebbe stata troppo grassa, invece la mia povera pellaccia provata da temperature per lei inusuali, l'ha assorbita e gradita. Adesso la utilizzo mattina e sera e mi sembra la situazione sia davvero migliorata.
Nei primi giorni, quando la situazione era critica, come trattamento urto, ho attinto alle riserve infinite e ho applicato, due volte alla settimana una maschera viso. La prima maschera provata è stata quella di Alkemilla che viene reclamizzata come maschera antiage (sì ho bisogno anche di quello) però è ricca di oli e burri e ha dato una bella sferzata di idratazione iniziale. La busta costa sui 2  € ed è sufficiente, secondo me, per due applicazioni: meglio stenderla anche sul collo che, soffocato da sciarpe, scaldacolli e quant'altro non sta troppo bene. Purtroppo per me, nel paesello che mi ospita ha aperto un punto vendita Lillapois e, approfittando degli sconti al 50%, ho comprato un paio di maschere in tessuto idratanti della Garnier, nello specifico della linea Hydra bomb. Da quando ho provato queste maschere in tessuto, mi sono ripromessa che una volta terminate tutte le maschere in tubo che possiedo (forse mai, quindi 😓), acquisterò soltanto questa tipologia perchè è più comoda ed efficace: non ci si sporca e anche per il collo sono più comode. La maschera Hydra bomb mi ha veramente salvato la pelle del viso. E' stata la seconda maschera che ho fatto, subito dopo quella di Alkemilla, e la sensazione di idratazione profonda e benessere della pelle è tangibile immediatamente. E' più di una coccola: è il tachiflu della pelle. Anche se non vivete in un posto freddo ma avete la pelle secca provatela, se avete in programma una vacanza sulla neve mettetene un paio in valigia: dopo una giornata sulle piste la vostra pelle ve ne sarà grata.
In uno dei prossimi post frivoli, parlerò di come ho cambiato i (pochi) prodotti che uso per il trucco.