Inauguro la nuova rubrica "Pillole di Granda" con una di quelle cose che ho percepito come particolarità quando sono arrivata in Piemonte. Quando ancora ondivagavo tra Piemonte e Liguria nei fine settimana e frequentavo quasi sempre solo Cuneo e Caraglio, ricordo benissimo il puro stupore nell'aver constato che una piccola realtà come quella di Caraglio possiede una testata giornalistica che si occupa di cronaca locale. Caraglio non è certo una grande metropoli, non credo arrivi ai 7000 abitanti, nel mio cervello l'ho sempre paragonata ad una frazione collinare del Comune ligure in cui sono nata e cresciuta per buona parte della mia vita. Passare quindi davanti all'edicola del paesello piemontese e nei porta locandine esterni notare, accanto ai nomi di quotidiani nazionali, anche quello di giornali che non conoscevo e non avrei mai immaginato esistessero mi ha meravigliata tantissimo e continua a farlo. Leggendo quella che è diventata la mia "bibbia di questioni della Granda", di cui ho parlato estesamente in questo post, ho trovato un'espressione che credo esprima perfettamente lo spirito di questa immensa provincia: "policentricità della Granda". In Provincia di Genova, nonostante l'estensione della provincia adesso soppressa istituzionalmente, il centro e l'anima è sempre stata Genova, la Superba repubblica, in cui si è frequentata l'Università, in cui la mia generazione ha visto per anni spettacoli itineranti meravigliosi nei Forti che la circondano, a cui ci si sente di appartenere in qualche modo. Forse perchè storicamente la Repubblica aveva esteso i suoi domini anche nelle zone del Levante, che ora continuano ad orbitare nella immensa e mastodontica Città Metropolitana, ma chi vive in provincia di Genova sente di appartenere sì alla sua città e al suo territorio ma anche e soprattutto si sente genovese.Ora sono curiosa...questa tipicità è solo piemontese o anche in altre regioni la stampa locale è cosi prolifica? Sono piccoli dettagli, quelli a cui non si fa caso perchè abituati a vivere in un contesto che si reputa l'unico e il solo possibile quando invece è sufficiente voltare l'angolo di casa per constatare quanto sia variegato il mondo che ci circonda e non serve neanche andare troppo lontano.
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