venerdì 29 dicembre 2017

Buon inizio

Fine anno, tempo di bilanci.
Il blog Io amo Cuneo ha compiuto il 20 novembre un anno e mezzo. Non riesco a ricordare in quale momento io abbia deciso di dare una cadenza regolare ai post, ma ricordo esattamente il giorno in cui scrissi il primo articolo: 20 maggio 2016. Di lì ad un mese sarebbe iniziata per me una nuova avventura lavorativa che pensavo avrebbe avuto una data di scadenza. Dopo tanti anni di pendolarismo amoroso, di scoperte e conferme, di stanchezza e rinunce, potevo finalmente ricominciare ad assaporare la gioia di fermarmi in un posto e cominciare a sentirlo “casa”. Perché iniziare un blog su Cuneo? Perché mentre scoprivo la città nei fine settimana, avevo incominciato ad amarla e rispettarla, perché in questo spazio immateriale che è la rete, mi sembrava mancasse una dichiarazione d’amore a questa grande provincia, così diversa dalla mia Liguria, ma non meno affascinante ed unica. Perché mi ero ripromessa che se mai fossi arrivata, il blog Io amo Cuneo sarebbe nato.
All'inizio scrivevo poco e di getto, su piccoli episodi che mi capitavano. Complice l’ansia di un ambiente di lavoro nuovo, in cui nessuno sapeva chi fossi o fosse a conoscenza del bagaglio professionale che portavo con me, non riuscivo a scrivere più di poche righe. Credo abbia influito anche una sorta di analfabetismo di ritorno alla scrittura. Erano anni che non mi sedevo più per scrivere qualcosa di personale, che raccontasse il vissuto, le cose belle, gli incontri fatti. Non so se si è notato: raramente le recensioni di locali che ho fatto sono state delle stroncature. Ho segnalato alcune volte prezzi eccessivi (per il mio modo di vedere e percepire il prodotto finale) ma non me la sono mai sentita di scrivere brutte recensioni perché nell'occasione che ho avuto di ricominciare da capo, ho cercato (e cerco) di lasciare il “mugugno genovese” un po’ sopito, almeno qui.
Ringrazio Cuneo e il mio blog per riflesso per avermi costretta (e spronata) a continuare perché mi rilassa sedermi e raccontare, perché spero che un domani, se qualcuno verrà a Cuneo potrà avere un punto di vista diverso. Ci sono tante cose di cui non ho ancora scritto e che mi sono sembrate strane quando sono arrivata: la quantità esagerata di quotidiani locali, il campanilismo estremo, il podismo praticato con temperature polari ma raramente in estate, i vicini della prima casa in cui ho vissuto con la pila frontale e la tenuta da corsa da ottobre a marzo, i trattori sulla strada, la guida pericolosa degli automobilisti sulle provinciali, il ricordo dei Savoia che torna in molte conversazioni, il dialetto usato così prepotentemente anche in ambiente lavorativo. Quello che ho notato è per dissonanza con la realtà con cui ho vissuto per la maggior parte della mia vita e che, fino a poco tempo fa, reputavo "normale", là dove questa parola non significa ovviamente nulla ma è sempre e comunque vincolata dal nostro vissuto. E pensare che quando ho iniziato a scrivere questo articolo volevo dare dei numeri e fare una specie di statistica; credo mi sia sfuggito il bandolo della matassa che tengo in mano. 
Allora inseriamoli dei numeri in questo articolo inutile.
Articoli scritti sino ad oggi (compreso questo): 58, quindi una media di 3 post al mese, che a vederlo scritto mi pare un numero alto perchè la media che sto tenendo adesso è di un post a settimana, ma mi sono presa una pausa di molti mesi durante l'estate. Non ricordo quando avevo cominciato a pubblicare due post a settimana ma tra scrivere e vivere la Granda, dovendo conciliare tutto con un lavoro full-time, ho preferito la seconda. 
Il post più letto è quello di recensione di un libro che ho amato al primo sguardo e che consulto e rileggo spesso: Cuneo: sei itinerari per scoprire la città. I due post meno letti sono, a pari merito, quello sulla guida pericolosa e sulla bagna cauda, che non riesco a farmi piacere ma che mi perseguita come il mio peggior incubo. A rileggerli adesso fanno anche tenerezza perchè sono delle riflessioni di poche righe che registrano qualcosa che non conoscevo. Mi ha sempre stupito, visionando le statistiche, il contatore alto collegato all'articolo sul negozio di Genola che oggi riscriverei diversamente perchè non riporta nessuna informazione davvero utile sul negozio: mancano gli orari di apertura, la descrizione dettagliata dell'interno del negozio, le impressioni generali.
Scriverò sempre su Io amo Cuneo? Non lo so ma ogni angolo che scopro, ogni cosa bella che vedo, fa nascere in me il desiderio di permettere anche ad altri di vivere la stessa esperienza, di non perdere l'occasione. 
E se auguro un buon inizio a tutti, voglio ringraziare i giornalisti del mensile + eventi che mi hanno accompagnata per mano in questi anni, dicendomi dove andare, cosa fare, aiutandomi a scegliere il miglior percorso in bicicletta o a piedi. Senza di loro forse non avrei mai amato così tanto Cuneo. Mi mancherete. 😥



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